31. 10 Ottobre

503 34 4
                                    

Mi sveglio e mi trovo davanti agli occhi il muso di Kurama che, da furbetto, è salito sul letto mentre dormivamo. Sarà dura fargli capire che deve rimanere sul suo cuscinetto.
Lo prendo in braccio e lo porto in salotto, gli cambio la benda alla zampa faticando a tenerlo fermo.
Poi gli do da mangiare e lo lascio a godersi i suoi croccantini tornando in camera e chiudendo la porta.

Salgo a carponi sopra a Naruto, lo bacio sul collo mentre infilo la mano nei suoi boxer, afferro il suo membro che si desta subito, prima di lui ancora mezzo addormentato e mugolate.
Comincio a massaggiarglielo lentamente mentre gli lecco la giugulare, ansima e forse inizia a prendere coscienza.

Naruto: Sahh...sukehh...?

Sasuke: Buon compleanno amore!

Gli sussurro all'orecchio passando poi la lingua dietro il lobo. Lui ansima e prende il mio viso tra le mani per baciarmi con fervore mentre muove il bacino in cerca di maggior piacere.
Scendo verso il basso lasciando una scia di baci lungo il suo petto, l'addome e l'inguine. Gli lecco il glande girandoci la lingua intorno, poi la passo lungo tutta la sua asta.
Torno su leccando il suo busto all'inverso fino al mento, poi le sue labbra, ed infine lo bacio con ancora più passione mentre mi impalo sulla sua erezione.

Naruto: Aaaahh...siiih...Sasuh...keeh...

Piega le gambe e porta le mani sui miei fianchi dettando il ritmo con esse e con le sue spinte.
Io mi appoggio indietro sulle sue ginocchia andandogli incontro, noto che guarda estasiato il suo pene che si muove in me e questo mi fa eccitare ancora di più.
Ribalta le posizioni e mi scopa con molto impeto, ed allargo maggiormente le gambe sentendolo entrare sempre più a fondo.

Sasuke: Cazzoohhh...non fermaahh...rtiiihh...

Naruto: Non cih...pensoh...propriooh...

Mette le mani sotto le mie ginocchia spingendole ai lati della mia testa, poi le sposta sui miei glutei appoggiandovicisi e continuando a spingersi dentro di me. Io gemo senza ritegno rapito dalle sensazioni elettrizzanti che è sempre in grado di farmi provare.
Sento perfettamente ogni suo movimento, vedo come mi penetra con ritmo costante ed ardente, sono in piena balia della libidine. Ed in breve arrivo all'acme del piacere venendo su mio petto.

Sorride felice e mi riporta in posizione supina, lecca tutto il mio torace ripulendomi e spingendosi ancora un po' in me arrivando all'apice e riempiendomi del suo seme.
Si sdraia al mio fianco recuperando il respiro, sfinito dallo sforzo comportato dalla posizione precedente.

Naruto riesce sempre a rendere tutto così altamente procace da perdere la ragione. È appassionante e peccaminoso, affettuoso ed avido, è la tentazione vivente, un demonio maliardo.
Seppur siano cambiate molte cose negli ultimi tempi, quel nomignolo gli si addice sempre. Solo la forma è differente: è il MIO demonio.

Naruto: A cosa pensi?

Sasuke: A quanto sei voluttuoso.

Naruto: Cioè?

Sasuke: Sexy, sensuale.

Naruto: Sapessi quanto lo sei tu, vederti godere mi fa impazzire.

Un rumore di unghie sulla porta ci risveglia dal limbo, vado ad aprirla ed il nostro volpino entra, mi annusa sospettoso e poi va da Naruto facendo lo stesso. Se ne torna quindi in salotto contrariato, ma che tipo!

Naruto: Che gli prende?

Sasuke: È geloso di te.

Naruto: Ma dai! Forse voleva controllare che stessimo bene.

Sasuke: Io dico che è geloso.

Naruto: Domani lo chiederò a Kiba.

Sasuke: Ok. Ora prepariamoci però che andiamo al lago, Tem mi ha prestato lo chalet.

Naruto: Wow! Che bello!

Si fionda a farsi una doccia e nel frattempo io preparo uno zaino con il necessario, il suo regalo ed un paio di giocattoli e snack per Kurama.
Per il pranzo non c'è problema, lì c'è l'occorrente per preparare qualcosa di semplice e veloce.
Esce dal bagno andando a vestirsi e vado a lavarmi anche io pensando che, considerata la strada che porta dalla stazione allo chalet, è il caso di tenere il cane in braccio nel suo marsupio. Infondo è stato utile che Naruto abbia comprato quell'aggeggio.

Una volta pronto metto il guinzaglio a Kurama e ci avviamo.
Mando un messaggio ad Itachi per informarlo che siamo usciti cosicché può tornare quando gli è più comodo per sistemare casa per la festa.
Lui e Temari sono usciti presto per andare al centro commerciale a prendere addobbi e cose varie, gli piace tanto festeggiare i compleanni e chissà cosa si inventerà quando raggiungeremo i 20.

Mi infastidisce abbastanza il fatto che in altri paesi saremmo già considerati maggiorenni mentre quí in Giappone mancano ancora due anni. Ma a quanto pare non hanno la minima intenzione di cambiare questa legge e dobbiamo solo che adattarci, rassegnarci di essere nati quí.
Naruto sistema Kurama nel marsupio prima di salire sul treno e quel paraculo lo locca sulla bocca.

Sasuke: Te la taglio quella linguaccia, stronzetto!

Naruto: Ma puoi essere geloso di un cane?!

Sasuke: Fa troppo come gli pare.

Naruto: È solo affettuoso, andiamo a sederci.

Lo seguo nel vagone e mi prendo il posto vicino al finestrino posando lo zaino a terra tra le gambe.
Naruto, accanto a me, ha già cominciato a chiacchierare con tre ragazze impazzite per Kurama.
Già ci rompevano le palle prima, ed ora col volpino è ancora peggio. Che pazienza! Calma mia renditi utile e non perdere tempo a farti i cazzi tuoi.
Ma il mio autocontrollo fa le valigie quando lo sento scambiarsi il numero con loro.

Sasuke: La piantate di importunare il mio ragazzo?!?

Naruto: Non si può nemmeno fare amicizia ora?

Sasuke: Ho capito che sei abituato con le quarantenni, ma possibile che non capisci quando cercano di rimorchiarti?

Naruto: E qual è il problema? Dare un numero di telefono non è mica un tradimento.

Sasuke: Mi da fastidio solo che ci pensino.

Abbasso il tono di voce, seccato, perché mi senta solo lui. Mi gira il viso con la mano e mi bacia, Kurama inizia ad agitarsi e lui si mette a ridere.

Naruto: Forse hai ragione, è geloso.

Sasuke: Si, ma non baciarmi dopo che ti ha leccato lui.

Naruto: Non fare lo schizzinoso!

Sasuke: Dovrò abituarmi pure a questo?

Naruto: Certo che si, è il nostro bambino ora.

Sospiro tornando a guardare fuori dal finestrino.
Gli si è scatenato l'istinto paterno nei confronti del cane. Nulla di così strano, è pure comune, ma non riesco a comprendere come succeda.

Lui, Il DemonioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora