Mi ritrovo di nuovo su quella sedia con la mano di lei appoggiata ancora sul mio petto. Il cuore batte all'impazzata e sono sicuro che lei se ne accorge perché avvicinate le sue labbra al mio orecchio mi sussurra di stare calmo. Vorrei alzarmi e scappare di lì. So che se andiamo avanti così succederà sicuramente e sarebbe davvero un disastro: sta volta perderei Camilla definitivamente e al solo pensiero di ciò mi sento mancare, ma non solo farei soffrire inutilmente anche Valentina perché non l'amo. Se stasera finissimo a letto sarebbe solo uno sfogo per me. Così le afferro dolcemente il polso della mano che spinge sempre più forte sul mio petto e cerco di spostargliela. Lei però non accenna a volerla spostare dicendo con una sensualità che non credevo avesse:" dai rilassati lasciami fare!" Mi rendo conto di stare perdendo lucidità, ma non posso far altro che abbandonarmi al suo respiro sul mio collo mentre mi sussurra frasi, sono sicuro, nell'intento di farmi eccitare. Si allontana da me quel che basta per sfilarsi la cortissima maglia del suo pigiama. È senza reggiseno e istintivamente allungo una mano per accarezzare e stringere quei fiorellini piccoli ma sodi con i capezzoli appena accennati ma già turgidi. Non so con quale forza di volontà però riesco a ritirare la mano in tempo, comincio a bere la mia tisana convulsamente. Lei mi guarda divertita rimanendo immobile davanti a me.
L: Vale ti prego devo andare- le dico quasi supplicante
V: È incredibile quanta forza di volontà tu abbia. Davvero lodevole ma mi vien da pensare a cosa ti serva.... potremmo divertirci un po'
L: Si- le dico con la voce spezzata perché ammetto che mi ha fatto davvero eccitare- ma Vale dobbiamo anche pensare alle conseguenze.
V: Quali conseguenze Lino? Non lo saprebbe nessuno e noi ci saremo solo divertiti.
A queste parole mi blocco non cerco più disperatamente la mia giacca per scappare.
Ci guardiamo negli occhi lei si avvicina lentamente mi prende la mano e se l'appoggia su un seno. Ecco la differenza tra lei e Camilla se lo avesse fatto quest'ultima un brivido mi avrebbe attraversato tutto il corpo svegliando tutti i miei sensi invece toccare Vale fa risvegliare solo le mie parti intime. Pensando ciò rimango immobile, se non fosse per lei che fa in modo che la mia mano avvolga il suo seno, ricadrebbe lungo i miei fianchi. Cosi si avventa su di me e mi bacia con foga quasi volesse farmi uscire dal torpore nel quale ero caduto. Sono allo stremo e non sono più capace di resistere così ricambio strattonandola più vicino a me. Lei mi sbottona la comicia io la prendo e la porto sul letto, le tolgo pantaloni e slip insieme e le infilo subito un dito. Lei geme. Io mi fermo immediatamente. Non c'è stata un minimo di dolcezza nei miei gesti verso di lei. E lei la merita. Mi guarda confusa, io mi ricompongono a fatica e le dico
L: Vale non e giusto quello che ti sto facendo. Ti voglio bene. Tu meriti dolcezza, trasporto e amore..... queste cose io non te le posso dare.
V: Ok ora vai
L:Non avercela con me ti prego
V: Davveto Lino non ce l'ho con te ma ti prego ora vai.
Mi allaccio la camicia prendo la giacca le bacio la fronte accarezzandole i capelli e me ne vado.
È notte fonda ma ho bisogno di camminare e lo faccio a lungo senza una meta. Fino a quando tre tipi loschi si avvicinano. Uno di loro mi chiede se ho una sigaretta. Io un po' impurito tiro fuori il pacchetto e gliene offro una. " Che gentile- esclama l'amico- visto che sei così generoso ora tira fuori anche il portafoglio"
Io tento di scappare ma mi bloccano mi buttano a terra: uno mi blocca le braccia uno le gambe e l'ultimo fruga in tutte le mie tasche. Io provo la più brutta sensazione di tutta la mia vita e in quel momento rivedo Camilla che urla e si dimena mentre Rossi la teneva inchiodata a terra per abusare di lei. Ecco quello che ha provato! È terribile e io non l'ho mai capito fino in fondo.
Non trovarono il mio portafoglio, non lo porto mai ma trovarono una bella mazzetta di soldi e dopo avermi riempito di calci e pugni mi lasciarono lì disteso nel freddo della notte. Il mio pensiero fisso a Camilla al senso di colpa per non aver capito mai per aver sempre sminuito per aver pensato che forse era esagerata, ma ora lo so piccola mia cosa hai provato penso. Appena riesco ad alzarmi raggiungo la mia camera raccolgo tutte le mie cose e dopo una doccia durata non so quanto pago il conto e senza neanche aver fatto colazione parto per Modena. Camilla ti prego aspettami e dammi la possibilità di parlarti penso disperato premendo sull' acceleratore per arrivare il prima possibile da lei.

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Nascosta tra la folla....
RomanceQuesta è la storia di Camilla, la più fortunata tra la fan di Lino Guanciale ma che nasconde un passato molto doloroso.