Capitolo 11

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(T/n) (T/c) POV

Mi fermai davanti all'ingresso aspettando gli altri. La sala giochi era piena di ragazzi di circa della nostra età, con qualche coppia di genitore e figlio. Dall'interno era più grande di quanto sembrasse all'esterno, piena di giochi e un piccolo bar con dei tavolini.
Non pensavo ci fosse anche un bar all'interno.
Le pareti erano tutte di colori diversi, stando sui colori molto accesi. Il volume dei giochi era al massimo e le postazioni erano quasi tutte occupate. Dai bambini correvano da una parte all'altra cercando di giocare a più cose possibile. Sorrisi a quello scenario divertente, dimenticandomi quasi che avevo dichiarato guerra ad una bomba a mano.

«COSA INTENDI DIRE?!» sbraitò Bakugou dopo la mia provocazione venendomi incontro.
«A cosa giochiamo?» domandai ignorando il ragazzo.
«Che ne dite di quello?» propose Kaminari indicando un cartello.
«"L'ultima guerra" che gioco è?»

Vedendoci interessati a quel cartello, un dipendente della sala giochi, si avvicinò a noi.

«Volete giocare?»
«Come si gioca?» chiesi al ragazzo.
«Si gioca a coppie. Ognuno di voi sarà munito di finte armi da fuoco, con all'interno dei coloranti fosforescenti al posto dei proiettili.» spiegò. «Potete anche iniziare a giocare tutti insieme da subito. Siete in tredici se partecipate tutti.»
«Io gioco!» dissi.
«Se gioca (t/n)-chan gioco anche io!» concordò Mina.

Alla fine, tutti partecipammo, all'infuori di Todoroki, che non gli andava di giocare.

«Bene, giocate tutti. Preferite che sorteggi le coppie o le scegliete voi?»
«No, le sorteggi. Ci sarà più divertimento!» rispose Kaminari per tutti.

Alla risposta di Kaminari, il ragazzo prese un sacchetto nero.

«Qua dentro ci sono delle sfere colorate. Pescatene una, e chi avrà lo stesso vostro colore sarà il vostro compagno.» continuò iniziando ad aprire il sacchetto.

Per prima andò Mina, che prese il colore blu. Poi Ochako che lo prese verde. Io, che lo presi viola.
Per ultimo andò Kirishima, che, come potevamo immaginare, prese l'ultimo colore restante, ovvero il viola.

«Sembra che staremo insieme!» esclamò il ragazzo voltandosi verso la mia direzione per poi affiancarmi.
Arrossii, facendo correggere il rosso alla sua frase appena detta fraintendibile. «I-in squadra insieme ovviamente! Non nell'altro sento...!»
«S-si... lo avevo capito.» arrossi ancora di più distogliendo lo sguardo dai suoi occhi.

«Ora vi darò le armi con delle fasce del colore che avete pescato. Vi ricordo che non si possono usare le unicità.» continuò il ragazzo.
«Ma se uno dei due viene colpito, è eliminato anche l'altro?» domandò Midoriya.
«No. Può continuare, ma quello che è stato colpito non può più giocare e l'altro dovrà cercare di vincere per entrambi.»

A coppie andammo a prendere le armi e le fasce, depositando le borse e gli oggetti di valore dentro dei piccoli armadietti.
Come ultimi, andammo io e Kirishima. Indossammo le fasce e, con una pistola a testa, andammo davanti ad un arco con una tenda nera.

«All'interno ci sono delle telecamere, quindi è possibile vedere da fuori attraverso quel televisore.» indicò uno schermo posto in alto. «Dentro è quasi tutto buio, quindi i colori che avete, si vedranno e sarà impossibile barare.»
«Ma si tolgono dai vestiti?» domandò Tooru preoccupata.
«Basterà lavarli in lavatrice.» la rassicurò. «Quando uno verrà eliminato, dovrete uscire dalla porta con scritto Exit che troverete in ogni stanza. Iniziate ad entrare e spargervi nell'attesa che dia il via.»

Come detto, tutti entrammo all'interno della stanza quasi del tutto buia, illuminata solamente da qualche luce colorata.
Io ed il rosso ci allontanammo dagli altri, nascondendoci dietro un muro.

-𝚁𝚎𝚍 𝚂𝚔𝚢 ▪︎ {Kirishima Eijirou X Reader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora