Capitolo 41

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(T/n) (T/c)'s pov

Farmi rinchiudere non è mai stato nei piani. Tanto meno farmi catturare da questa banda di criminali. Essermi fatta immobilizzare in un letto è forse la cosa peggiore, proprio perché mi impedisce di muovervi e con ciò lasciar fare a queste persone qualunque cosa loro vogliano sulla mia persona, compresa una trasfusione di sangue; non ho idea a chi appartenga e per quante volte lo abbia chiesto alla ragazza nella stanza, lei continua a sbuffare e tirar su con la cannuccia ciò che beveva da oltre un'ora.
Il suo sguardo si sposta ossessivamente dalla cannuccia, dal mio braccio con ago inserito, al mio volto quasi incosciente. Ho sonno, parecchio, ma in un momento critico come questo non posso addormentarmi.

«Riposati.» dice lei. «Ci vorranno ancora delle ore purtroppo... Ma subito dopo sarai come nuova!»
«Se davvero sarò come nuova, potresti dirmi cosa mi state facendo?» domandai con voce fiacca.
«No.»
«No?»
«No, (t/n)-chan. Te l'ho ripetuto tantissime volte e non intendo ripetermi ancora!»
«"Salvarmi la vita" non è una risposta.»
«Ti abbiamo detto tutto: ti stiamo salvando la vita con una trasfusione di sangue; e prima che tu me lo chieda ancora, non intendo dirti di chi è il sangue finché non avremo finito.»
«Allora saprai rispondermi ad altre domande. Per esempio: perché avete preso anche Bakugou Katsuki? A cosa vi serve lui se avete già me?»
«Non mi sembrano affari tuoi.»
«E cosa lo sarebbero?»

Lei serra gli occhi sui miei, girando poi il volto dalla parte opposta senza rispondermi.
Io però non finisco di parlare e continuo a chiedere ciò che mi tormenta da svariate ore.

«Che fine ha fatto mia madre?»
«Tua madre?» rispose lei guardandomi di sbieco. «Come faccio a saperlo?»
«Prima avevi le sue sembianze.»
«E allora?»
«Come hai fatto ad essere così... lei
«Fa parte della mia unicità. Basta che assuma il DNA di una persona per trasformarmi in essa.»
«E da dove lo hai preso?»
«Che cosa?»
Deglutii. «Hai detto che assumendo il DNA di una persona ne prenderai le sembianze, quindi dove hai preso il DNA di mia madre?»

Inizio ad essere più spazientita di prima. L'allegria e la spensieratezza che teneva ben evidente in volto si tramutò nel giro di pochi secondi.
Questa ragazza ha poca pazienza...

«Vi assomigliate molto.»
«Eh...?»
«E da quel poco che ho visto nei momenti in cui ero lei, mi è sembrato in tutto e per tutto reale.»
«Ti è sembrato reale perché lo era. Pensavo fossi veramente lei e non ho avuto modo di non crederlo finché... Finché non ho visto il tuo potere.»
«Avete un legame madre-figlia che io non ho mai avuto. I miei genitori non erano per niente amorevoli come i tuoi.»
«Sono nata e cresciuta con una donna che si è fatta in quattro per mantenere una figlia anche se era solo un adolescente. Sono molto legata a lei, quindi per favore-»

Con un rapido movimento lei mi tappò la bocca impedendomi di finire la frase, fissandomi poi con ben aperti. Mi mise parecchia soggezione; anche se non mi avesse impedito di dire oltre mi sarei io stessa ammutolita. Non credo di aver ancora visto questo tipo di sguardo su di lei.

Uno sguardo da pazza omicida.

«Scusa se ti interrompo, ma non me ne frega niente. Ho solo detto che invidio moltissimo il rapporto che hai con tua madre e che un tempo, sicuramente, avrei ucciso per averlo con la mia. Ed ora stai zitta o ti giuro che non finirà bene né per te e nemmeno per me, ma tu sarai quella ridotta peggio.»

-

Le palpebre erano pesanti.

Mi sentivo stordita, come se fossi sotto l'effetto di qualche farmaco.

Nell stessa stanza c'erano delle persone di cui sentivo le voci molto ovattate.

Devo essermi addormentata dopo la discussione con quella villain.

-𝚁𝚎𝚍 𝚂𝚔𝚢 ▪︎ {Kirishima Eijirou X Reader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora