34. Quando il demonio si incazza

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Ultimamente era tutto fin troppo tranqullo, come si suol dire 'la calma prima della tempesta'.
Al di là delle questioni processuali riguardanti Guren, complici e clienti, sembrava filare tutto liscio.
Poi, giunto novembre, per una qualche vendetta della mia sfiga che era stata ignorata.
Mi ritrovo con solo l'asciuganano in vita, dopo educazione fisica, bloccato negli spogliatoi con Sakura che gioca con le chiavi facendole ruotare intorno al dito. Che non comprendo come sia riuscita a rubarle oltretutto.
Ma non è sola, dalle docce sbuca quel suo amico, Kiminaro se non erro, che ha frequentato questa scuola fino a due anni fa.

Sasuke: Apri quella porta! Non è divertente.

Sakura: Orsù...ho aspettato tanto per organizzare questo, non rovinarmi tutto.

Sasuke: Sei impazzita?? Che cazzo vuoi da me??

Sakura: Che lasci Naruto, semplice.

Sasuke: Non accadrà mai!

Sakura: Allora useremo le maniere forti...Kiminaro bloccalo.

Vengo afferrato da lui con una masterlock degna di un wrestler e buttato forzatamente in ginocchio per evitare contromosse. Già, perché l'unica scappatoia a questo è colpire bene il piede e lo stinco dell'aggressore con il tallone, e lui lo sa fin troppo bene.
In questa maniera invece non ho via di scampo.
Sakura posa le chiavi a distanza e viene ad inginocchiarsi davanti a me, passa l'indice sulle mie labbra facendolo poi scendere lentamente lungo il mento, il collo ed il torace.

Sakura: È davvero uno spreco che tu stia con un ragazzo.

Sasuke: Non sono cazzi tuoi!

Sakura: Lo vedremo...

Kiminaro: Aiutami coi pantaloni.

Sasuke: Cosa volete fare???

Sakura: Dopo mi dirai da quale parte ti piace di più. Vedrai, sarà indimenticabile.

Mi toglie l'asciugamano con uno strattone ed abbassa i pantaloni al suo amico già evidentemente eccitato. Poi si sfila le mutandine da sotto la gonna pronta a portare a termine il suo intento.
Inizio a tremare non potendo fare nulla per uscire da questa situazione, non avrei mai pensato che Sakura potesse arrivare a tanto.

Senza un minimo di preparazione, giusto per farmi provare dolore, Kiminaro mi penetra senza remore e comincia subito a fottermi con foga. È chiaro che mirano a traumatizzarmi per farmi passare la voglia di essere scopato da Naruto, come se ci potessero riuscire poi...
Lei si abbassa per succhiarmelo, tentando invano di farmi eccitare. Mi spiace per loro ma non sono così facile.

Sasuke: Non mi fa né caldo né freddo tutto questo.

Sakura: Come puoi non provare il minimo desiderio? Non è normale.

Sasuke: Se vuoi tanto essere scopata vai da Sai, se paghi bene fa tutto ciò che vuoi.

Intanto il suo amico mi viene dentro e finalmente molla la presa. Vado di corsa a farmi un'altra doccia per ripulirmi da questo schifo.
Pensavo di uscirne scosso e invece sono solo incazzato nero, tanto che appena torno di là gli tiro un pugno in faccia senza preavviso.
Sakura non ha nemmeno il coraggio di guardarmi in faccia, si ricompone ed apre quella dannata porta scappando via. Ed anche Kiminaro si dilegua.
Mentre mi vesto arriva Naruto che si guarda intorno dubbioso.

Naruto: Ma che è successo? È mezz'ora che ti cerco.

Sasuke: Sakura ha pensato bene di farmi stuprare da un suo amico.

Naruto: COSA?! DOVE CAZZO È QUELLA PUTTANA?!

Sasuke: Credo sia corsa in classe.

Mi abbraccia stringendomi a se cercando di controllare la rabbia. Non so cosa stia esattamente provando in questo momento dato che lui ci è già passato, ho solo la certezza che non ci passerà affatto sopra.

Naruto: Può considerarsi morta, lei e quel bastardo! Lo scoverò può starne certo.

Sasuke: Non fare cazzate, Naruto.

Naruto: Non te lo posso permettere. Piuttosto come stai?

Sasuke: Indolenzito...e furioso.

Mi bacia con dolcezza e torniamo in classe per la fine dell'ora successiva, meglio evitare la ramanzina del professore, non mi serve pure quella.
Naruto non si trattiene e, appena entrati, afferra Sakura per la gola buttandola di forza con la schiena sul banco e cercando di soffocarla.
Riusciamo a toglierglielo di dosso solo in quattro, io, Neji, Shino e Lee. Mentre le ragazze la aiutano a riprendere ossigeno, sconcertate ed ignare di cosa abbia fatto.

Naruto: Questo è solo un assaggio, ora mi dici dove abita quell'infame! Oppure ti spedisco dritta in ospedale.

Sakura lo guarda terrorizzata e prende di corsa carta e penna per segnargli l'indirizzo. Ha capito che con lui non si scherza, preferisce vendere Kiminaro per salvarsi...bella infame.

Naruto: Bene. Ma non credere che sia finita quí, ti terrò d'occhio stronza!

Grazie al cielo Kakashi è sempre in ritardo, per quanto comprensivo, se vedeva questo casino lo avrebbe di sicuro sospeso.
Ci sediamo ai nostri posti, io con un po' di difficoltà. Il dolore è forte, non glie l'ho detto ma ho pure perso parecchio sangue. Mi sarei stupito del contrario a dirla tutta, quello è stato frettoloso e violento.

Naruto: Sicuro di stare bene?

Sasuke: Per quel che è possibile, si.

Naruto: Lo castro!

Sasuke: Così ti denuncia per lesioni.

Naruto: Non mi interessa, la deve pagare!

Sasuke: Non rischiando la tua libertà, ne parlerò con Itachi e li porteremo in tribunale entrambi.

Naruto: Te la senti di fare così?

Sasuke: Si, pur di non farti mettere nei guai. Sei troppo impulsivo ed avventato.

Naruto: Ok. Ma un 'incidente' non glie lo toglie nessuno.

Sasuke: Ti prego, stai buono.

Naruto: Se me lo chiedi così...ci proverò.

Dovrò tenerlo d'occhio, non mi fido per niente della sua indole vendicativa. Ha già mostrato prima che può essere del tutto imprevedibile, ancor più di quando eravamo alle medie.
Se prima si limitava a riempire di botte, ora potrebbe arrivare anche ad uccidere se accecato dalla rabbia. Non lo farebbe intenzionalmente ma può diventare davvero pericoloso.

Lui, Il DemonioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora