capitolo quarantasei

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Harmony

Sono passati due giorni da quando ho saputo di Zeno ed Ester.
Sono due giorni esatti che lui prova a chiamarmi, ma lo ignoro.
Anzi ho scelto di spegnere completamente il cellulare, per non avere la tentazione di rispondergli senza che poi la situazione possa peggiorare.
Non ho mai litigato con qualcuno, o meglio una volta è capitato ed ho ignorato quella persona per una settimana finché non è venuta a chiedermi scusa. Però se ci penso era solo un piccolo malinteso, una cosa futile, nulla di grave.
Ma questa volta stiamo parlando di tradimento, di un bacio dato tra il mio ragazzo e la sua ex.
Mi avevano convinto che tra loro fosse finita, che fossero semplici amici con un passato insieme, invece non è così.
Questa è colpa mia che mi fido un pò troppo delle persone.
Se dovessi dire un mio più grande difetto, direi proprio questo "fidarmi troppo" di chiunque.
Devo imparare a dare poca fiducia alle persone e fidarmi più di me stessa, ma non ci riesco.
Sono così altruista che penso che chiunque se la meriti, pure il mio peggior nemico, che nemmeno ho.
E da stupida mi ritrovo a piangere.

Il suono di un cellulare mi risveglia.
Non pensavo di essermi addormentata fino a quando non apro le palpebre.
Mi guardo attorno frastornata.
Che ore sono? E perché c'è un cellulare che suona?
La finestra aperta mi mostra che è ancora giorno, dato che la luce del sole è presente nel cielo.
Mi sporgo per leggere l'orario sul piccolo orologio sul comodino.
Segna le 17:45.
È ancora pomeriggio.
Il rumore del cellulare cessa per qualche istante e poi risuona.
Mi stiracchio e mi alzo dal letto seguendo quel suono.
Mi ritrovo nel soggiorno e il telefono, che continua incessantemente a squillare, è quello di casa.
Sinceramente non sapevo che ne avessimo uno.
Lo prendo schiacciando il verde.
«Alla buon'ora!» quasi urla Angelica.
«Buon pomeriggio anche a te» dico passandomi una mano davanti la faccia e sbadigliando.
«Ti sto chiamando da quasi un'ora, ma dato che il cellulare risulta spento per non so quale motivo, ho tentato di chiamarti a quello di casa. Fortunatamente che avevo salvato questo numero» scommetto che adesso sta gesticolando.
«A cosa devo l'onore di tutto ciò?» chiedo con una sopracciglia alzata.
«Prima dimmi perché hai il cellulare spento. Posso capire che ce lo hai sempre silenzioso, ma addirittura spento durante il giorno, non è da te»
Esito un attimo, prima di dirle la verità.
«Ho litigato, in un certo senso, con Zeno perché ha baciato la sua ex»
«Dammi l'indirizzo che vado a tirargli un pugno e secondo me ignorarlo non fa bene. Dovresti parlarci»
«Lo so, ma aspetto di farlo di persona»
«Va bene, decisioni tue. Comunque il vero motivo della telefonata è che ho visto una storia di Lele. In breve ha spiegato che sabato Tanc ha avuto un mancamento ed è finito in ospedale...» li blocco.
«E come sta?» domando preoccupata.
«Se mi lasci finire, posso dirti tutto. Come stavo dicendo, domenica è stato dimesso. Era solo calo di zuccheri e pressione bassa, che non sanno da cosa possa essere causato, dato che lui non ne soffre. Ha scritto che sta bene e che non sarà attivo sui social per un bel pò di giorni. Quindi, perché non vai a vedere, tu di persona, come sta?»
«Angy, ti ricordo che per quasi un mese mi ha evitato. Come posso presentarmi così dal nulla e poi fare tutta quella a strada a vuoto se dovesse risuccedere?»
«Mony, ascoltami. Metti da parte quello che è successo qualche mese fa, adesso stiamo parlando della sua salute. Vai a vedere come sta, altrimenti giuro che vengo a Milano e ti porto con la forza da lui. Ah, un'ultima cosa, scrivi a Lele così ti dà il nuovo indirizzo della casa di Tanc, perché non sono più nella villa»
«Va bene, lo farò»
«Lo devi fare subito» annuisco, anche se loro non possono vedermi.
Chiude la chiamata e saltello per arrivare in camera.
Accendo il cellulare e dopo un pò mi ritrovo dieci chiamate perse da Zeno, una da mia madre e ben cinquanta da Angelica.
Vado su instagram e trovo tra i seguiti della ragazza, il profilo di Lele.
Apro i direct con lui e inizio a scrivergli.
Non sono sicura che mi risponderà. Cioè avrà per certo miliardi di richieste da accettare, perché starebbe calcolando proprio me?

A @ lelegiaccari
ciao
non so se sai chi sono, nel caso ti dico che sono Harmony, proprio quella là
ho saputo quello che è successo a Tanc
potrei passare a vedere come sta?
ma non dirgli niente, vorrei fargli una sorpresa

Leggo più volte quello che ho scritto.
Non so quanto attendo per una risposta.
Forse ore, molte ore.
È già sera ed ancora nulla.
Ceno nel silenzio della casa.
Poi, come se avessi una lampadina nella testa, si accende un'idea.
Se Lele non dovesse rispondermi, fa nulla, ciò che preparerò lo mangerò io stessa da sola.
Cerco una ricetta su internet e trovo i mini muffin.
Non so se qui c'è qualche elettrodomestico per essi.
Apro tutti gli scaffali e poi, stranamente, trovo proprio quello che stavo cercando.
Mi metto a prepararli.
Seguo passo passo la ricetta.
Li sistemo tutti in un contenitore e li farcisco da sopra con la glassa al cioccolato e codette.
Guardo il risultato finale fiera di me stessa.
E poi mi ritrovo la notifica che non mi aspettavo.

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Sicuramente avete notato che quando parla con Angelica ho scritto anche al plurale. Il fatto è che se vi ricordate, Angelica aveva fatto quella volta coming out e annunciando che i suoi pronomi sarebbero stati she/them.
Quindi non è errore, se nel caso ve lo stesse chiedendo.

Contre les portes de la nuit // sightancDove le storie prendono vita. Scoprilo ora