Le luci entravano fioche nella stanza del Grifondoro.
I nostri 2 amici durante la notte si erano mossi, e senza rendersene conto si erano ritrovati abbracciati l'uno all'altro.
Severus Piton fu il primo a svegliarsi, aprendo lentamente gli occhi cercando di non farsi abbagliare dalla luce.
Mentre cercava di capire che ore fossero senti una calda presenza aggrappata al suo busto.
Dopo essersi stropicciato gli occhi, abbassò lo sguardo.
In quel momento vide il giovane Harry Potter stretto a lui che dormiva profondamente.
Rimase lì a fissarlo con il sorriso per qualche minuto.
Se qualcuno 6 anni prima gli avesse detto che si sarebbe ritrovato ad addormentarsi abbracciato al figlio di James Potter, la sua più grande nemesi, gli avrebbe riso in faccia, anzi, lo avrebbe sbeffeggiato come era solito fare con chi gli andava a genio.
Forse non doveva nascondersi più, ma rimaneva sempre il più freddo, arrogante, astioso, burbero professore in tutta la storia di Hogwarts.
Però adesso, era lì, con il giovane Potter tra le sue braccia, che dormiva.
Il viso del giovane mago esprimeva molta serenità e tranquillità.
Severus sospirò.
Si chiedeva come facesse Harry a non tormentarsi con i fantasmi del passato.
Severus si rispose che forse era lui che non riusciva a farci i conti, e quei pensieri gli tomentavano la mente anche di notte.
Per un attimo il suo cuore perse un colpo.
Quella notte lui non aveva avuto incubi.
Era riuscito a dormire... Serenamente...
Severus non capì al volo quale fu la causa di tale avvenimento.
Se fosse per il fatto che Hogwarts lo facesse sentire a casa o che l'amicizia con il giovane Potter era come se avesse riconquistato l'amicizia di Lily.
L'uomo però non si ritrovò in nessuna delle sue spiegazioni.
Allora perché?
Ebbe appena il tempo si sospirare ancora, quando anche Harry si svegliò.
"Buongiorno" disse l'uomo con un filo di voce
"Buongiorno" rispose Harry
Harry noto subito la loro posizione e non ne rimase ne sorpreso ne molestato, anzi, si strinse ancora di più.
"Si sta bene qui" esortò Harry
"Harry..." Disse Piton solamente.
"Mh?"
"Siamo professore e alunno,non credo che-" non riuscì a finire la frase
"Non dovremmo abbracciarci..." Disse Harry avvicinandosi di più
"Non dovremmo essere così vicini" continuò elevandosi leggermente "non dovremmo essere intimi" fece sfiorare i loro nasi, "non dovremmo provare attrazione e sentimenti l'uno per l'altro" lo guardò intensamente negli occhi "però non mi sembra che a uno di noi due dispiaccia questa vicinanza"
Piton sospirò.
"Harry ... Non possiamo" rispose il professore
"Perché?"
"Ci sono milioni di motivi per il quale sia sbagliato. Dimentica questa notte, anche se non è successo niente, e dimentica queste sensazioni e sentimenti, un giorno svaniranno"
Piton si allontanò in un attimo, e si alzò andando a recuperare i suoi vestiti, lasciando Harry in silenzio e con la faccia delusa.
"È per mia madre, non è vero?" Esortò il giovane mago
"Come?"
"È PER MIA MADRE, VERO?"
"Harry,Perché adesso urli?"
"NON VUOI ME PERCHÉ C'È LEI VERO?"
"non sai di che parli, smettila di dire cose senza un senso"
"NON SONO SENZA SENSO, VOGLIO CHE MI GUARDI E MI DICI LA VERITÀ. È PER VIA DI MIA MADRE , VERO?"
"smettila di urlare" lo avverto il professore
"È PER LEI"
"Harry-"
"LA VERITÀ È CHE TU SEI ANCORA INNAMORATO DI LEI-"
"POTTER!!! BASTA!!" urlò Piton.
Li il maestro rimase per un secondo si ghiaccio, appena si rese conto di aver perso il controllo.
Si riconosce e si rivesti.
"Rispondimi" disse Harry tristemente "ti prego..."
"Potter, non voglio parlare con te di questo"
"Dimmi solo se è vero o meno."
Piton si fini di allacciare le scarpe e prese la sua bacchetta.
"Ci vediamo a lezione Potter"
Ed uscì dalla stanza senza dire altro.
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Dopo tutto questo tempo?... Sempre!
FanfictionTrama: dopo la seconda guerra, dopo la morte di Voldemort, Harry decide di tornare ad Hogwarts, prima che le lezioni inizino Passeggiando per le aule entra in quella di pozioni e lo sente un vuoto , una mancanza , così decide di...