Capitolo 35

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(T/n) (T/c)'s pov

Era passato tutto il pomeriggio. Avevamo cenato, ed ora eravamo andati tutti a farci un bagno.
Tutte le ragazze si iniziarono a spogliare nello spogliatoio femminile, mentre io cercavo solamente di far funzionare il mio telefono. Non poteva davvero iniziare peggio questo ritiro!

- Mi toccherà prenderne uno nuovo...! -

Nel frattempo che io fissavo il mio cellulare rotto, tutte le ragazze erano già andate nella sauna, quindi non ci pensai due volte che le raggiunsi anche io avvolgendomi in un asciugamano. Dopo una giornata stressante come questa non potevo pensare ad altre cose stressanti.
Appena mi immersi del tutto nell'acqua, quasi a comando si rilassò tutto il corpo, portandomi anche a chiudere gli occhi per godermi quel momento di pace.
Ero stremata; le gambe e le braccia mi pulsavano parecchio, ed anche la testa non ha smesso un secondo di girare. Ma devo ammettere che grazie al pasto fatto poco prima, mi sento meglio.
Non ho usato eccessivamente in mio potere visto che non ero da sola, ma se lo fossi stata sarei sicuramente svenuta.

Questo mio punto debole non mi piace per niente.

«Ora che siamo solo noi... che ne dite di aprire i vostri cuori a tutte noi??»

Mi ero quasi dimenticata che non fossi la unica in questa sauna e che qualcuna prima o poi avrebbe tirato fuori questo argomento e che, come sapevo d'altronde, sarebbe stata proprio l'aliena rosa a dirlo.

«'Aprire i nostri cuori'?»
Mina annuì in risposta alla corvina. «Non abbiamo mai parlato chissà quanto, per esempio di questioni amorose!»
«Non ne avevamo già discusso?»
«Si, ma non di tutte! Abbiamo accennato l'argomento quando (t/n) era uscita con Kirishima-kun. Giusto (t/n)?»

Sentii gli occhi di tutte puntati addosso, perfino quelli di Hagakure.
Era ovvio che mi ricordavo quel giorno, ma non pensavo che anche lei se lo ricordasse! O peggio, che lo rimettesse in mezzo a discorsi del genere!
Iniziai a sentire un certo caldo e non era di certo per la sauna. Come ben potevo immaginare ero arrossata e non poco. Ma chiunque sarebbe arrossato in una situazione del genere e di certo non era una cosa personale.

«C-credo che tu debba basarti anche sulle altre. Io non ho niente da nascondere e nemmeno niente da dire se ti interessa Mina-san.» dissi quasi titubante.
«Si, ma credo che ci sia qualcosa di più. Insomma, eravate vicini durante il viaggio.»
«Sai, siamo amici.»
«Amici dici?» commentò Tooru. «Siete molto legati a quanto sembra a tutti.»
«Si, siamo amici.» scandii per bene l'ultima parola, in modo che si capisca per bene fin a non andare a far capire proprio il contrario.
Mina batté varie volte le palpebre, serrandole poco dopo sulla mia figura immersa nell'acqua. «Già! Siete proprio amici tu e Kirishima!» esclamò.
Arrossii, avvicinandomi leggermente alla mia compagna. «E-ehi! Perché ti sei messa ad urlare??» mormorai.
Lei si avvicinò al mio orecchio. «Sono dall'altra parte di questo muro di legno! Meglio non far capire ai ragazzi le tue vere intenzioni!» si allontanò subito dopo tornando a guardare anche le altre. «Non è niente di cui tu debba preoccuparti. I tuoi segreti sono al sicuro con noi!»
«Ma io non intendevo questo! Solo perché io abbia passato molto tempo con lui ultimamente, non vuol dire che mi interessi in quel senso!» dissi a tono più che chiaro arrossendo ancora di più di quanto già lo fossi.

Non è nemmeno la prima volta che Mina salta a conclusioni affrettate e per quante volte glielo dica continuerà sempre a pensarla come vuole lei, anche se quello che pensa... non è vero.
Ci conosciamo da qualche mese, quindi come fa a dire certe cose??

«Certo! Ti credo!» continuò lei alzando le mani con fare innocente. «Se dici che siete "amici" ti credo.»

Sospirai, uscendo subito dopo dall'acqua. Rimanendo ancora qua con tutte quante avrebbero sicuramente continuato con le domande, o meglio, Mina avrebbe continuato.
Ma proprio mentre iniziai ad incamminarmi, Kouta, il bambino che c'era fin dal nostro arrivo, buttò giù per la parete dalla parte dei ragazzi quello che mi è sembrato Mineta, e facendo due più due dedussi che avevo ragione.
Le ragazze ringraziarono il bambino, mentre io, sollevata che non fosse accaduto niente di preoccupante, tornai ad incamminarmi verso gli spogliatoi.
In un certo senso speravo che durante quella conversazione sarei riuscita a parlare con Ochako, ma a quanto pare non è stato così; per tutto il tempo o teneva lo sguardo basso o guardava me e Mina senza dire niente.

-𝚁𝚎𝚍 𝚂𝚔𝚢 ▪︎ {Kirishima Eijirou X Reader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora