40. Evoluzione del piano

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Gaara: Aggiungiamo una rosa domani?

Naruto: Aspettiamo almeno una settimana.

Sasuke: Io devo ancora riprendermi dalle urla di Ino, facciamo con calma o questo mal di testa non mi passerà più.

Gaara: Hai già pensato a cosa scrivere?

Naruto: No, ma mi verrà in mente.

Gaara: Potrebbe farci comodo un altro numero di telefono. Di questi tempi continuare coi biglietti finisce che si cade nel ridicolo.

Sasuke: E che foto pensi di mettere su wathsapp? Vorrà vedere chi è se le scrive sul cellulare. E poi come giustifichi che non lo vede a scuola?

Gaara: Lui è timido e non vuole mostrarsi, bisogna giocare su questo.

Naruto: Sul profilo si può mettere una foto con maschera, magari ne apriamo anche uno su facebook dove mostra il corpo ma non il volto.

Sasuke: Quindi mancherebbero solo le foto. Come facciamo?

Naruto: Mi tingo i capelli con lo sciampo colorato, maschera, e aggiungerei un tatuaggio finto sul petto coprendo quello che ho sull'addome col fondotinta.

Gaara: I tuoi occhi sono inconfondibili, prendiamo anche delle lenti a contatto nere.

Naruto: Si, perfetto!

Sasuke: Rimane solo il dove.

Gaara: A casa mia, non la conosce nessuno. Un po' di foto in palestra, altre in piscina, e poi vediamo quale altro punto può essere adatto.

Sasuke: Ma hai una casa o un reggia?

Gaara: Una villa ben attrezzata, mio padre odiava allenarsi in pubblico o nuotare con estranei.

Naruto: Va bene, è deciso. Allora più tardi prendiamo il necessario.

Non mi da il tempo di dire altro che si butta addosso a me come un animale in calore ed inizia a spogliarmi mentre mi bacia. Non esiste più il rilassarsi su questo letto da quando c'è lui.
Cede poi il posto a Gaara e si libera anche lui dei vestiti mentre io li tolgo al suo amico che, intanto, mi sta facendo eccitare da morire con i suoi tocchi bramosi.
Naruto mi fa mettere seduto spostandosi dietro a me e mi fa girare la testa per baciarci ancora.
Gaara si posiziona sulle mie gambe e si dedica al mio collo massaggiando la mia erezione insieme alla sua con una mano. Ed anche il demonio dietro a me fa lo stesso aggiungendo la sua di mano. Ansimo contro le sue labbra in estasi e lui mi sorride soddisfatto della mia reazione.

Naruto: Gaara, hai mai fatto il passivo?

Gaara: No...

Naruto: Vuoi provare? È bellissimo.

Non lo vedo molto convinto. Trovo, certo, l'idea molto allettante ma mi accontento anche così.
Tocco i suoi glutei e prendo un suo capezzolo in bocca giocandoci con la lingua e i denti.

Gaara: Vah...benehh...

Naruto: Non te ne pentirai.

Questo sarebbe in grado di convincere pure Dio a bestemmiare.
Si allunga verso il comodino per prendere la vasellina nel cassetto, l'ho costretto a comprarla per quando mi prende di fretta. Cosa che fa quasi ogni mattina prima di scuola, anche se non negli ultimi giorni perché ancora non sono in grado.
Gaara si appoggia all'indietro con le mani sui miei polpacci allargando di più le cosce ed invitandomi a prepararlo. Ho un po' paura, non immaginavo fosse ancora vergine lì.
Comincio innanzitutto a lubrificarlo intorno facendo poca pressione sull'entrata ricordando come fece Naruto con me. Devo dire che ci vuole una gran pazienza ed è dura aspettare per non fargli male.

Naruto: Va bene essere delicati ma non esagerare, ti guido io.

Sasuke: Grazie.

Porta la mano sulla mia aiutandomi ad usare i gusti movimenti per entrare con le dita, uno alla volta si intende, e muoverle nella maniera migliore.
Gaara ansima iniziando a muovere il bacino contro la mia mano, anche lui è uno spettacolo unico quando prova piacere. Cazzo, non vedo l'ora di entrare ma devo tenermi ancora un po', ne sono conscio.
Intanto Naruto lubrifica anche la mia erezione, ma non con il prodotto bensì con la sua bocca. Poi si sposta e mi fa togliere le dita facendomi sdraiare.
L'altro si posiziona sul mio membro e, lentamente, lo fa entrare dentro di sé fermandosi quando è completamente inglobato. Deve prendersi un attimo per abituarsi ma per me è una tortura restare fermo, come cavolo ha fatto Naruto a tenersi tanto?!

Dopo un tempo abbastanza breve ma apparentemente interminabile Gaara comincia a muoversi su di me e Naruto si sposta con le ginocchia ai lati della mia testa per farselo succhiare e contemporaneamente godere anche della visione del suo amico che mi cavalca.
Palpo le sue natiche mentre si muove nella mia bocca e mi lecca sul ventre, infilo le dita ancora umide di lubrificante dentro di lui e lo sento gemere contro la mia pancia. Afferra l'altra mia mano portandola sull'erezione di Gaara, poi mette le sue sul mio petto tenendosi sollevato e godendosi ciò che gli sto facendo.
L'altro sposta una mano sulla mia facendomi aumentare la velocità della sega e mi cavalca con sempre maggior intensità, gemendo rocamente fino a venire nella mia mano con un urlo smorzato.
Io raggiungo l'orgasmo subito dopo, estasiato dalle varie sensazioni e dalle loro voci pregne di piacere.
Invece Naruto ci mette ancora un pochino e si riversa poi nella mia bocca.
Si sdraiano entrambi riprendendo fiato soddisfatti.

Naruto: Allora? È stato bello, visto?

Gaara: Si, avevi ragione.

Naruto: Tu stai bene?

Sasuke: Tutto apposto.

Naruto si gira sul fianco verso di me e mi abbraccia posando la testa sul mio petto. Lo stringo di più passando il braccio dietro la sua schiena ed alza il volto per darmi un bacio rimettendosi poi come prima.

Naruto: Sai Gaa, non pensavo proprio fossi vergine dietro.

Gaara: Nessuno di quelli con cui sono stato mi ispirava tanta fiducia da concedermi.

Naruto: Sasuke si invece.

Gaara: Nemmeno. Se non avessi potuto fare affidamento sulla tua esperienza non avrei accettato.

Sasuke: Ti sembro così impedito?!

Gaara: No, per niente. Sono io che mi sono sempre fatto paranoie sull'inadeguatezza di chiunque, non te lo avrei permesso a priori.

Naruto: La prossima volta ti metterai sotto?

Gaara: Con calma! Fammi abituare.

Sasuke: Già pensi alla prossima?

Naruto: Che c'è di male?

Sasuke: Sei davvero un pervertito.

Naruto: Mi ami anche per questo.

Sasuke: È vero.

Gaara: Quanto siete sdolcinati...

Naruto: E tu sei troppo freddo, impara a scioglierti un po'.

Lui, Il DemonioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora