Capitolo 45

58 7 2
                                    

Eijiro Kirishima's pov

-3 mesi prima-

Il mio sorriso non c'è più. Ormai da qualche anno. Ed ora?
Ora è sparita anche la mia ragione di esistere ancora.
Patetico sentirsi dire queste cose proprio da sé stesso, eppure sono ancora qua che rimugino sui miei stessi errori e occasioni perse.
Quella sensazione che provavo da giovane è riemersa come una bolla d'aria appena esplosa non prima di essere giunta sulla superficie dell'acqua. Ma non è la stessa di un tempo; è ben peggiore.
Prima mi sentivo inferiore alle altre persone. Ho cercato in tutti i modi di seppellire quel sentimento, e devo dire che per un periodo ci sono riuscito, ma dopo che abbiamo affrontato Shigaraki Tomura tutto è cambiato in peggio.
Ho iniziato a sentire una strana e fastidiosa pressione sullo stomaco; ho fatto varie visite al riguardo, ma l'unica cosa che sono riusciti a dirmi i medici è che "Non è altro che stress".
Io so benissimo che non è per niente questo. Cosa vorrebbe dire poi?
Niente.
Fradicio dalla testa ai piedi, faccio ingresso nel primo pub che avevo avvistato.
Sento tutti gli occhi addosso. Ma che posso farci? Il mio nome e quello di Saeko, è su tutti i giornali dopotutto.
Da lontano noto due persone a me famigliari. Perché proprio loro e proprio ora?
Mi avvicino al bancone, prendendo posto accanto ai miei amici. Non pensavo di trovarli in questo posto, ma ignoro la cosa. Non potevo tornare indietro dopo aver incrociato lo sguardo del mio amico.
Anche l'altro si volta verso di me, con aria più sorpresa del primo.

«Kirishima, dove sei scappato via?!» esclama.
«Perché non ti fai i cazzi tuoi?» risponde l'altro.
«Ero preoccupato, dannazione!»
«Cosa ti porto?» mi domanda il barista.
«Qualunque cosa, basta sia forte.» rispondo.

Lui annuisce, andando subito a preparare ciò da me richiesto.
Non riesco a nascondere molto ciò che provo in questo momento, ma non credo che faranno ulteriori domande questi due.

«Di solito dopo un funerale si parla dei ricordi belli che si hanno avuto con il morto.»
«Io non ti rispondo più. Sarebbe come parlare con un muro.»
«In molti film lo fanno.»
«Ma siamo nella vita reale, Kaminari. E nella vita reale gli amici... I vecchi amici muoiono.» dico.
«Ma ricordarla mentre rideva è meglio che ricordarla in un letto d'ospedale.»

Ha ragione, ma proprio non mi va. Tirare fuori i miei ricordi con lei equivale ad aprire il mio cuore in condizioni pessime. Le lacrime che ho versato per più di un'ora sotto la pioggia, sono scambiabili per semplice acqua piovana. Fortuna che piove da tutto il giorno direi.
Il barista mi porge un bicchiere pieno a metà. Dall'odore direi che è rum.
Afferro il bicchiere quasi senza pensarci e come se fosse acqua lo mando giù, rimettendo il bicchiere vuoto sul bancone.

«Può portarmene un altro, per favore?» chiedo con gentilezza.

Il barista annuisce, prendendo due bottiglie e versando entrambi i contenuti nel bicchiere.

«Dove sono gli altri?» domando ai due.
«Domani molti lavorano e quindi sono andati a casa.» risponde Kaminari.
«E uno di voi due ha visto Hisashi dopo il funerale?»
«Che ti importa di lui?» l'altro biondo alza di poco la voce.
«Siamo amici.»
«Amici?»
«Sì.»
«Più di me o di questo qua seduto con noi?»
«Ehi, non sarai mica geloso?» commenta Kaminari.
«Di chi? Di quello? Non credo proprio.»
«Abbiamo passato molto tempo insieme negli ultimi anni.» dico. «Non è una brutta persona, Bakugou.»
«Non ho detto niente del genere.»
«Ma lo hai pensato.»
«Leggi nel pensiero?»
«No.»
«E allora non l'ho pensato.»

Kaminari si alza dallo sgabello, portando l'attenzione mia e di Bakugou su di lui.

«Non so voi, ma io domani lavoro. E con tutto quello che ho bevuto spero domani di riuscire ad alzarmi dal letto senza che mia moglie non mi butti dalla finestra!» scherza.
«Non vedo i contro.» borbotta l'altro.
«Ci vediamo!» saluta Kaminari.

-𝚁𝚎𝚍 𝚂𝚔𝚢 ▪︎ {Kirishima Eijirou X Reader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora