7. Secondi fini?

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Naruto: Quindi abbiamo pure la ragazza quí.

Sasuke: Non credo proprio. È lei fissata con me, io la trovo noiosa.

Naruto: Sicuro? È un bel bocconcino.

Sasuke: Te la lascio più che volentieri.

Naruto: È ricca?

Sasuke: Ma che domanda è?

Naruto: Così..."""

Mi sveglio agitato, guardo l'orario e sono appena le 4:00. Mi porto il braccio sulla fronte e, lentamente, mi rendo conto che non era solo un brutto sogno ma un ricordo che involontariamente avevo rimosso. Un discorso a cui non avevo dato peso lì per lì, quando non sapevo nulla della sua vita.

Insulto spesso mio fratello dandogli dello stupido, del cretino, tutto e di più perché mi mette in imbarazzo in ogni modo. Ma non è mica scemo, assolutamente, ed inizio a pensare che i suoi timori siano più che fondati.

Perciò, i primi giorni, Naruto stava testando il terreno per quello...?
Dentro di me non voglio affatto crederci, non dopo la dolcezza e la pazienza che mi ha mostrato ieri pomeriggio.

E se fosse tutta una tattica? Non sarebbe certo da stupirsi, infondo è il suo 'mestiere'.
Sarà il caso di chiedere ad Itachi come comportarmi? Probabilmente mi dirà di troncare subito ed io non ci riuscirei in questo momento.

Non riesco più a prendere sonno, mi alzo e vado a farmi un caffè, e lo bevo seduto al tavolo. Mi aiuterà ad ottenere un po'di lucidità in più.

Itachi: Come mai sei già in piedi?

Sasuke: Posso chiederti lo stesso.

Itachi: Devo andare alla sede fuori città per dei documenti, tornerò nel pomeriggio e da domani lavorerò in quella nuova.

Sasuke: Ok.

Itachi: Cosa ti preoccupa?

Sasuke: Ehm...niente. Ho solo fatto un brutto sogno.

Itachi: Riguardo a...?

Sasuke: I sospetti che hai su Naruto.

Itachi: Ti ho detto solo di fare attenzione, non di farli diventare un'ossessione.

Sasuke: Lo capisco, ma ho davvero paura.

Itachi: Hai perso proprio la testa per lui, eh?

Sasuke: Si...penso proprio di si.

Si versa altro caffè e riempie di nuovo anche la mia tazza, poi lo beve appoggiato al lavandino.

Itachi: Ascolta...non ti dico di lasciarti andare senza riflettere, ma non puoi impedirti di vivere per paura che vada male.

Sasuke: Dici che dovrei comunque frequentarlo?

Itachi: Questa è una scelta che devi fare tu.

Sasuke: Tu cosa faresti al posto mio?

Itachi: Mi godrei tutto il più possibile pur rischiando di rimanere scottato.

Sasuke: Sul serio? Mi terrorizza questa prospettiva.

Itachi: Lo so. Ma preferisci vivere di rimpianti?

Sasuke: Non credo sarebbe molto differente in effetti...

Itachi: Infatti. Ricorda che non esiste scelta al mondo che possa proteggere dalla sofferenza. Qualsiasi via che decidiamo di percorrere è ignota.

Sasuke: Wow, che filosofo! Non ti senti sprecato a fare l'impiegato?!

Fa una risata e si gira per lavare la sua tazza.

Itachi: Ora devo andare. Tu vedi di farti meno pippe mentali.

Sasuke: Chissà di chi è la colpa.

Itachi: Non ci provare nemmeno a scaricare tutto su di me. Sei tu che vai in tilt per due parole.

Sasuke: Si, si. Vai se non vuoi far tardi.

Dopo che Itachi è uscito vado a farmi una doccia e a prepararmi per la scuola.
Prima delle 7:00 sono pronto, esco di casa e citofono a Naruto per andare insieme.
Quando la porta si apre, però, resto alquanto shockato.

??: Oh, ciao, tu devi essere Sasuke. Piacere, io sono Mei Terumi, la tutrice di Naruto.

Caspita, è davvero una bella donna. Ed io che immaginavo qualche vecchia zitella. Aspetta...ma io l'ho già vista...

Sasuke: Si, piacere mio. Ma ci siamo già incontrati?

Mei: No, mi avrai visto in tv o su qualche giornale, sono un ministro.

Sasuke: Ah, si. Ora ricordo, ministro della difesa.

Mei: Esatto.

Naruto: Eccomi, sono pronto.

Mei: Allora buona mattinata ad entrambi.

Naruto: Grazie, a presto!

Sasuke: Arrivederci.

Sono ufficialmente geloso...quella donna ha un gran fascino e sicuramente molta esperienza. Mi sento davvero fuori luogo ora, cosa c'entro io in tutto questo?

Naruto mi guarda perplesso, sembra voler cercare di capire cos'ho senza esser costretto a chiedere.
O, indirettamente, spera che io parli di mia spontanea volontà. Ma non posso farlo, non ho diritto di interferire con la sua vita.

Naruto: A cosa pensi?

Sasuke: Uh? Niente. Non immaginavo che la tua tutrice fosse il ministro Terumi.

Naruto: Beh, certo. Non lo dico mica in giro.

Sasuke: Come l'hai convinta ad adottarti?

Naruto: Sicuro di volerlo sapere?

Sasuke: No, posso immaginarlo...

Arriviamo davanti scuola senza dire altro. Mi chiedo perché ho dovuto cercare conferma sul fatto che si porti a letto quella donna, non potevo tenermi quel piccolo dubbio, no? Sono davvero masochista?!

Come se non bastasse, Naruto, riceve altre tre lettere non appena varcato il cancello.
Inizio a stufarmi e vado dritto verso le porte...perlomeno mi appresto a farlo ma lui mi blocca tenendomi per il polso e mi tira a sé baciandomi davanti a tutta la scuola.

Mi sciolgo come il ghiaccio al sole e non mi rendo conto di essere sotto gli occhi di tutti.
Si stacca e mi carezza una guancia, e pian piano riprendo lucidità.

Sasuke: Ma sei impazzito??

Naruto: No, ti ho liberato dalla concorrenza.

Sasuke: Ma...che...insomma! Vuoi almeno chiedermelo prima???

Naruto: Quante storie!

Mi bacia ancora, fregandosene di tutto e di tutti. Alla fin fine rimane sempre il solito prepotente...e lo amo anche per questo.
Aspetta! Davvero l'ho pensato?! Io...lo amo?

Il suono della campanella interrompe l'idillio e ci avviamo in classe. Mi sono totalmente ammutolito e sento le guance in fiamme.
Qualche compagno fa battutacce di circostanza ma mi scivolano addosso come se non li sentissi.

Naruto: METTIAMO SUBITO IN CHIARO UNA COSA! IL PROSSIMO CHE DICE QUALCHE STRONZATA SE LA VEDRÀ CON ME. E NON SCHERZO!

Si zittiscono tutti per poi mettersi a bisbigliare tra loro sui soliti argomenti degli altri giorni.

Naruto: Bene!

Sasuke: Grazie.

Naruto: E di che? Li ho messi al loro posto. Non devono permettersi di insultare il mio ragazzo!

Sasuke: Seriamente?

Naruto: Cosa?

Sasuke: Sono il tuo...

Naruto: Tu vuoi esserlo?

Perché deve sempre complicarmi la vita? Si diverte a mettermi in imbarazzo?

Sasuke: S-si...

Mi bacia un'altra volta come per sugellare questo momento, ed io porto una mano dietro la sua nuca godendomi appieno questi attimi prima che inizino le lezioni.

Lui, Il DemonioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora