17. Dove sono?

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Non so quanto tempo sia passato quando mi riprendo. Sono bendato e legato probabilmente su un materasso, non ho la benché minima idea di dove sono e non ho modo di liberarmi.
Provo a strusciare la testa contro il braccio per spostare la stoffa che mi copre gli occhi. Ma delle mani mi fermano e mi stringono di più la benda.

Sasuke: Chi sei?

??: Non deve interessarti, ladro!

Sasuke: Io non ho mai rubato niente, hai sbagliato persona.

??: No, bello. Quello ha sbagliato sei tu. Tu hai sedotto la mia unica ragione di vita.

Sasuke: Stai delirando!

??: Io amo Naruto, e non me lo farò portare via da te!

Sento i passi allontanarsi, una porta sbattere ed una chiave girare.
Ma chi è questa donna? Una sua vecchia cliente?
Che cazzo di situazione! Ricomincio a sfregare la benda sul braccio per farla salire sulla fronte, mi guardo intorno ma non c'è nulla di familiare. È solo una stanza spoglia con pochi mobili.

Sbuffo non sapendo come potermi liberare da queste maledette corde, i nodi sono fatti troppo bene per potersi allentare con qualche strattone. Anzi, più mi agito e più si stringono.
Mi arrendo e cerco di ragionare per trovare una soluzione che non mi obblighi a fratturarmi una mano.

Passano interi e lunghissimi minuti in cui vaglio tutte opzioni assurde ed infattibili.
Inoltre questo letto è enorme, neanche a dire che ho la minima possibilità di ribaltarlo per romperlo e potermi liberare. E la cosa più strana è che non fa il minimo rumore quando provo a muovermi.

Realizzo un pensiero che non mi piace proprio per niente. Cerco di capire meglio la struttura ed il contenuto di questa camera e mi sale il panico, sono quasi certo che si tratti di qualche albergo ad ore.

Percepisco due voci dall'altra parte della porta, una è sicuramente la stessa di prima mentre l'altra è maschile. E sembra stiano trattando un prezzo alquanto proibitivo.
Non distinguo molto le parole ma il termine 'verginità' mi arriva chiarissimo. Quella pazza vuole vendermi?!?

Si apre la porta, non riesco a vedere lei, è troppo nascosta.
L'uomo entra e richiude a chiave. È slanciato, capelli lunghissimi, lisci e neri come la notte in contrasto con una pelle chiarissima.
Ciò che mi mette più i brividi è la sua faccia, lo sguardo duro e sadico ed il sorriso vittorioso e malvagio.

??: Sei davvero un bel bocconcino.

Sasuke: Chi cazzo sei tu??

??: Puoi chiamarmi Orochimaru, se lo fai mentre godi è meglio.

Si mette su di me sovrastandomi e gli sputo in faccia con disgusto. Lui mi afferra il viso con una mano stringendomi sulle guance.

Orochimaru: Hai un bel caratterino, sarà più divertente...

Sasuke: Mollami!

Allenta la presa e sposta quella mano direttamente sul mio pube, infilandola lentamente sotto i boxer e guardandomi con la tipica espressione da vecchio maniaco.
Tento di ribellarmi ma non ne ho modo, devo inventarmi qualcosa e alla svelta!

Mi spoglia degli abiti che restano arrotolati sui polsi e le caviglie, mi lecca il collo con la sua viscida lingua e scorre le sue mani lungo il mio corpo.
Inizio a sentirmi davvero male, ho voglia di vomitare, la paura mi attanaglia lo stomaco e mi impedisce di ragionare come vorrei.
Si tira su per spogliarsi anche lui. Ok, niente panico, pensa a qualcosa...fatti liberare.

Sasuke: Non lo trovi scomodo così?

Orochimaru: No, conosco belle posizioni da usare in questa maniera.

Cazzo! La mia sfiga è tornata a trovarmi con gli interessi. Bastarda!
Risale su di me completamente nudo e riprende a leccare la mia pelle.
Volto la testa di lato, non so più cosa fare, mi viene da piangere. No, sto già piangendo...ormai posso solo sperare in un miracolo che non avverrà.

Sento la sua mano passare tra i miei glutei e l'altra che cerca di stimolare il mio membro che proprio non ne vuole sapere di irrigidirsi. E come potrebbe?
Non sembra però importargli più di tanto alla fine, tanto ciò che vuole quest'uomo è altro.

??: LE HO DETTO CHE NON PUÒ ENTRARE! IL RAGAZZO È IMPEGNATO CON UN ALTRO CLIENTE!

???: QUEL RAGAZZO È MINORENNE! VI FARÒ CHIUDERE!

Questa voce...la conosco.
La porta cade a terra, sfondata dal nuovo arrivato che si fionda su Orochimaru afferrandolo per un braccio e buttandolo a terra.

Orochimaru: Hatake! Ho pagato parecchio per la sua virtù, non ti permetto di fare come ti pare.

Kakashi: Fatti rimborsare!

Il mio professore mi libera e mi aiuta a rivestirmi. Non ho ancora capito perché sia quí ma non è difficile da immaginare.
Me la sono vista davvero brutta e non riesco ancora a smettere di piangere.

Kakashi: Tranquillo, Sasuke. È tutto finito, ora ti porto a casa.

Sasuke: G-gra...zie...

Usciamo di quí e mi guardo intorno constatando che quella maledetta è sparita. Ma non la passerà liscia, Kakashi sa chi è ed ha anche intenzione di denunciare questo albergo.
Fuori dall'atrio, dopo qualche metro, apre lo sportello e salgo nella sua macchina non vedendo l'ora di allontanarmi da questo posto.
È già sera, possibile sia passato così tanto?

Kakashi: Te la senti di dirmi come sei finito lì?

Sasuke: Una donna mi ha rapito, la stessa che ti urlava contro.

Kakashi: Guren? Perché lo avrebbe fatto?

Sasuke: Mi ha accusato di averle rubato Naruto...

Kakashi: Non mi sarei mai aspettato che fosse una sua cliente.

Sasuke: Sapevi che...?

Kakashi: Certo, conosco quel posto da una vita. Non ho mai detto nulla a Naruto perché era una sua scelta, non l'ha costretto nessuno.

Sasuke: Lo sa qualcun altro?

Kakashi: No. Sono dell'idea che queste cose non debbano interessare in altri ambiti.

Sospiro di sollievo senza dire altro e mi distendo sul sedile finché non arriviamo a destinazione.

Sasuke: Mi...accompagneresti su?

Kakashi: Si, non c'è problema.

Saliamo le scale e, arrivati davanti alla porta, sento mio fratello che urla infuriato.

Itachi: IN VENTIQUATTRO ORE POTREBBE SUCCEDERE DI TUTTO...NON MI FREGA UN CAZZO DELLA LEGGE! NON VI BASTANO LE INFORMAZIONI CHE VI HO DATO??

Kakashi: Sta discutendo con la polizia, non lo biasimo.

Suona il citofono ci aprono immediatamente. Mi trovo davanti Naruto con gli occhi pieni di lacrime che mi tira dentro casa abbracciandomi forte.

Gaara: Professore...

Kakashi: È tutto ok. Fatemi parlare con Itachi per favore.

Suigetsu: Va bene, andiamo tutti in camera.

Ci spostiamo nella mia stanza senza che Naruto mi molli un attimo, si appoggia sul letto e mi fa sdraiare al suo fianco tenendomi tra le sue braccia ed io scoppio di nuovo a piangere.
Suigetsu e Gaara si appoggiano ai piedi del materasso restando in silenzio.

Lui, Il DemonioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora