Capitolo 09

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(T/n) (T/c) POV

Salita sull'auto buttai lo zaino ai miei piedi e il ragazzo partì all'istante.
Il silenzio in quell'auto era devastante, con il susseguirsi di un'onda di imbarazzo soprattutto dalla sottoscritta. A rompere quel silenzio fu proprio lui.

«Allora, che ti ha detto mia sorella ieri?»

«Niente di importante.»

«E cosa c'entro io? Stavate parlando di me, o sbaglio?»

«Ti ha accennato, niente di più.» dissi. «Però ti sembra davvero il caso di lasciare la scuola?»

«Ed ecco di cosa avete parlato.» esclamò sospirando.

«Ma ha ragione. Perché vuoi lasciare la scuola? Capisco che sei stato bocciato più volte, ma non comprendo il motivo...»

«Non penso che abbiamo tutta questa confidenza per rivelarti i miei segreti più oscuri!» disse ridacchiando.

«Oh, scusa...»

«Non ti scusare! Forse più avanti quando saremo amici più intimi te lo dirò, ma per il momento... non è il caso.»

Amici più intimi? Che intende?

«A dire il vero non erano fatti miei. Scusa se ho chiesto troppo.» mi scusai imbarazzata.

Ci fu parecchio silenzio dopo la mia frase, come quello di quando sono salita poco prima, ma con molto più imbarazzo, sempre da parte mia, per la figuraccia fatta.

«Dove hai intenzione di andare?» domandò Hisashi senza distogliere lo sguardo dalla strada.

«In che senso?»

«Hai detto di voler cambiare scuola. Dove vuoi andare?»

Era il caso di dirgli tutto della Yuei? Sicuramente avrebbe capito che ora ho un quirk al contrario di prima, ma come ha detto anche lui non mi sembra il caso di dire chissà quanto non avendo chissà quanta confidenza con lui.
Non risposi.

In quell'istante divenne cupo. «Sai... quando ero in ospedale, ho sentito due medici parlare di una persona priva di unicità, che dopo un'incidente ha sviluppato un quirk.» continuò lui.

Sentii un nodo alla gola, seguito da un'incredibile angoscia.
Non è possibile che sappia che quella persona sono io. Ha detto chiaramente una persona. Non hanno specificato neanche il sesso, quindi non potrebbe arrivarci così su due piedi. Molte persone potrebbero aver avuto un incidente come me.

«Sei tu vero?»

«Di cosa stai parlando? Se fosse possibile sarei stata felicissima!!» mentii spudoratamente.

Il che, era vero. Quando lo scoprii ero su di giri per l'emozione.
In quel momento invece, ero tutt'altro.
Il mio battito cardiaco aumentò all'improvviso, come se al mio fianco ci fosse un totale sconosciuto; il che non era così.
Presi un bel respiro cercando di non mostrarmi agitata dal ragazzo, stampando un bel sorriso sul mio volto che, per mia sfortuna, non resse molto ai suoi occhi che mi scrutavano quella mia falsa espressione.

«Perché hai quella faccia?» ridacchiò. «Smettila di sorridere come un ebete e rispondimi alla domanda seriamente, visto che hai appena sputato fuori una bella balla!»

«Cosa ti cambia saperlo o meno?»

In quel momento il ragazzo cambiò strada, andando dalla parte opposta della scuola. «Mettiamola così. O dici la verità o tu a scuola non ci vai.» disse quasi serio. «Possono anche non essere fatti miei, ma si vede lontano un miglio che ne vuoi parlare con qualcuno.»

-𝚁𝚎𝚍 𝚂𝚔𝚢 ▪︎ {Kirishima Eijirou X Reader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora