Nascosta tra la folla....

Capitolo 3

Sta sera so già come fare ho pensato a tutto nei minimi dettagli! Ti prego vieni ancora ragazza dal berretto rosa, ti prego fa che ti scorga anche stasera nascosta lontana dalla folla!
Prima di tutto vado in biglietteria e chiedo a Ilaria, la nostra bigliettaia cassiera, se può darmi un biglietto centrale nelle prime file. Anche l'ultima volta l'ho cercata tra il pubblico ma senza il suo segno distintivo, il berretto rosa, è stato impossibile intercettarla seduta in mezzo a centinaia di persone.
Così se sta sera la vedrò e riuscirò a parlarle vorrei regalarle il biglietto per l'ultima replica visto che ne ha già acquistati molti.
Poi chiamo Simone il mio amico più intimo della compagnia e gli chiedo se può aiutarmi a camuffarmi e a scappare dai fan stasera perché ho una cosa molto importante da fare....
Lui è perplesso.... mai mi sono negato ai fan ma mi aiuterà.... stasera ragazza misteriosa riuscirò a parlarti!
Sono le 20 30 tra mezz'ora il sipario si alzerà e io devo rimanere concentrato anche se nella mia testa ormai c'è spazio solo per un'esile figura con un berretto in testa. Schiocco le dita tredici volte per concentrarmi e ripeto questo gesto più e più volte perché sta sera è più difficile del solito ma quando salgo sul palco penso solo a dare il meglio di me perché lo so, me lo sento lei sta sera è qui. Ecco piccola minuta ragazza questo spettacolo è dedicato a te!
Applausi scroscianti e inchini mettono fine alla mia attesa. Corro in camerino mi cambio, indosso una felpa nera col cappuccio una sciarpa ed un berretto grigio e la giacca di Simone per passare il più possibile inosservato. Esco da un'uscita di sicurezza sul retro del teatro lontana dalla folla e di corsa raggiungo il punto dove vedo di solito sbucare quel buffo berretto rosa ed eccola girata di spalle, da vicino sembra ancora più esile. Resto fermo a guardarla per alcuni istanti poi mi faccio coraggio e le dico: "Ciao!" Lei si gira di scatto e mi guarda sorpresa ma non dice una parola. Ci guardiamo negli occhi per attimi interminabile poi lei tenta di scappare. Credo mi abbia riconosciuto così delicatamente la fermo prendendola per un polso. Lei si gira e nel suo sguardo leggo terrore, così la lascio immediatamente e scusandomi le dico il più dolcemente posdibile:" Ti prego aspetta... Non andartene!"