Hogwarts

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Il viaggio  durò meno del previsto.
D'un tratto Severus decise di usare la smaterializzazione, e si ritrovarono ai confini i Hogwarts.
Scesero lasciando i bagagli in macchina, e dopo essere entrati si diressero in sala Grande perché essendo ora di pranzo sapevano che avrebbero trovato tutti.
Dopo un attimo di esitazione Harry entro per primo, sotto gli occhi di tutti.
"Signor Potter!!! Esigo un spiegazione per il quale lei è uscit-" la MGrannit non fece in tempo a finire che entro anche Severus rivelandosi da dietro al parete dove era nascosto e di seguito Argentea.
"S-Sever-rus... i-io- n-non-n..."
La MGrannit, come ogni altro membro nella sala era estrefatto e scioccato.
Severus Piton fece un respiro profondo e passo nella navata centrale della sala per dirigersi al tavolo dei professori, sotto gli occhi degli studenti alibbiti.
"Cosa avete da guardare teste di legno? Avete visto un morto per caso?" Disse con sarcasmo, per poi fermarsi sugli scalini.
"Severus" disse la preside avvicinandosi a lui
"Ciao Minerva" disse l'uomo dai capelli corvini con voce calma e pacata
"C-come è possibile?" Chiese lei con gli occhi lucidi
"Ehi, sono Severus Piton, ci vuole più di Voldemort per uccidermi" 
" oh Severus" esaltò la donna per poi abbracciarlo
Lui si irrigidì per un momento, per poi farle qualche pacca sulla spalla in segno di amicizia.

"Harry" disse Hermione andando verso di lui
"Herm..." Disse lui solamente.
"Ascolta Harry, io-"
"Non c'è bisogno di dire nulla, va tutto bene. Amici come prima. Ora scusami" disse scansando la ragazza e andando verso Severus che lo accolse nella conversazione tra lui e la McGrannit con un sorriso.
"Hermione stai bene?" Chiese Ron
"No Ron... Andiamo via, Harry ha altre priorità adesso" detto questo la coppia lasciò la sala comune.

"Non dovresti seguirli" disse Severus al giovane mago
"Non ora, ho altro da fare" ripose riassuntivamente Harry, per poi riprendere il discorso con la preside.

-dopo pranzo-

"Allora è deciso Severus, avrai la cattedra di pozioni e inseriremo tua figlia negli inscritti della scuola dato che ha quasi 11 anni" disse contenta la MGrannit..
"Grazie Minerva" disse il nuovo insegnante di  difesa.
Dopo di che Severus segui Harry sotto sua richiesta nella sua stanza.
"Qui c'è tutta la tua roba" disse Harry
"Come mai la hai tu?"
"Non volevo che quel pozionista da 4 soldi ci mettesse le mani sopra" disse Harry con un ringhiò che fece ridacchiare Piton.
"Mh? Che c'è da ridere?"
"No scusami, eri solo buffo... Non ti è piaciuto quel  insegnante di pozioni eh?"
"Neanche un po'! Presuntuoso! Pigro! Arrogante!"
Severus non riuscì a trattenersi e scoppio a ridere.
"Oh cielo Potter, sembri me quando parlo di James. Dimmi che io non sono così buffo ahahah"
"Ahah no, in effetti tu fai quasi paura"
Harry sorrise.
Si avvicinò ad una catasta di libri , per prenderne qualcuno, però cadde.
Severus , con i riflessi pronti prese il ragazzo per la vita, per impedirgli di cadere.
Con quel gesto lo tirò a se avvicinando notevolmente i loro volti.
"Severus..."
Harry si perse in quei occhi che sempre sembravano pozze di inchiostro senza fondo, nere come la pece, scure come l'ombra .
"C-credo che tu ora possa lasciarmi Severus"
"Vuoi che ti lasci?" Chiese con un ghigno
Harry non sapeva cosa rispondere.
Da un lato non era normale che lui stesse così con il suo insegnante di pozioni, ma dall'altro... Harry stava così bene tra quelle braccia così forti e robuste.
Piton strinse la presa sui fianchi che fece fremere Harry , inaspettatamente.
"La MGrannit... Ha detto che dovrò dormire in questa stanza con te per un po'. Finché non tornerà in alloggio per me" disse Piton
"Va più che bene" sussurrò Harry ancora imbambolato.
Quest'ultimo allungo le braccia e le avvolse intorno al collo dell'insegnante.
Severus lo prese, lo sollevò e lo poggio il letto.
"Devi essere stanco Harry, riposa, ti sveglierò io per la cena"
Harry sorriso come non mai.
"Devi riposare anche tu, è stato lungo il viaggio" ribatte il giovane mago.
"Non ho ancora un letto, riposerò appena OUUO- HARRY!!"
il ragazzo dai capelli castani con un incantesimo aveva fatto levitare l'uomo dalla poltrona fino al letto , mettendolo accantona se.
"Harry, io ora sono un insegnante, non credo che possiam-"
"Sssssssssh~!  Non sei un insegnante fino a domani. Ora dormi che abbiamo bisogno di energie."
"Il solito arrogante testardo"
"Sempre"
Dopo aver superato l'imbarazzo iniziale, i nostri due amati uomini si abbandonarono alla braccia di Morfeo

-Angolo autrice-
Beh che dire ... Cute

Dopo tutto questo tempo?... Sempre! Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora