(T/n) (T/c)'s pov
Non so cosa sia accaduto negli ultimi dieci minuti; non ricordo niente dopo il dialogo con Ochako.
Vedo ancora nero. Forse tengo gli occhi chiusi.
Ora però non riesco ad aprirli per bene. Non so perché.
Non sento il peso del mio corpo. È come se stessi levitando non so dove.
Con tutto quello che è accaduto negli ultimi giorni, non mi sorprende poi tanto.
Sarò svenuta come mi è già successo... Ma proprio in un momento critico come questo?"«(T/n)...» Ochako mi chiamò a bassa voce. «Perché quel villain ha detto che non puoi usare la tua unicità?»"
In fondo lo sapeva che qualcosa non andava.
"«Perché è la verità.»" Avrei voluto dire, ma le dissi tutt'altro.
"«Non lo so.»"
Forse è proprio in quel momento che è accaduto qualcosa, anche perché non ricordo nient'altro oltre la mia risposta.
Per di più... Bakugou sarà sano e salvo? E Tokoyami?
Quel villain li aveva catturati, ma sono riusciti sicuramente a liberarli. Se non i miei compagni, saranno arrivati i pro-Hero e nessuno è in pericolo.
O almeno così credo e spero.E come un tuono durante un forte temporale, quel che mi sembrava per il momento il vuoto, iniziò ad essere completamente diverso. Una voce famigliare che parlava, o meglio... urlava, fu proprio la prima cosa che sentii.
Lentamente cercai di aprire gli occhi, quando le palpebre volevano solamente stare ancora chiuse e dormire. Ma il bello era che non stavo dormendo.
Quel nero che vedevo fino ad un secondo fa, venne presto sostituito da un muro di mattoni.
Osservando meglio l'ambiente circostante, notai che mi trovavo proprio al centro di tre metri di muro. Una lampadina attaccata al soffitto illuminava appena la stanza: zero finestre e una porta blindata.Dove diamine sono finita?!
E ancora, un rumore assordate seguito da altre urla, sempre della stessa persona.
«Non dite cazzate! Chi altro avete preso, merde?!»
La sua voce acuta è riconoscibile da chilometri di distanza.
Quelle mie speranze era tutte ormai andate in fumo.
Non sono riusciti a salvare Bakugou e se io mi trovo qua, vuol dire che niente è andato come pensavo. Forse con il biondo c'era anche Tokoyami da qualche parte.Con le braccia che tremavano cercai di alzarmi da terra. Nella stanza in cui ero non c'era niente se non quella dannata porta blindata che mi separava dal mondo esterno. O meglio, dai villain che mi avevano rapito.
Mi avvicinai alla grossa porta in metallo, poggiando l'orecchio su di essa cercando di sentire cosa tutto stesse accadendo lì fuori.
Sentendo però qualcuno che smanettava con la serratura indietreggiai rapidamente, attaccando con paura la schiena al muro di fronte, aspettando di vedere chiunque ci fosse al di là della porta.Lo scricchiolio che fece non mi tranquillizzava per niente, tanto mento le urla di Bakugou che erano improvvisamente cessate.
Appena la porta si aprì, caddi sulle ginocchia a sguardo basso.
Tremavo ancora.
Non stavo di certo chissà quanto bene rispetto a prima che accadesse tutto, ma ora non mi reggevo nemmeno in piedi.
Dall'ombra a terra vidi che chiunque avesse aperto quella porta si stesse avvicinando a me con passo leggero e con molta calma.Cosa avranno fatto a Bakugou?
Sarà... morto?
E se lo fosse, ora toccherebbe a me?«Perché tieni lo sguardo basso, tesoro?»
Alzai di fretta il capo, osservando con attenzione la persona dinanzi a me.
Sono già passata alle allucinazioni o quella che vedo è... mia madre?!
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-𝚁𝚎𝚍 𝚂𝚔𝚢 ▪︎ {Kirishima Eijirou X Reader}
Fanfiction'Senza unicità dalla nascita. (T/n) è sempre stata molto insicura su questa cosa, ma nel momento in cui la nonna le rivela un segreto, le succederà una cosa fuori dal comune; una cosa che mai avrebbe immaginato.' [Un frammento della storia] "«To...