Capitolo 50

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Mi sveglia la luce che filtra tra i buchi della persiana. È presto ma ormai è giugno inoltrato e il sole splende nel cielo di Roma fin dalle prime ore del mattino. Camilla dorme serena accanto a me. È ogni giorno sempre più bella, sta seguendo scrupolosamente la dieta, fa sport e finalmente sta raggiungendo un peso che si avvicina ad essere adeguato alla sua altezza. Fra poco più di un mese dovrà discutere la sua tesi e finalmente sarà psicologa. La sto aiutando molto a scriverla.... non perché io sappia qualcosa a riguardo anzi per me la psicologia e un terreno sconosciuto ma il titolo della sua tesi è:" I tic nervosi nell'essere umano" e io sono pieno di tic fin da quando ero piccolo. Infatti mentre schiocco le dita o ripeto dietro volte la stessa azione o muovo freneticamente le mani mi trovo sempre i suoi occhi puntati addosso che mi scrutano e mi studiano. All'inizio mi metteva in imbarazzo  poi ho accettato il mio ruolo di cavia da analizzare.
Le acccarezzo il viso spostando una lunga ciocca di capelli ricci dalla sua guancia, sospira appena ma continua a dormire imperterrita. Così le alzo delicatamente la maglietta del pigiama e inizio ad accarezzarle la pancia. Ci mette un po' prima di accennare un piccolo sorriso, ma quel sorriso per me equivale a continua così sposto la mia mano sul suo seno. Lei apre distrattamente gli occhi mi guarda sorniona e si gira dandomi le spalle.
L: E no signorina così non vale...
C: Vale eccome! Tu hai giocato sporco svegliandomi... ho ancora sonno!
L: Allora tu dormi e io ti coccolo
E mentre dico ciò la mia mano percorre la sua schiena e subito sento sotto le mie dita la sua pelle d'oca. Lei rimane immobile ma tanto ormai la conosco.... non ci metterà tanto a girarsi e a baciarmi. Pensato e fatto si gira prende il mio viso tra le mani e sfiorando le mie labbra mi dice
C: Ok hai vinto tu!
L: È il minimo visto che faccio da cavia per la tua tesi!
Lei ride, e quando lo fa è ancora più bella si siede su di me e spoglia entrambi. Ancora sussulto senza controllo al contatto con la sua pelle morbida e ogni sua carezza mi riempie. Finalmente posso anche io toccarla, abbracciarla e baciarla quando mi va e questo me la fa sentire davvero mia. Non credo di essere mai stato così innamorato, anzi forse lo sono per la prima volta. Ammetto che è stato difficile all'inizio con Camilla ma ne è valsa la pena. Ci ritroviamo uno perso nel corpo dell'altra e fare l'amore è ogni vota più dirompente.
Oggi devo fare una cosa importante mentre Camilla sarà sommersa dai libri. Studia sempre un paio d'ore la mattina. Con la scusa di vedere il mio agente uscirò di casa e andrò, si andrò a comprare un anello di fidanzamento. Deve essere il più bello che una ragazza abbia anche solo immaginato e il mio desiderio e di darglielo il giorno della sua laurea. Sento che è lei la mia compagna di vita e ora che viviamo insieme da quasi un mese ne sono ancora più convinto. Ora ci conosciamo a fondo e ci siamo aperti l'un l'altra. Questo fin ora mi ha sempre fatto paura. L'essere così scoperto con qualcuno non mi era mai successo. Forse perché io non ho mai voluto che succedesse perché scoprirsi vuol dire anche essere vulnerabili e questo mi spaventava molto.  Ma con Camilla è diverso, sento protezione, comprensione e spero che anche per lei sua lo stesso.
Siamo felici. Finalmente. È già immersa nello studio quando con un bacio a fior di labbra la saluto e mi appresto ad uscire e pensando che non si immagina minimamente dove io sto andando, sorrido.

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