Capitolo 38

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(T/n) (T/c)'s pov

Quasi non me ne accorsi nemmeno di quel che facevo.
Appena qualche minuto dopo iniziata la prova di coraggio, nell'aria percepimmo un odore di bruciato.
Avere a che fare con i villain in questo momento... forse uno dei peggiori momenti.
Seguendo Midoriya all'interno del bosco, andando a cercare Kouta, il nipote di Mandalay, mi resi conto che la prova di coraggio, fatta come gioco, ora è la causa per il quale tutte e due le classi sono in pericolo da qualche parte in mezzo a quegli alberi, probabilmente sotto attacco di qualche villain.

«Midoriya...!»

Io lo chiamai con voce flebile, fermando entrambi il nostro passo. Lui mi guardò qualche istante. Forse non si era nemmeno accorto che lo stessi seguendo.
Come dargli torto poi. Non ho dato spiegazioni ai pro-Hero sul dove andassi; appena Midoriya è corso addentrandosi nel bosco io ho fatto lo stesso. Che fossi preoccupata anche io per quel bambino, o per i miei compagni...

«Mi stavi seguendo?» mi chiese lui. «Non dovresti essere qua...!»
«Nemmeno tu.»
«Io sto andando-»
«Lo so dove stai andando. Credo anche sia meglio se ci dividiamo.»

I suoi occhi erano fissi nei miei. Come me, lui era preoccupato più per gli altri che per se stesso.

«Sì.» disse.

Annuii, andando poi dall'altra parte alla ricerca dei miei compagni.
Sapevo anche fin troppo bene in che cosa stessi andando incontro. Speravo solamente di non incrociare prima un cattivo. Non saprei come difendermi.
Avevo i brividi. Il timore di incontrare qualcuno era più grande del normale.
I fatti avvenuti recentemente in questi giorni stanno solamente peggiorando le mie preoccupazioni.

Sentendo però delle voci famigliari rallentai il passo, riconoscendo entrambe subito.

«Non è stato gentile assalirci all'improvviso con un coltello! Chi sei?!»

Da dietro il tronco di un albero intravidi le due mie compagne, di cui una ferita.
Ochako era ferita.

«Io sono Toga! E voi due siete molto carine!»

La ragazza che le aveva attaccate era armata di coltello, sporco di sangue della mia amica.
La villain, seppure teneva una maschera che le andava a coprire naso e bocca, dai suoi occhi si riusciva a capire che stava sorridendo. Era felice... Proprio il contrario di Tsuyu e Ochako, terrorizzate da ciò che probabilmente era appena accaduto.

«Uraraka e... Asui.» continuò la ragazza indicando entrambe con l'arma in lei possesso.

Conoscendo i loro nomi è probabile che conoscano i nomi di tutti noi. E non credo sia un caso.

La villain osservo quasi con tristezza il liquido rosso sulla lama. «Se il sangue è poco non va bene... Solitamente lo succhio direttamente dalla ferita per farne uscire di più, ma...» da dietro di lei tolse un oggetto. «Dicono che con questo aggeggio è lui a succhiare il sangue al posto mio con solo una puntura, quindi il mio lavoro è molto più semplice!»

La ragazza iniziò a correre nella direzione di Ochako e Tsuyu, puntando loro il coltello e l'oggetto.
Tsuyu però con la sua lingua spostò Ochako, rimanendo lei però scoperta.
Non avevo idea di cosa riguardasse per certo l'unicità di quella ragazza bionda, ma sapevo che c'entrava il sangue. Oppure era solamente una pazza assassina.
Standomene lì ferma a non fare niente mi faceva davvero stare male, in più se sapevo che delle mie amiche sono in pericolo.
Strinsi i pugni e con un rapido scatto mi misi tra le due ragazze, spingendo via Asui ma prendendomi un taglio nella gamba da parte della villain Toga, entrandomi nella stessa ferita quel suo arnese, prelevandomi il sangue.

«Tsuyu-chan! (T/n)-chan!» urlò Ochako.

Sentendo la sua voce mi accorsi che la ragazza mi stava ancora succhiando via il sangue e d'istinto le tirai un calcio, allontanandola sia da me che dalle altre due.

-𝚁𝚎𝚍 𝚂𝚔𝚢 ▪︎ {Kirishima Eijirou X Reader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora