capitolo trentadue

235 20 6
                                    

Tancredi

È stata davvero gentile.
Harmony lo è sempre.
Mi piace il fatto che lei in quei disegni ci abbia visto più di semplici scarabocchi.
Mi piace che non li considera schifezze da buttare.
La adoro davvero.
È riuscita con quel poco a sollevarmi di morale. A rendermi felice. A farmi distrarre da quel pensiero angosciante che mi opprimeva.
Lei ha questo strano potere, sa rendere tutto più bello agli occhi degli altri e non so come ci riesca.
La continuo a stringere nel mio abbraccio.
Non ho voglia di staccarmi.
Il profumo di pioggia lo sento su di lei e nonostante delle volte non mi piace l'odore, su di lei è perfetto.

Non saprei dire con certezza quanto rimaniamo in quella posizione.
Minuti? Ore?
Non lo so.
So solo che ci sto bene e quando stai bene, non badi a nulla, non fai caso a niente che ti sta attorno, semplicemente sei felice.
Le carezzo con una mano i capelli e chiude gli occhi al mio contatto.
Mi beo di quella sensazione.
La sua mano disegna qualcosa di incomprensibile sul mio petto.
Le nostre gambe sono incrociate, come se i nostri corpi non vorrebbero lasciarsi o una cosa simile.
E senza pensare troppo, mi addormento, ancora abbracciati.
Stretti l'uno all'altra.

---

Non esiste un tipo di sensazione.
Per ogni cosa, ogni microscopica cosa che facciamo, esistono sensazioni diverse, emozioni e sentimenti diversi.
Tipo ascoltare musica ci può mettere di buon umore o ci rende tristi, a seconda di quale andiamo ad ascoltare.
Disegnare può rallegrarci o alleviare le tensioni.
Guardare un film o serie tv, ne emana delle altre.
E così via.
Qualunque cosa viene accompagnata da queste strane sensazioni, che possono piacerci o meno.
Come la giornata di oggi. Fuori splende il sole e siamo a metà febbraio.
L'aria non è calda, ma nemmeno troppo fredda.
La felpa avvolge il mio corpo, gli skinny fasciano le mie gambe.
È semplicemente meno bello.
Certo le giornate di sole sono belle, ma le giornate di pioggia sembrano molto meglio. Soprattutto dopo quella.
È ancora impressa nella mia mente.
Ogni fottuta particella del mio corpo se la ricorda.
È stata più che magnifica.
Io.
Lei.
La pioggia.
E nessun altro.
Tutto troppo stupendo.
Avrei però desiderato qualcosa.
Un bacio forse.
L'abbraccio andava bene.
Ma volevo di più.
Non so se anche lei lo voglia.
Non voglio pressarla, mettergli tensione.
Voglio lasciare i suoi spazi.
O forse gliene sto lasciando troppi, perchè sono passati venti giorni.
Venti giorni che non la sento.
Venti giorni che non parliamo.
Venti giorni che non la vedo.
Mannaggia a me che ancora non ho il suo numero.
Continuo a evitare di chiederglielo e non so il motivo.
Forse risulterei invadente.
Cioè è che con lei sembra tutto diverso.
Di solito è la prima cosa che chiedo ad una ragazza.
Poi ci sentiamo tutti i giorni.
Usciamo.
Abbiamo dei quasi appuntamenti.
Cose normali insomma.
Cose che fanno tutti i ragazzi.
Però con lei nulla è normale.
Con lei è tutto strano, nuovo, diverso, ma bello.
È come se con lei riuscissi a essere molto me stesso.
Come se riuscisse a leggermi dentro, senza che io le dica qualcosa.
Non so come ci riesca.
Da una parte mi piace questa sensazione.
Dall'altra non lo so. Ho paura di annoiarla, di non essere all'altezza, di sbagliare, di stancarmi di lei e lasciarla senza spiegazioni.
È un pò ciò che mi è sempre accaduto.
Nel momento in cui mi stavo affezionando troppo o diciamo di "annoiarmi" a fare le ripetute cose con la stessa persona, allora la lasciavo.
È per questo che voglio tenerla lontana dal mio cuore.
Vorrei che tra noi, certo, ci sarebbe qualcosa.
Anche che duri poco tempo, ma basta che non ci andiamo a innamorare.
Voglio solo essere felice con lei per breve attimi, minuti, ore, mesi, ma nulla di troppo impegnativo.
Perchè lei merita di meglio.
Ovviamente il meglio non sono io, non lo sarò mai.
Non credo di essere adatto a nessuna.
E forse mai lo sarò.
Non sarò adatto all'amore.
Credo non fa per me.
Cioè credo.
Perchè si sa che molte volte l'amore quando accade, accade, non sai mai dove, quando e come.
Accade e basta ed è questo il problema.

---

Eccovi il capitolo.
Non è lungo, ma non avevo molte idee a riguardo.
È da tipo una settimana che ce l'ho pronto, ma mi ero dimenticata di pubblicarlo dato che sto cercando di divorare Gossip Girl prima che la eliminino, quindi spero che mi perdoniate.

In più vorrei proporvi una cosa.
Non so chi legge lo spazio autrice, quindi per chi legge anche questa parte, sarei ben felice.
In pratica il prossimo capitolo vorrei tipo farvelo scrivere a voi, cioè non il trentatré dato che per quello l'idea c'è, ma per il trentaquattro.
Quindi scrivete nei commenti cosa vogliate che accadrà, una premessa niente di troppo romantico, per quel tipo di scene aspetterei ancora.
Spero che mi scriviate le vostre idee e cercherò al meglio di unirle come unico capitolo.

Grazie per chi avrà la pazienza di far parte di questo "progetto".

Contre les portes de la nuit // sightancDove le storie prendono vita. Scoprilo ora