Tancredi
Osservare la strada che ti scorre davanti agli occhi e ammirare le piccole cose è fantastico.
È così bello vedere come a distanza di tempo, percorrendo quella strada si aggiungono nuove cose al panorama.
Un nuovo albero, fiori dai tanti colori, una nuova abitazione oppure un nuovo centro commerciale e poi rivedi anche quelle vecchie e oramai fisse strutture o alberi che sono lì da anni.
Vedi tanta gente solo per quell'istante. Per quell'attimo e cerchi di immedesimarti in loro. Ti immedesimi nelle loro storie.
Qualche anziano signore a spasso con il nipotino.
Qualche coppia di ragazzi seduti che aspettano il treno da prendere.
Qualcuno che sta raggiungendo la persona amata o qualche caro parente.
Qualcuno che ha voglia di sentirsi libero, prendere il primo treno e andare dove lo porta il vento.
Altri, invece, che attendono l'arrivo di qualcuno che non vedono da mesi o addirittura da anni.
Le stazioni solo quel posto con tante storie.
Chiunque passi da qui ha qualcosa da raccontare.
Una volta c'erano i milioni di soldati, che erano pronti ad andare in guerra per imbracciare le armi, mentre i familiari o le mogli li salutavano con lacrime agli occhi, sperando che li avrebbero rivisti presto e pregando per loro.
Adesso non ci sono più quel tipo di storie, dove qualcuno non fa più ritorno. O almeno, non in quel senso.
La vita è come un treno: ha tante mete facili da raggiungere, ma bisogna stare attenti a non sbagliare rotta e scegliere quella giusta. Quella che ti porterà verso i tuoi sogni.
Per ora la mia destinazione sono i Q4. Con loro mi sento felice, come fossimo una seconda famiglia, o forse lo siamo. Siamo quei quattro fratelli per caso.
I nostri treni si sono incontrati nella stessa stazione e adesso stiamo cogliendo l'attimo.
Ci godiamo la nostra vita che ci ha voluti far incontrare.
Ed è bello avere dei quattro fratelli, quasi minori rispetto a me.
Ci vogliamo bene e stiamo poco per volta riuscendo ad avverare i nostri sogni.
Come oggi.
Diretti a Roma per vedere l'anteprima del mio film. Cioè del film di cui ho preso parte.
Siamo tutti in unico vagone: loro così rilassati, io agitato e pieno di ansia, nel caso non ho recitato bene il mio copione.
Lele è al mio fianco che dorme beato.
Diego e Gian difronte a noi.
Uno al cellulare a messaggiare sicuramente con Marta e l'altro ad ascoltare musica nelle cuffiette.
Diego ha le borse sotto gli occhi per via delle notti insonni che ha fatto ultimamente. È così preso da una sua canzone che scrisse tempo fa, ma fra due giorni deve andarla ad incidere, però c'è un problema. Parla di Elisa ed è per questo che una parte di lui ci sta male.
Il suo io interiore è contrapposto da quel lato che rivorrebbe tornare indietro con lei e l'altro che sa di dover andare avanti, di lasciarla andare per la sua strada, poichè i loro treni hanno due destinazioni diverse.
Fortuna che io non ho di questi problemi con l'amore.
Con Harmony è solo hna cotta, che so in un certo gestire e che non andrà mai oltre il dovuto.
Ho già preso le mie sbandate e non voglio ricaderci.
L'amore è una cosa fragile, ma anche troppo rivoluzionaria per uno come me.
Puoi rimanerci scottato e ce ne vuole a riprendersi.
Non so bene cosa significhi essere innamorati. Ho avuto storielle, ma mai nulla di serio.
Cioè l'amore ti rende cieco, ti fa uno strano effetto inspiegabile. Ti porta a fare pazzie, di cui delle volte te ne penti.
Ed è di questo che ho paura e mi spaventa molto.
Il fatto di essere così presi da qualcuno e non accorgersene che ti sta scombussolando tutti i tuoi piani. Piani per cui da anni cerchi di renderli reali.
L'amore è anche egoista. Ti fa perdere la cognizione del tempo e delle volte ti fa perdere gli amici.
Ed io, Tancredi Galli, non voglio perdere quelle persone che nella vita mi hanno davvero aiutato per uno stupido amore.
Delle volte non so se mi piacerebbe sposarmi o addirittura avere una famiglia.
Non so se davvero l'amore possa far al caso mio, oppure preferirei rimanere solo con gli amici.
Non lo so di per certo.
Può essere che solo il futuro sa cosa ha in serbo per me.
Per adesso rimango qui a godermi il presente.
Mi piace dove sono, anzi siamo arrivati.
Il passato ci ha segnati, ma adesso siamo qui.
Siamo noi.
Siamo i Q4.«Stazione Roma - Tarmini, arrivati. Si prega a tutti i passeggeri di scendere al lato ovest del treno» una voce metallica risuona dall'alto parlante.
Mi sveglio con calma.
Non me ne ero nemmeno accorto di essermi addormentato.
«Tanc, sbrigati. Altrimenti perdiamo il bus che porta ad Aprilia» quasi urla Lele.
In realtà il pullman non porta solo alla città di Gian, ma passa anche per il mio quartiere e per altre, tranne per il paesino di Lele e Diego.
Solo il fatto che i nostri genitori ci aspettano tutti lì e non sappiamo il motivo. Dista più lontano rispetto a casa mia o al paese degli altri due.
L'anteprima è domani sera, così ho tempo di cenare appena sarò a casa e sicuramente fare una nottata in bianco per l'ansia.
Per di più preferisco stare sveglio di notte e dormire al mattino.
La notte è giovane per poter non ammirarla. Osservare il cielo pieno delle sue lentiggini di tante costellazioni, anche se delle volte è coperto dalle nuvole che non danno spazio alle stelle di brillare.
Qualche mezz'ora dopo, siamo nella piazza principale della città.
Camminiamo con le nostre valigie verso casa di Gian, che non è molto lontana dal punto dove ci ha lasciato il bus.
Gian suona alla porta e aspettiamo che qualcuno venga ad aprirci.
Suo fratello ci fa entrare, lasciando le valigie all'ingresso.
Andiamo sul retro e "SORPRESA" urlano i nostri familiari.
Il giardino è piccolo, ma riesce ad ospitare tutti.
È allestito con delle lucine e tante bandierine con cineprese o fotocamere disegnate sopra.
«Non vediamo l'ora di vederti sul grande schermo» mi circonda con un braccio sulle spalle Gian.
Credo proprio che loro fossero a conoscenza di ciò.
«In bocca al lupo per domani fratello» prorompe Diego.
«Ti meriti tanto, Tanc» aggiunge Lele e mi abbracciano.
Poi arrivano anche gli abbracci della mia famiglia e dei parenti dei ragazzi, tutti fieri del mio percorso.
Ma io in tutto ciò ringrazierei i miei fratelli.---
Mi sta particolarmente piacendo questo capitolo.
Soprattutto a descrivere il fatto dell'amore. Dopo aver letto il loro libro, mi sono appuntata delle cose che mi possano aiutare a scrivere meglio le parti di Tanc, di come lui veda certi aspetti e son riuscita a mischiare il suo punto di vista riguardo l'amore con il mio.
Posso dire che per molte cose riguardo l'amore, son d'accordo con lui, ma ovviamente c'è ben altro che penso riguardo a questo tema (e questi altri punti li andrò a mettere poi in un pov di Harmony).Voi, cosa pensate dell'amore?
Comunque sulla fp ho pubblicato il trailer della storia.
Qui lo pubblicherò con il prossimo capitolo, poichè devo caricarlo prima su yt così che le persone che non hanno ig, per l'appunto poi potranno vederlo.
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Contre les portes de la nuit // sightanc
FanfictionTancredi è sempre sommerso da like, tag e qualunque cosa che faccia parte del mondo del web o di chi è diventato popolare grazie a quello. Ama i suoi fan e quando gli chiedono autogragi o foto, ma in tutto ciò c'è un lato negativo: non ha più la sua...