capitolo ventuno

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Angelica

Non sempre la vita è tutta rosa e fiori.
Non dico perchè non bisogna credere a fate o unicorni o cavolate varie.
Mi riferisco a ben altro.
A volte nella vita ci si domanda quale sia la tua destinazione.
Quale corrente bisogna prendere.
Quanto vorresti volare alto.
Quale binario prendere.
Ma per l'appunto non hai mai le risposte a tutto.
Per alcune ci vogliono giorni, mesi o addirittura anni per poterlo capire.
Capire se vorresti prendere il binario di destra e comportarti come la gente ti ha sempre visto. In quel modo così femminile che senti non ti caratterizza molto.
E poi il binario di sinistra, dove ti piacciono cose al di fuori del normale per una ragazza: come videogame di rapine, guerre, o che a volte non ami il trucco, perchè ti senti bene con te stessa e non hai bisogno di coprirti, per non parlare di un sacco di altre cose.
Ma non è questo a turbarti, bensì il pensiero della gente.
Hai paura di non essere capito, di essere deriso, perchè nella società di oggi non si accetta mai chi è diverso.
Sei diverso dalla massa? Allora sei strano, pazzo, malato. Non sei semplicemente diverso come tu immagini. Loro ti creano un'immagine facendoti apparire un mostro e hai paura.
Paura di uscire allo scoperto e dire chi sei davvero.
Paura che chi hai sempre amato non ti accetti.
Però una parte di me vorrebbe sfidare questa paura.
Mettere a tacere il tutto e fregarsene, ma se non capisco ancora io stessa cosa sono, chi voglio essere, non posso dirlo a nessuno.
Sento che solo adesso sto capendo che in me non c'è solamente quell'Angelica dai colori pastello che ama vivere, che sogna in grande e ama reinventare la moda.
No. In me c'è anche l'altra Angelica che ama lo skateboard, la musica trap, i videogame considerati solo per ragazzi, il non dovermi depilare solo perchè piace agli altri.
Non voglio piacere agli altri.
Prima di tutto voglio piacermi a me stessa.
La gente trova strano se una donna ha più peli del previsto. Però ad un uomo sono consentiti, ad una donna no.
Un uomo è libero di poter fare ciò che è da uomo.
Una donna è libera di fara ciò che è da donna.
È questo il punto che non capisco della società.
Perchè bisogna per forza etichettare il tutto.
Perchè ognuno non può essere tutto quello che vuole.
Perchè non si può essere liberi di amare chi vogliamo
Perchè non si può fare ciò che desideriamo, poichè troppo diverso dal "normale".
Che poi "normale" non esiste. È un termine che l'uomo ha inventato credendo che ciò che la gente fa di diverso a lui è anormale.
Essere uomo è normale.
Essere donna vuol dire per molte volte oggetto.
Essere bianco è normale.
Avere la pelle di un colore diverso da esso è anormale.
Essere cristiano è normale.
Credere in un'altra fede potresti essere "pauroso".
Continuo a non capire tutto ciò.
La normalità non esiste, sarebbe noiosa.
Essere tutti uguali, fare le stesse cose, professare tutti la stessa fede, amare tutti la stessa cosa o persona è noiosissimo.
La diversità è bella come un fiore appena sbocciato tra i rovi.
Un pò la vita delle persone diverse è così.
Tutto viene giudicato, disprezzato e allontanato come fossi un pezzo di carta sporco e inutile, solo perchè si cerca di essere se stessi.
Ma io sono stanca di stare appresso alla società.
La gente vuole che sia donna.
Vuole che mi vesta da fata turchina.
Vuole che faccia tutto ciò che è femminile.
Ma col cavolo.
Io non sono quella che tutti sperano.
Adesso l'ho capito dopo ore passate a leggere notizie su internet.
Ho capito chi sono e chi vorrei essere.
Non sono una donna.
Nemmeno un uomo.
Sono binario.
Per la precisione sono agender.
Sono quel binario di mezzo che la vita mi ha messo sulla mia strada.
È proprio quella è la via che d'ora in avanti prenderò.
Certo, continuo ad aver paura della gente se dovessi fare coming out, anche se continueranno a piacermi gli uomini.
Nel senso che nei confronti delle donne non provo alcun sentimento o attrazione, soltanto che non riesco a considerarmi né donna né uomo.
Sono io e nessuno potrà cambiarmi.

Lascio il cellulare sul letto e mi dirigo in salotto.
Ci sono entrambe le mie coinquiline.
Sono anni che non ho amici stretti con cui confidarmi, ma loro da quando le conosco mi hanno dato modo di fidarmi.
Voglio che siano le prime e poi passo per passo uscirò allo scoperto senza dovermi vergognare.
Sono sedute comodamente sul divano a guardare una serie tv che mi sfugge il nome.
Mi posiziono davanti alla televisione coprendo loro lo schermo.
«Angy, per favore potresti spostare? Stiamo guardando quel figo di Tom Ellis» dice Stella.
«No! Ho una cosa importante da dirvi. Tom può anche aspettare» dico.
La bionda blocca la serie e presta attenzione a me.
«Aspé nulla di cui dobbiamo preoccuparci?» chiede Stella.
«Oh, non è che sarai incinta?» continua Harmony.
«Diavolo. A che mese sei?» «Si sa se è maschio o femmina?» «E il padre chi è?» mi tartassano di domande le due.
«Frena frena frena. Qui nessuno è incinta. È qualcosa di più, diciamo, di questo. Sappiate che siete le prime a cui lo confido e per ora voglio che rimanga un nostro segreto» affermo.
Poi inizio a camminare davanti alla tv giocherellando con le dita.
Ho ansia.
Ingoio il groppo in gola.
«Angelica? Stai mettendo ansia così» ammicca la bionda.
«Potresti fermarti, prendere un bel respiro e dirci cosa è successo?» prorompe la mora.
«Okay. Però sappiate che quello che dico qui, rimane qui. Nessuno fuori da queste quattro mura deve venirlo a sapere, finché non mi sento pronta io» dico.
«Promesso» ammettono in coro.
Mi fermo ad osservarle.
Prendo un grosso respiro.
E...
«Era da tempo che riflettevo su questa cosa. Mi son sempre chiesta chi fossi e cosa vorrei essere e dopo varie ricerche ho capito bene. Non sono né una donna e né un uomo. Sono un agender, ovvero sono sul mezzo tra questi due sessi. Cioè se qualcuno vorrebbe parlare con me dandomi del lei o del lui, non mi cambia nulla. Anche se in molti casi ho letto che a questi tipi di persone si può dare del loro, come se in me ci fossero due persone: Angelica donna e Angelica uomo» confesso.
Scorrono attimi di silenzio.
«Ma quindi ti piacciono le donne e gli uomini?» oh, ecco un particolare che ho saltato.
«Ci sono due tipi di agender: quelli eterosessuali e quelli omosessuali. Io farei parte della prima categoria, ma non vorrei essere etichettata perchè diversa. Io vorrei essere soltanto Angelica che tutti conoscono semplicemente» finisco.
«Vieni qui» mi fa segno Stella di sedermi in mezzo a loro.
Mi metto tra le mie coinquiline.
E quattro braccia mi stringono a loro.
«Noi ti accettiamo per quello che sei»
«Ti vogliamo bene, qualunque cosa tu voglia essere»
«Grazie ragazze» e un sorriso spunta sulle mie labbra.
Temevo in qualche reazione negativa e invece è stata più che positiva.
Sono felice di aver trovato le persone giuste a cui dirlo.

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Ehy, sorratemi se è da una settimana che non pubblico, ma ho cambiato idee parecchie volte riguardo a questo capitolo.
Inizialmente volevo fare un capitolo diciamo no-sense riguardo Tanc, poi mi è venuto il lampo di genio guardando una serie tv, si chiama Degrassi e ve la consiglio.
Grazie ad essa ho pensato: perchè non dare spazio e fare un capitolo dedicato a chi fino ad ora è stato in secondo piano?
E quindi ho pensato di cambiare le classiche carte in tavola e far conoscere meglio il personaggio di Angelica.
Non so se farò anche prossimamente un capitolo riguardo Stella, l'altra coinquilina, ma nulla è da sottovalutare.

Spero che vi piaccia perchè ci tengo un botto a sto capitolo.
Oh, spero che vi piaccia anche il trailer:
https://youtu.be/r0eyCI8B4Jw ...purtroppo non me lo fa mettere nei media.

Contre les portes de la nuit // sightancDove le storie prendono vita. Scoprilo ora