capitolo ventisette

260 21 3
                                    

Harmony

Salgo le scale a due a due fino al mio appartamento.
Entro in fretta andando nella mia stanza.
Mi chiudo la porta alle spalle e poggio la schiena contro.
Diavolo!
Cosa è appena successo.
Anzi cosa stava per succedere.
Ho abbassato la guardia e lui mi stava per baciare.
No.
No.
E no.
Questo non deve accadere.
Non ci conosciamo.
Lo considero come un amico e come tale voglio che rimanga.
Nulla di più.
Non so davvero se vorrei una relazione o meno.
Cioè conoscendomi ho paura di stufarmi. Okay, è una cosa insensata, però se dovessi trovare un ragazzo, vorrei ovviamente che il sentimento sia ricambiato. Ma, dato che ogni tanto mi stufo di certe cose e le vorrei cambiare, tranne per le amicizie, ho paura che con un ragazzo possa accadere.
Sono strana ed è davvero difficile poter dire questo pensiero a qualcuno. Mi prenderebbero per pazza e per una che non ci tiene, ma non è così.
Non vorrei legarmi troppo, se poi devo soffrire o se voglio cambiare.
AAAA!
Vorrei gridare, ma non so se in casa c'è qualcuno e non voglio che altre persone si preoccupino di me.
Mi è bastato già Tancredi e i suoi amici/coinquilini.
Basta!
Adesso devo levarmi dalla mente la visione di What makes you beautiful di sottofondo e il nostro quasi - bacio.
Devo toglierlo, all'istante se no mi sconcentro dallo studio.
Ho saltato tre ore circa, devo mettermi al pari.
Per le prossime quattro ore devo solo studiare, studiare e studiare.
Devo tenere la mente occupata.
Mi siedo alla scrivania, prendo dallo zaino il libro, lo apro alla pagina assegnata.
Oggi non ho preso appunti, poichè avevo ansia per non so cosa e non ho seguito le lezioni.
Afferro dallo scaffale sopra la scrivania il quaderno per questa materia, prendo penne colorate, matita e post-it di qualunque genere.
Inizio a leggere il primo paragrafo per poter capire cosa devo andare a studiare e la base da cui fa partire il mio schema.
Ma in tutto ciò rileggo la stessa frase per dei buoni minuti.
Ho davvero per la testa ancora quella scena.
Un metodo per eliminarla esiste?
Ho bisogno di magia, tipo quella di Streghe. Che poi quanto sono fighe le protagoniste di quella serie, per non parlare del ragazzo.
Ecco, credo che concentrandomi sulle mie serie tv preferite, potrebbe funzionare.
Devo giusto distrarmi per una mezz'oretta.
Apro il portatile e vado su Netflix.
Scorro tra le serie e i film salvati nella mia lista e incomincio "Love & Anarchy".

Puntata dopo puntata, non mi rendo conto che sono già passate quasi due ore.
Bene.
Ed ora?
Okay, mi conviene rimandare per la prima volta lo studio in un secondo momento.
La serie mi sta piacendo un botto e poi lui, Max è troppo.
È tante cose messe insieme.
Biondo cenere, occhi azzurri. Se non fosse svedese, ma abitasse più vicino, bé un pensierino si potrebbe fare.
No, devo calmare i miei ormoni da adolescente e pensare a continuare la serie.
Concentriamoci sulla "trama".
In breve tempo, si fa ora di cena.
Blocco la serie e vado in cucina per prendere qualcosa da mangiare al volo.
Stella e Angelica sono sedute attorno al bancone, mentre qualcosa in forno si sta cucinando.
«Ehy studiosa! Sei uscita dalla tana o dovrei dire sei tornata da Tancredi?» domanda Stella.
«Non ho capito la seconda parte» dice Angy.
«Neanche io l'ho capita» alzo le mani in modo di non aver capito.
Apro il frigo, trovo un pacco di wurstel al formaggio, li scaldo al micronde e poi scongelo un panino.
«Intendo che quando sono tornata dalla lezione pomeridiana, ho visto Tanc qui sotto che sembrava abbastanza nervoso. Successo qualcosa? Avete litigato?» continua il suo interrogatorio.
«No Stella, non è successo nulla. Non abbiamo nemmeno litigato. Semplicemente ero svenuta al parco e lui mi ha vista e mi ha portato a casa sua, poi si è offerto di riaccompagnarmi quasi dopo aver pranzato lì. Tutto qui ed ora, ritorno in camera a finire una serie tv»
Prendo il piatto dove c'è la mia cena e giro i tacchi.
«Quindi lo stufato di cavolfiori non lo vuoi? Ti farebbe bene dopo che oggi sei svenuta» chiede la ragazza dai capelli blu, anzi adesso le si sono schiariti e sembrano quasi verde acqua.
«Non ricordi? Detesto le verdure»
«Oh, bene. Allora ci sarà di più per me e Stella»
«Buonanotte ragazze»
«Notte Mony» mi urlano dietro in coro.
Mi rintaso in camera, clicco play e riparte la terz'ultima puntata.

Appena la serie termina, guardo l'orario: le 21:30.
Spengo il cellulare, lo metto sotto carica e porto il piatto in cucina.
Le due coinquiline sono nelle loro camere.
Vado in bagno e ritorno poi in camera.
È stata davvero una giornata lunga e stressante, partita con il piede sbagliato.
È giusto che vado a dormire per potermi svegliare meglio domattina.

---

Mi giro e mi rigiro nella notte.
La scena del mio mancamento si fa risentire.
Ho il battito accellerato.
Faccio fatica a respirare ed ho paura.
Apro gli occhi di scatto, mi metto seduta e guardo attorno la stanza sommersa dal buio.
Mi concentro sui piccoli dettagli dell'oscurita.
Bevo un sorso dalla mia bottiglietta e poco per volta riesco a calmarmi.
Ritorno a riavvolgermi tra le coperte e dopo qualche secondo, mi addormento.

---

Di solito non pubblico mai a quest'ora perchè sono a lavoro, oppure se è sabato o domenica o giorno di festa, starei dormendo. Ma so che non ve ne fregherà nulla, però ieri una sola e stupida vespa, mi ha punto ben tre volte e mi chiedo ancora da dove fosse saltata fuori, dato che era nella mia camera ed oggi non sono andata a lavoro, bc mi son sentita male.
Questa si chiama sfortuna. Tutte a me capitano. Yeah!

Probabilmente sarete in lezione, quindi niente.
Comunque so che non riesco ad aggiornare ogni fine settimana, bc ho anche io i miei impegni.

Contre les portes de la nuit // sightancDove le storie prendono vita. Scoprilo ora