(T/n) (T/c) POV
Non so cosa stesse succedendo. Ero sveglia e cosciente di quello che pensassi o facessi. Nella sedia della scrivania vidi una figura umana. Mi misi a sedere sul letto e andai a cercare una luce, ma la figura fu più veloce di me e mi bloccò la mano.
«Non così in fretta.»
Era una voce che non avevo mai sentito, eppure era così famigliare. Ritrassi la mano spaventata e presi le distanze alzandomi dal letto e andando dall'altra parte della stanza.
«Chi diavolo sei?» mormorai.
La figura si sedette sul mio letto e sospirò. «Vedo che ti spaventi ancora per un no nulla. Ed io che pensavo che fossi cresciuta.»
«Come sei entrato in camera mia!?»
Ridacchiò. «Puoi darmi del lei. Non sono un uomo e non ho intenzione di farti del male.»
«Non mi hai ancora detto chi sei.»
«Quando ti hanno cancellato la memoria te l'hanno proprio cancellata per bene vedo.» la sua voce sembrò molto impaziente. «Avvicinati e guardami con la luce della luna. Forse il mio volto lo riconoscerai.»
La guardai non molto convinta. «E come faccio a sapere che non sia una trappola per uccidermi o rapirmi?»
Lei sbuffo e si avvicinò alla finestra. «Sei estenuante. Perché invece di preoccuparti per te non ti preoccupi di chi sia io?»
Ancora non molto sicura della cosa, a passo felpato mi avvicinai a lei, riconoscendo solo poco dopo i tratti del suo volto. Non avevo idea di cosa ci facesse qui. L'avevo vista solo in foto, quindi penso che stia sognando. Non riuscivo a vedere bene a causa della poca luce, ma riuscii invece a vedere i suoi capelli rosa e gli occhi (c/o).
«Allora? Dimmi che ti ricordi.» disse speranzosa. «Non ho proprio voglia di dirti ogni cosa. Per di più il sole sta sorgendo e non ho molto tempo.»
Serrai gli occhi sulla sua figura. «Come fai ad essere qua?»
«Mai sentito parlare di apparizioni? Beh, ne stai vivendo una.»
«Apparizioni?» ripetei come se non avessi sentito bene. «Tu sei morta e non è possibile questa cosa.»
«Dannazione quanto sei stupida!» sbottò. «È una cazzo di apparizione. Non c'è molto da spiegare.» si avvicinò a me, portando una mano al mio volto. Indietreggiai ma andai a sbattere contro la scrivania. Il suo volto di addolcì. «Però sei davvero diventata carina.»
«Come...»
«Se mi chiedi un'altra volta come faccio ad essere qua ti uccido!» alzò la voce, tornando subito dopo tranquilla. «Comunque, ora che sono qua puoi farmi tutte le domande che ti stai ponendo da un po' di tempo.» si sedette sul letto e accavallò le gambe.
«Come fai a sapere che mi sto facendo delle domande?»
«Andiamo, lo so quello che ti sta succedendo!» esclamò. «Inoltre, tu sei molto più forte di me.»
Mi misi a pensare alle sue parole. Lei era morta e invece ora me la ritrovo qua davanti ai miei occhi che mi vuole dire ogni cosa. È come se quel discorso di ieri sera con Ochako l'avesse portata da me.
«Che diavolo mi sta succedendo?»
«Intendi quegli effetti collaterali? Oh, non è niente. Il tuo corpo si sta abituando al potere e sta cercando di crearsi un posto adatto.»
«Che intendi dire?» la guardai confusa più che mai.
«Ti sta bruciando gli organi interni. Come pensi che sia morta io?»
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-𝚁𝚎𝚍 𝚂𝚔𝚢 ▪︎ {Kirishima Eijirou X Reader}
Fanfiction'Senza unicità dalla nascita. (T/n) è sempre stata molto insicura su questa cosa, ma nel momento in cui la nonna le rivela un segreto, le succederà una cosa fuori dal comune; una cosa che mai avrebbe immaginato.' [Un frammento della storia] "«To...