18. Stretta sorveglianza

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Suigetsu: Mangia! Non puoi saltare pure il pranzo.

Sasuke: Non ho bisogno della balia.

Suigetsu: Questo dimostra il contrario.

Sasuke: Perché non ti fai gli affaracci tuoi?!

Suigetsu: Ho promesso ad Itachi che ti sarei stato dietro ed è quello che farò!

Sasuke: Ho bisogno di una doccia.

Suigetsu: Eh no, basta! È la quarta volta in sei ore.

Che palle! Non mi molla un attimo, non so che fare.
Itachi mi ha fatto rimanere a casa per la troppa preoccupazione ed in più con un improbabile babysitter.
Spero non sarà così finché Guren non verrà arrestata, mi sto già esaurendo.

Quando Naruto ha saputo che si trattava di lei ha preso un coltello grosso dalla cucina per andarla ad ammazzare. Hanno fatto una gran fatica, in quattro, per fermarlo ed Itachi ha dovuto dargli un calmante e nascondere le potenziali armi sia a casa nostra che in quella sua.

Ora Naruto è a scuola sorvegliato da Gaara e Kakashi, che hanno incaricato anche Neji e Shikamaru poiché interni e più affidabili della nostra classe.
Tra poco dovrebbe andare a lavoro, verrà accompagnato dal professore per sicurezza, e quando finirà passerà a prenderlo Itachi.

Suigetsu: Apri questa cazzo di bocca!

Sasuke: Che coglioni! Mangio da solo, grazie.

Suigetsu: Basta che lo fai.

Suona il citofono, Suigetsu va ad aprire e fa accomodare Gaara in casa che pranzerà con noi.
Ormai io non decido più niente quí dentro, quando Itachi si impunta non lo smuove nessuno.
Mi sforzo di finire il mio piatto, già non ne sopportavo uno figuriamoci se si mettono a pressarmi tutti e due.

Suigetsu: Devo ancora capire perché Kakashi si trovasse in quel posto e come si è svolto il resto.

Gaara: Il professore va spesso lì, o meglio ci andava spesso, ed il perché puoi immaginarlo.

Suigetsu: Perciò è avvezzo alle prostitute, fin quí tutto torna...

Gaara: Ai clienti abituali propongono sempre una sorta di lista dei nuovi arrivi con foto, indicando in quale stanza e gli orari in cui sono disponibili.

Suigetsu: Ah. E come sai tutti questi dettagli?

Gaara: Mio fratello, non è abituale ma quando non rimedia ci fa un salto.

Sasuke: Io ho finito, vado in camera.

Gaara: Scusa.

Sasuke: Di cosa?

Gaara: Del discorso, ti abbiamo infastidito.

Alzo le spalle facendogli capire che non mi interessa e vado a sdraiarmi sul mio letto.
Comunque sia sono stato salvato in tempo ed è questo che conta, anche se avrei preferito non conoscere quell'essere viscido che mi ha causato incubi tutta la notte. Non ha chiuso occhio nemmeno Naruto per quanto mi sono agitato.

Gaara: Questa foto glie l'ho scattata io.

Sasuke: Lascia perdere, che mio fratello mi ha beccato a masturbarmi guandando quella.

Gaara: Potrei farlo di professione, lavorare per la rivista playboy, chissà.

Sasuke: Dipende se gli altri scatti sono allo stesso livello o è solo un caso.

Gaara: Vero, Naruto ne sarà stato felicissimo.

Sasuke: Della foto si, il resto non lo sa.

Suigetsu: E pensare che quando ti ho appeso quella cornice ti sei lamentato per giorni.

Sasuke: E mi lamento ancora visto che tu ed il mio caro fratello avete fatto tutto di testa vostra.

Gaara: In effetti non ti facevo tipo da mettere in camera una cosa del genere.

Sasuke: No, lo è più Naruto che me ne ha chiesta subito una mia da fare alla stessa maniera.

Suigetsu: Potevate dirmelo.

Sasuke: No, mi sono rifiutato. Poi non ho foto del genere.

Gaara: Io te la scatterei pure, ma considerando quanto è incazzato in questo momento Naruto sarebbe rischioso per me.

Suigetsu: Specialmente dopo che ci hai provato con Sasuke.

Sasuke: In ogni modo non la farei lo stesso.

Suigetsu: Vuoi che ci spostiamo di là per goderti il quadro in santa pace?

Gli lancio il cuscino dritto in faccia e lui comincia a sbraitare sul fatto che dovrei essere un po' più carino perché lui è quí da questa mattina presto per me, che sono un ingrato e deliri simili. Come se lo avessi chiesto io poi.

Gaara: Naruto ne ha tante di foto di questo tipo, come mai hanno scelto proprio questa?

Sasuke: Per quello che ti ho detto prima, quando Itachi mi ha sentito stavo guardando questa, e sicuramente l'ha beccata dal mio telefono.

Gaara: Potevi mettere un codice di blocco.

Sasuke: Mi irrita da morire doverlo inserire ogni volta. Non dovevo lasciare il cellulare in giro piuttosto.

Suigetsu: Ma mi stai ascoltando?!?

Sasuke: No, ho smesso dopo il cuscino.

Suigetsu: Brutto infame!

Sasuke: Grazie, è un piacere.

Gaara scoppia a ridere e Suigetsu si infastidisce ancora di più, girandosi e dandoci le spalle.
È bravo a far finta di offendersi ma lo conosco troppo bene per farmi ingannare, non ho mai conosciuto uno a cui rimbalza qualsiasi cosa come a lui. Durata del suo fastidio? Massimo mezzo minuto, poi riparte alla carica peggio di prima.

Suigetsu: Allora, quando glie lo dai?

Appunto...mi sono condannato da solo. Si siede a gambe incrociate sul letto aspettando come un cane scodinzolante la mia risposta.

Sasuke: E lo vengo a dire a te??

Suigetsu: Povero Naruto...

Sasuke: Povero te dirai una volta che ti avrò castrato!

Si mette le mani sul pacco per proteggerlo e Gaara continua a ridere.
Mi rendo conto che mi sento meglio meglio ora, avere qualcuno intorno mi distrae dal resto.
Il resto del pomeriggio trascorre velocemente e, poco prima di cena, arrivano Itachi e Naruto.

Il mio ragazzo si fionda subito da me montandomi sopra e baciandomi senza farmi prendere respiro. Poi posa la fronte sulla mia spalla abbracciandomi forte come se temesse la mia fuga.

Suigetsu: Prendo i popcorn.

Sasuke: Fanculo Sui!

Gaara: Lasciamoli un po' soli.

Suigetsu: Aspetta che lascio una telecamera...

Naruto si alza e li spinge entrambi fuori dalla stanza chiudendo la porta a chiave. Poi si risdraia al mio fianco e mi stringe tra le sue braccia accarezzandomi la schiena.

Sasuke: Sto bene, Naru. Tranquillo.

Naruto: Io per niente, non voglio nemmeno pensare che qualche schifoso abbia osato toccarti. Tu sei troppo pulito per questo, non sei come me.

Sasuke: Perché mi dici questo?

Naruto: Io ti amo, Sasuke. So di non meritarti ma non posso fare a meno di te.

Mi stringo di più a lui e lo bacio senza tregua, per un attimo ho avuto il terrore che stesse per lasciarmi, che pensasse fosse l'unico modo per non farmi accadere più nulla...forse vedo troppi film.

Sasuke: Anche io ti amo, e mi meriti più di quanto credi.

Mi sorride felice e si riattacca con le labbra alle mie, gioca con la lingua insieme alla mia tenendomi con la mano dietro la testa per non permettermi di interrompere questo bacio che sa di disperazione ed amore.

Lui, Il DemonioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora