22. Il trauma scoperto

661 46 5
                                    

Dopo pranzo Itachi va a lavoro, si è preso solo la mattina libera.
Kankuro ci aiuta a mettere a posto fino a metà pomeriggio e, una volta finito, va via anche lui lasciandoci finalmente soli.
E dico "finalmente" perché non ne potevo più delle sue battute sui gay, seppur riferite a Naruto che contrattaccava senza sosta.
Sarà pure simpatico, ma quando comincia a rompere diventa pesante, e, come dice Temari, diventa ora di liberarsene.

Vado nel bagno, riempio la vasca ed entro in acqua per rilassarmi.
Dopo qualche minuto mi raggiunge anche Naruto che decide bene di distendersi con la schiena sul mio petto.

Sasuke: Guarda che c'è spazio.

Naruto: Sto comodo così.

Alzo gli occhi al cielo, lo spingo con la testa sott'acqua e mi tira per le gambe portandomi giù con lui.
Riemergo spingendomi su con le braccia e me lo trovo sopra appoggiato per le mani al bordo dietro di me.

Naruto: Stai diventando un po' troppo sfrontato.

Sasuke: E che vuoi fare? Bullizzarmi di nuovo?

Naruto: Non istigarmi.

Lo bacio e lo prendo per i fianchi portandolo a sedersi sulle mie cosce, e lo abbraccio per la vita iniziando a giocare con la sua lingua.
Non mi intimorisce per niente, dai suoi occhi traspare tutt'altro. Altro che minacce! Leggo dolcezza e desiderio, ed un pizzico di ironia. E forse qualcosa in più, quel qualcosa che io ho iniziato a provare già da un po' e non ho ancora avuto il coraggio di confessargli. O forse è solo una mia mera speranza.

Si tira su in ginocchio rimanendo con le mani aggrappate al bordo. So che vuole la mia bocca, non ha nemmeno bisogno di chiederlo, gli basta poco per farsi capire.
Glielo prendo in mano, passo la lingua sul suo glande, lentamente, e gioco sulla punta con piccoli movimenti circolari.

Naruto: Mmmhh...Sasukeeehh...

Comincio a succhiarglielo, prima sulla cappella e poi man mano lo porto sempre più a fondo nella mia bocca.
Muove il piano bacino venendomi incontro, gemendo ad ogni risucchio come se non avesse mai provato tanto piacere.

Naruto: Seih...bravissih...mooohhh...

Porto l'altra mano su una sua natica, inizio a stuzzicargli l'ano con un dito e lui si irrigidisce. Inizia a tremare e si risiede sulle mie gambe rannicchiandosi contro il mio petto.
Lo abbraccio accarezzandogli la schiena per dargli conforto, mai avrei creduto di vedere una reazione del genere da parte sua. Lui che è sempre troppo sicuro di sé, sfacciato, un po' prepotente e mezzo pervertito, ma anche allegro e sorridente, eccessivamente forse.
La sua spavalderia ed il suo sorriso nascondo fin troppo bene il dolore che si porta dietro.

Sasuke: Scusami...

Naruto: V-va tutto...bene. Tranquillo.

Sasuke: Non mi sembra proprio, perché non me l'hai detto?

Naruto: Pensavo che...con te non mi succedesse...

Sasuke: Non puoi fare così, non devi tenerti tutto dentro. Mi hai voluto come tuo ragazzo, perciò sei tenuto ad esternarle certe cose, non a farmele scoprire facendomi prendere un infarto.

Ridacchia sulle mie parole e si rilassa mettendosi più comodo tra le mie braccia. Faceva tanto il gradasso ed invece nascondeva un bel trauma. Ed infatti mi sembrava strano che non avesse avuto ripercussioni dal suo passato, non sarebbe stato normale.

Sento la sua mano scendere sul mio pene ed incominciare a stimolarlo. Si gira di fronte a me, mi bacia il collo e porta l'altra mano dietro di me, tra le mie natiche, iniziando a prepararmi.

Sasuke: Naruto...

Naruto: Ti voglio.

Lo faccio spostare e mi metto io sopra di lui, lo bacio con trasporto accarezzandogli il petto con una mano, mentre con l'altra tengo la sua erezione per farla entrare in me. Mi abbasso col bacino prendendola tutta dentro, gemo di piacere nonostante il bruciore che ancora mi causa.
Mi tiene fermo per i fianchi impedendomi di muovermi, è anche troppo premuroso su questo.

Sasuke: Sto bene, Naruto. Non preoccuparti.

Annuisce e riprende a baciarmi accompagnandomi con le mani nel cavalcarlo. Metto le braccia sulle sue spalle stringendomi a lui, gemo ed ansimo mentre le nostre lingue si scontrano e si cercano senza tregua.
I miei versi si mischiano con i suoi rendendo questi baci molto più eccitanti, un piacere che scende dritto al basso ventre.

Mi muovo sempre più velocemente su di lui, frizionando la mia erezione tra i nostri addomi e godendomi la sua, sentendola riempirmi ad ogni colpo.
L'orgasmo invade il mio corpo che si contrae come sotto delle scosse elettriche. Vengo gemendo il suo nome e mi appoggio con la fronte sulla sua spalla.

E dopo poche altre spinte sento il suo piacere inondarmi, la sua voce spegnersi dopo un ultimo urlo e le sue braccia avvolgermi la schiena. E poi un sussurro, parole quasi impercettibili che non riesco ad afferrare coperte dall'affanno. Parole che non ripete portando lo sguardo altrove e, forse, arrossendo. Forse perché è impercettibile anche quello essendo completamente accaldato.

Probabilmente non ha nemmeno parlato, forse ho percepito male dei suoni tanto lievi. Eppure mi era sembrato.
Metto una mano sul suo viso e lo faccio girare, gli dei lievi baci sulle labbra e lo guardo dritto negli occhi.

Sasuke: Cosa hai detto?

Naruto: N-niente. Non ho parlato.

Sasuke: Io ho sentito qualcosa.

Naruto: E cosa?

Sasuke: Non lo so, era un bisbiglio.

Abbassa lo sguardo e ripete quelle parole sottovoce, come se pronunciandole con un tono più alto finissero col distruggere le sue difese. E in un certo senso è così, perché anche a me fanno lo stesso effetto.

Sasuke: Anche io ti amo.

Lui, Il DemonioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora