(T/n) (T/c)'s pov
L'auto si ferma davanti ad un palazzo in un quartiere abbastanza benestante.
Nelle strade circostanti non vi era traccia di una singola persona, tantomeno di un'altra auto. Eppure di abitazioni lì vicino c'erano. Non che quello in cui io e Ochako stavamo entrando fosse l'unico negli ultimi due chilometri; proprio un altro edificio simile si trova ad appena qualche metro da questo.
Non sono mai stata in questo quartiere e nemmeno in un edificio del genere. Questo tipo di abitazioni erano per persone con un portafoglio bello pieno. E non riesco a credere che la mia migliore amica, che fin da quando l'ho conosciuta ha sempre avuto problemi economici, ora invece fa la vita che ha sempre sognato.
Io la seguo come se fossi la sua ombra, mentre lei fa strada verso casa sua. Solamente camminando nell'atrio di questo posto mi fa irrigidire. Le suole delle nostre scarpe risuonano nell'enorme sala completamente deserta; nemmeno qua vi era traccia di vita umana...
In circa cinque minuti ci trovammo davanti ad un ascensore. La mia amica estrae da tasca una tessera, passandola davanti ad un sensore sul muro accanto all'ascensore, facendo aprire le sue porte subito dopo che egli emise un piccolo bip.
Da quando siamo andate via dall'ospedale, né io né lei abbiamo proferito parola; ma in quel momento avevo davvero tante domande da farle e lei doveva solamente spiegare ogni cosa che ha tralasciato due giorni fa. Io però rompo il silenzio, ponendo la più stupida delle domande.«Vivi in questo posto?» mormoro.
Lei in risposta annuisce, poggiando la tessera in un altro sensore accanto ai numeri dei piani.
L'ascensore chiude le sue porte, iniziando poi a salire.
Primo piano...
Secondo piano...
Quarto piano...
Nono piano...
Undicesimo piano...
Quattordicesimo piano...
Quindicesimo piano... le porte si aprono.
Ochako esce dall'ascensore, andando diretta verso l'unica porta presente in quel corridoio.
Con la stessa tessera di prima, apre la porta, voltandosi subito dopo alle sue spalle e guardandomi per qualche secondo.«Se non esci in fretta dall'ascensore torni giù.» dice.
Feci come detto, andandole immediatamente dietro ed entrando assieme a lei in casa. Appena varcai la soglia della porta rimasi ad osservare ogni metro quadro di quell'abitazione: era enorme! Alla mia sinistra c'erano dei mobiletti contenenti delle ciabatte in più per gli ospiti, mentre alla mia destra vi era un portaombrelli con tre ombrelli al suo interno.
Prima che potessi osservare oltre all'ingresso, Ochako mi porse delle ciabatte bianche, facendomi intuire di togliermi le scarpe e indossare quelle.«Non c'è molto da vedere, ma se vuoi in attesa che cucini la cena, puoi curiosare a questo piano.» dice. «La tua stanza è proprio quella.» indica una porta chiusa, avviandosi poi dalla parte opposta.
«È bellissima...» mormoro.
«Come?» si volta.
«Hai una casa magnifica e spaziosa!» esclamo.
«Già.»Riprende a camminare sparendo all'istante dietro il muro. Come detto da lei stessa, vado verso quella che sarebbe la mia camera, entrando e dirigendomi immediatamente verso l'enorme letto al centro della stanza. Le coperte erano in pendant con la carta da parati verde oliva con decorazioni bianche, mentre l'intero pavimento era ricoperto di moquette. La stanza era munita di un armadio vuoto, accanto ad esso una scrivania con tre cassetti posizionata sotto la finestra e per finire uno specchio proprio accanto all'armadio. Essendo una camera per gli ospiti ha il necessario per qualsiasi cosa possa servirmi; non sono di certo abituata a questo tipo di lusso, ma sono veramente grata ad Ochako per tutto quello che fa per me da anni.
Mi butto all'indietro sul materasso, osservando per qualche secondo il soffitto prima di rialzarmi. Poso le mie cose sul letto, uscendo subito dopo dalla stanza per esplorare il resto del piano.
Accanto alla mia stanza c'erano altre due porte. Per quanto voglia aprirle, mi sembra molto da maleducati girare per casa altrui e "frugare" dove non dovrei. Non che frugare sia il termine giusto... O ancora meno che sia a casa della mia migliore amica.
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-𝚁𝚎𝚍 𝚂𝚔𝚢 ▪︎ {Kirishima Eijirou X Reader}
Fanfiction'Senza unicità dalla nascita. (T/n) è sempre stata molto insicura su questa cosa, ma nel momento in cui la nonna le rivela un segreto, le succederà una cosa fuori dal comune; una cosa che mai avrebbe immaginato.' [Un frammento della storia] "«To...