Capitolo 24

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(T/n) (T/c) POV

Finta la scuola, andai a passo svelto verso gli spogliatoi per cambiarmi. Avevamo appena finito un'esercitazione con All Might.
Dopo quello che è successo questa mattina non posso di certo starmene in camera mia a sopprimere i pensieri. Già ieri avevo deciso di andare da mia nonna per chiederle dei poteri, anche se alcune cose me le ha dette Emi. Per quanto non possa fidarmi più di tanto, lei aveva il mio stesso potere e meglio di lei non ne sapeva nessun altro. Se quello che mi ha detto fosse vero si spiegherebbero alcune cose.

Uscii dagli spogliatoi per prima ed andai a passo veloce verso l'uscita, dirigendomi poi verso casa di mia nonna.

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Appena arrivai ci sedemmo e le spiegai di quello mi accadeva quando usavo la mia unicità. Ovviamente non le dissi di Emi. Non che mi avrebbe creduta, ma preferisco che non lo venga a sapere.

«A quanto ne sappia mia sorella non ha avuto queste cose dopo che usava i suoi poteri. Sveniva ogni tanto e rimaneva stordita. Ma a quanto ne sappia non ha mai perso sangue... forse è meglio che tu smetta di esagerare per un po'...» mormorò.

Abbassai lo sguardo, capendo che aveva effettivamente ragione. «Già...» alzai lo sguardo verso di lei. «A proposito. Hai per caso sentito la mamma? È da quando sono entrata a scuola che non si fa viva.»

Lei mi sorrise. «Sono sicura che stia bene e che stia lavorando sodo. Non preoccuparti. Sarai la prima persona che chiamerà appena potrà.»

Accennai un sorriso anche io. «Penso proprio di sì.»

Dopo circa una mezz'ora, me ne andai da casa sua. Sarei dovuta tornare ai dormitori per allenarmi o per studiare, ma non ne avevo proprio voglia di stare rinchiusa in camera attaccata ai libri. Per di più ero ancora stanca per l'allenamento con All Might.

Senza accorgermene, mi trovai davanti a casa mia. Non sapendo dove altro andare entrai. Era esattamente come l'avevo lasciata quando me ne sono andata.
Sono passate quasi quattro settimane da quando avevo messo piede qua dentro. In un certo senso mi mancava passarci le giornate, ma quello che mi mancava era il mio passato. Prima che io potessi avere questo potere.

Andai verso il divano e mi ci buttai a peso morto. Esattamente come facevo prima. Mi guardai un po' attorno ammirando l'arredamento, soffermandomi poi a guardare il lavello che intravvedevo in cucina. Attivai la mia unicità e feci uscire una piccola quantità d'acqua, facendola venire verso di me. Come faccio ogni volta, iniziai a giocarci come per passare il tempo.

"«Credimi quando ti dico che tutte le cose brutte che dicono su di me non sono tutte vere.»
«Più che altro spero che non ti facciano la stessa cosa che hanno fatto a me...»"

Chissà cosa intendeva con quelle frasi. Non mi ha detto praticamente niente. Se n'è andata dicendo che stava sorgendo il sole. Proprio come ho già pensato, lei potrebbe essere la vittima di tutto quanto e non la colpevole. La notizia di quel massacro fatto da Rix poco prima che venne arrestata, avevano detto che li aveva tutti affogati e poi bruciati vivi.
Curiosa, presi il telefono facendo tornare nel lavello l'acqua con cui stavo giocando.

Cercai notizie proprio di quel fatto. Non mi ero informata chissà quanto. Preferivo non saperne niente di lei. Per me era solamente una criminale che ha avuto quello che si è meritata.

"Arrestata la temuta villain Rix. -1° luglio-"

Aprii la notizia e iniziai a leggerla. Il primo luglio è domani... quindi dal suo arresto sono passati sette anni, mentre dalla sua morte solo due.

Ripresi a leggere.

"La villain Rix responsabile dell'omicidio di cinquecento civili e tre Hero, è stata finalmente arrestata dall'Hero Number One, All Might. Condannata a due ergastoli e tenuta sotto sorveglianza alla prigione di Tartaro.
La ripresa dall'alto mostra il momento del suo arresto."

-𝚁𝚎𝚍 𝚂𝚔𝚢 ▪︎ {Kirishima Eijirou X Reader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora