Sono stati giorni importanti per Camilla e me. Abbiamo finalmente parlato tanto scoprendo le nostre fragilità, fragilità che abbiamo promesso di amare e proteggere l'uno quelle dell'altra. Abbiamo deciso di costruire le nostra serenità giorno per giorno e guardare sempre avanti, non per dimenticare il passato, che è nostro maestro per non commettere più gli stessi errori, ma per scrivere le pagine bianche del nostro futuro con una consapevolezza nuova: la responsabilità della nostra felicità passa solo attraverso di noi. Non sarà facile perché dobbiamo fare i conti col passato di Camilla e soprattutto con l'impatto che il mio lavoro ha, volente o nolente, sulla mia vita privata, ma finalmente queste cose ce le siamo dette in faccia scoprendo completamente le nostre paure, le nostre insicurezze. Tutto ciò ci ha permesso di comoscerci ancora meglio e capire così dove più abbiamo bisogno di comprensione e sostegno.
Oggi Camilla verrà dimessa. Verrà a stare con me qualche giorno. Poi purtroppo devo tornare a Trieste ma per poco perché mancano solo un paio di settimane di riprese e poi mi prenderò un bel periodo di meritato riposo. Prima di passarla a prendere vado dal fioraio perché voglio riempirle la casa di rose rosse, ma non solo, ne prendo gialle, bianche, rosa, arancioni, viola.... segno che la nostra vita da oggi avrà sfumature di ogni colore.
Passo anche da casa sua per salutare Giulia che in questi giorni è diventata per me un'amica preziosa. Mi ha preparato una valigia con le cose di Camilla così troverà tutto pronto.
Quando arrivo all'ospedale lei è già pronta salutiamo tutti i medici e sanitari, le cingo le spalle e andiamo.
La sua espressione nell'entrare in casa e vederla sommersa di rose non la scorderò mai. Vorrebbe toccarle una ad una ma sono più di trecento così si avvicina a me e mi guarda intensamente. Sono felice perché i suoi occhi hanno una luce diversa, nuova, serena. Poi mi abbraccia e mi bacia dolcemente. Un bacio lungo da prima dolce lento intenso, poi più passionale. Ci lasciamo cadere sul pavimento avvolri da colori e profumo di rose e ci abbracciamo. Così stretti e a lungo. Poi mi spinge e mi costringe a sdraiarmi li per terra lei si adagia sopra di me e la danza delle nostre lingue continua. Ci siamo promessi naturalezza e io in questo momento vorrei toccarla ovunque e baciarla ovunque, vorrei fare l'amore con lei ma non ho il coraggio è più forte di me. Così le cingo la vita e usando tutti gli addominali di cui dispongo, ritorniamo alla posizione iniziale : seduti uno di fronte all'altra
C: che succede Lino? Che hai?
L: È presto Camilla, sei appena uscita dall'ospedale
C: Si ma sto bene.
L: Si ma non c'è fretta.
C: Così mi rendi insicura. Abbiamo detto naturalezza. Per me è naturale fare l'amore in questa atmosfera così romantica. Per te no?
L: Si certo ma non vorrei affrettare le cose.
C: Ma tu provi attrazione fisica per me?
L: Certo e anche parecchia.....
C: E allora trattami non da persona malata per favore.
L: Non è questo..... non tutto insieme
Lei si alza va in cucina per prendersi un bicchiere d'acqua. Probabilmente per calmarsi perché non vuole litigare e io resto li seduto come un ebete. E penso che il problema sta volta sia tutto mio. La vedo così fragile che ho paura. Sono consapevole che a lei questo faccia male ma non ce la faccio.
Decido però di raggiungerla, l'abbraccio da dietro mettendo le mie mani sotto la sua maglia, lei sussulta, porta la testa indietro a cercare la mia spalla così le sussurro all'orecchio che voglio sia speciale come la prima volta che ora abbiamo tutto il tempo del modo ma nel mio profondo so che in questo momento queste parole sono per me solo una scusa ma lei si gira mi sorride e mi bacia.
Ho bisogno di parlare con mio fratello.
L: Vuoi venire a fare un po' di spesa con me Camilla le dico- sperando rifiuti- o preferisci disfare la tua valigia e sistemare qui le tue cose?
C: preferisco sistemare, così mi sentirò finalmente a casa
L: Giusto, brava- le dico baciandole la fronte - allora torno fra poco.
Appena messo piede fuori dal portone chiamo mio fratello.
G: Ma buongiorno! Allora contento?
L : Ciao! Si certo finalmente a casa ma.... ascolta Giorgio io ho un problema.... beh vedi- dico con imbarazzo crescente- lei prima voleva farlo ma io non me la sentivo....
G: perché?
L: Perché beh perché non so nemmeno io bene... forse perché ho paura dopo quello che le è successo e se le faccio male? Ha avuto punti..
G; Anche mia moglie dopo il parto ha avuto punti ma nonostante ciò.... abbiamo una vita sessuale attiva..... Lino..... qual'è davvero il problema?
L: Ma che ne so... non ero a mio agio.... non me la sentivo....
G: Strano sentire da te queste parole.... sei veramente cotto di questa ragazzina.... beh allora ti dirò una cosa.... quando uno cade da cavallo deve far presto a risalirci altrimenti non ci risale più. Non è di porcellana..... Vai tranquillo!
L: Ok chiaro ..... devo decidermi a pagarti le sedute- gli dico scherzando sentendomi molto sollevato....- grazie mille e dai un bacio a mio nipote da parte mia!
G: Sarà fatto! A presto!

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Nascosta tra la folla....
RomanceQuesta è la storia di Camilla, la più fortunata tra la fan di Lino Guanciale ma che nasconde un passato molto doloroso.