16. Un bel risveglio

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Sento un calore assai piacevole che mi ridesta dal sonno. Il mio respiro è corto e irregolare, i miei nervi in preda all'euforia.
Ansimo, qualche verso distorto esce dalle mie labbra. Ci metto un po' a capire cosa sta succedendo, a riprendere un minimo di lucidità.
Apro gli occhi, sposto le coperte e trovo lui chino tra le mie gambe.

Naruto: Buongiorno piccolo.

Mi dice sorridendo per poi riprendere a leccare la mia erezione con avarizia.

Sasuke: Mmmhhh...che bel...risvegliohhh...

La fa entrare nella sua bocca, succhia muovendo insieme la lingua che sento chiaramente spostarsi ovunque durante i suoi movimenti.
Ogni volta è una scoperta con lui, chissà di quanto altro sia capace.
Metto le mani tra i suoi capelli cercando di trattenere i gemiti e spingendolo ad aumentare il ritmo.

Si ferma, si lecca un dito e riprende il suo lavoro.
Lì per lì non capisco il motivo finché non lo sento stuzzicare il mio ano, e mi porto una mano sulla bocca per non urlare ancor più eccitato di prima.
Ingloba tutto il mio membro facendolo entrare nella sua gola e mi viola con la sua falange. Mi mordo il palmo per non emettere gemiti incontrollati.

Lo sento toccarmi in un punto preciso che mi manda scariche di piacere assurde, ed in poco tempo raggiungo il limite. Inarco la schiena mordendo ancora la mia mano e vengo nella sua bocca in un orgasmo pazzesco.
Mi sembra di morire per quanto è intenso, non ho mai provato tanto piacere.

Si sposta su di me e mi bacia con trasporto, fatico ancora a respirare ma mi piace troppo sentire il mio sapore che riempie la sua bocca. È qualcosa di sublime sia a livello sensoriale che psicologico.

Naruto: Non puoi nemmeno immaginare quanto mi piaci quando godi.

Sasuke: Sei un depravato.

Naruto: Lo so.

Mi bacia ancora segandosi senza alcuna vergogna e venendo sul mio addome quasi subito. Si era davvero così eccitato nel darmi piacere? Mi sembra tanto assurdo quanto plausibile.

Naruto: Ci conviene...fare una...doccia al volo...o faremo tardi.

Sasuke: Vado prima io, insieme la vedo dura.

Naruto: Non ti...salto mica addosso...ogni cinque minuti.

Sasuke: Non si sa mai.

Gli do un bacio veloce e mi chiudo in bagno come un razzo pregando che Itachi non mi abbia visto.
Non potevo avere un bagno privato in camera? Chiedo troppo?
Forse sono un po' troppo pretenzioso, va bene che sono cresciuto in una villa avendo il mio personale, ma quanti possono dire di poter avere la stessa fortuna?

Finisco di lavarmi velocemente, mi asciugo e mi vesto e faccio andare Naruto mentre io preparo i libri per oggi.
Mi sposto in salotto ad aspettarlo e mio fratello mi fa un sorrisetto che non promette nulla di buono.

Itachi: Come mai cammini ancora?

Sasuke: Che domanda è??

Itachi: Credevo vi sareste divertiti ieri sera.

Sasuke: Eravamo stanchi.

Itachi: Suigetsu sarà deluso nel sapere che sei ancora casto.

Sasuke: Non-ti-azzardare! E poi da quando siete così amici??

Itachi: È simpatico.

Sasuke: Pensa a Temari piuttosto, invitala fuori.

Itachi: Per caso mi stai chiedendo casa libera?

Sasuke: Non ne ho bisogno. Ti ricordo che Naruto vive da solo...semmai avessi qialche intenzione.

Itachi: Comunque dopo la chiamo, magari la vedo a pranzo se i nostri orari combaciano.

Naruto: Bravo, e dacci dentro!

Sasuke: Non mi pare la cosa migliore.

Naruto: Non dico fisicamente, pensi sempre male.

Sasuke: Sei tu troppo ambiguo.

Itachi: Filate voi. Siete in ritardo.

Naruto: Già, ci tocca correre.

Giungiamo in classe dopo qualche minuto dall'inizio delle lezioni, fortunatamente abbastanza pochi da non beccarci un rimprovero.

Sasuke: Sicuro che Mei si limiti a farti fare il segretario?

Naruto: È una donna di parola. Poi le ho mandato Suigetsu ieri sera, è stata entusiasta. Anzi, lo sono entrambi.

Sasuke: Cosa? Ma quando?

Naruto: Li ho sentiti entrambi la mattina, lui mi ha chiesto di indicargli qualche donna per arrotondare e ho mandato la sua foto a Mei ed altre.

Sasuke: Si è messo a fare il gigolò quindi.

Naruto: Non ha chissà quanto successo, però al ministro e ad altre due è piaciuto. Dovrebbe bastargli.

Sasuke: Quanti clienti avevi tu?

Naruto: Settantadue. Di cui ventotto a giorni fissi.

Ora mi sento male...sono tantissimi. E se ci mettiamo che io non ho la minima esperienza mi sale la paura di deluderlo. Come posso sperare di essere all'altezza?

Naruto: Ehi, era solo lavoro. Non la prendere male.

Sasuke: Lo so, ma...

Naruto: Cosa?

Sasuke: ...loro sapevano sicuramente cosa fare.

Naruto: La maggior parte faceva fare tutto me veramente. E poi ti ripeto che era lavoro, non c'entra nulla con te. Non c'è paragone tra il solo piacere fisico ed una relazione sentimentale.

Sasuke: Sentimen...tale?

Naruto: Non avrai pensato che volessi solo portarti a letto? Fosse stato così non mi sarei preoccupato di aspettare, ti avrei preso e basta.

Sasuke: Credevo lo facessi perché sono ancora...

Naruto: Ammetto che quello mi ha fatto un po' desistere, ma non è l'unico motivo.

Iruka: AVETE FINITO DI BISBIGLIARE LAGGIÙ?!?

Naruto: SI, PROF. CI SCUSI.

Ride senza farsi sentire non appena il professore si si gira per continuare a spiegare. E scappa anche a me un po' di ilarità vedendo Naruto così divertito.
Dobbiamo sforzarci di tornare seri il prima possibile, altrimenti sono guai.

Dopo scuola lo accompagno sotto l'ufficio in cui inizierà a lavorare da oggi. Ci salutiamo con un bacio piuttosto lungo e mi avvio verso casa mia.

Arrivato davanti al mio appartamento sento improvvisamente una fitta lancinante alla testa, vedo tutto nero e cado a terra. Poi qualcosa di morbido dall'odore strano si posa sul mio viso, mi gira la testa e mi addormento.

Lui, Il DemonioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora