~ geloso

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Lo guardò per un istante, anche se avrebbe voluto distogliere lo sguardo, per sfuggire al suo tono accusatorio, allo strano bagliore incandescente nei suoi occhi.
Ma sarebbe stato da codardo e lui di certo non lo era mai stato.
Rimase fermo mentre il ragazzo più basso avanzava deciso fino a trovarsi a meno di un metro da lui
"Rispondimi Tozier! Ammettilo una volta tanto, voglio sentirtelo dire"
La rabbia incrinava ancora la sua voce e il suo esile corpo tremava nonostante i suoi sforzi di non darlo a vedere
"Eds"
"Non chiamarmi Eds"
"Eddie ascolta, hai ragione. Come sempre. Forse sono stato -" sì grattò la nuca e sistemò meccanicamente gli occhiali sul naso "Forse, mi sono comportato da sciocco, da geloso e-"
"E mi hai messo in imbarazzo Rich, ancora non ci credo" sì passò entrambe le mani sul viso e nei capelli castani facendo brevi respiri
"Non me lo aspettavo" ammise "TU sei sempre stato spigliato, sicuro di te. Ed io ti ho sempre ammirato per questo"
Prese a torturarsi le mani
"Sai, rivorrei Richie. Colui di cui sono perdutamente innamorato, e che sì fida di me"
Il corvino rimase zitto per tutto il tempo, fissandolo con sguardo misto tra il colpevole e il comprensivo.
Non ricordava di averlo mai visto così - neppure quando si trattava di sua madre- e quella consapevolezza gli spezzò il cuore.
Sì osservò per l'ennesima volta la mano destra, reprimendo il leggero dolore: le nocche ancora arrossate, contuse.
Perché cazzo aveva dato un pugno a quel ragazzo?
"Non dici niente?"
Chiese in un sussurro il ragazzino difronte a lui, riportandolo alla realtà
"Non so cosa dire, mi dispiace. Io mi fido di te, come di nessun altro al mondo"
Eddie sì morse il labbro inferiore annuendo piano
"Baciami allora"
Era un ordine? Poco importava.
Avanzò di un passo stringendo il piccolo corpo di Eddie per poi far combaciare le loro labbra quasi con violenza. Quando il castano gli morse il labbro inferiore, Richie lo sollevò dai fianchi, obbligandolo così ad incrociare le gambe attorno al suo bacino.
Gemette nel sentire l'erezione del compagno premere contro di lui. Ed incollò maggiormente le labbra alle sue.
"TU sei solo mio Eds-" Mormorò con il fiato corto, spostandosi sul suo collo  "MIO e di nessun altro. Nessuno può toccarti, neanche per scherzo, per errore o per un complimento. E già abbastanza frustrante per me dover sopportare gli sguardi "
"Non ti facevo così possessivo Rich"
Gemette soffiando contro il suo orecchio
"Geloso. Ammetto di esserlo." Terminò facendo svelto le scale di casa propria, tenendolo sempre stretto a se, per poi sbattere pochi istanti dopo la porta della camera

moments  reddie~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora