Prologo

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Spazio autrice:
Ciao a tutti!

Vi pregherei di prendervi due minuti per leggere, grazie!

Anzitutto grazie per chi si prenderà del tempo per leggere la storia. È la fanfiction con su chi ho lavorato di più, sia a livello di struttura che di trama, per cui mi sento di dover fare una precisione: è una storia basata su Camila e Lauren, MA non è focalizzata sul loro rapporto, piuttosto sulle loro individualità che, nel tempo, formeranno un rapporto. Quindi si prende tutto lo spazio per crescere ed evolvere, soffermandosi principalmente sugli eventi e sui caratteri.

Quindi, spero che vi piaccia e spero che ne apprezzerete il contenuto generale.

Grazie a tutti.

Sara.



NOTARE BENE: I capitoli usciranno il Lunedì alle 15. Il giovedì alle 15. E il sabato alle 15.

Per chi non mi conoscesse, solitamente pubblico tutti i giorni, ma lavorando e studiando devo dare priorità a tutto. In più, ci tengo ad impostare degli orari perché ho sempre pubblicato a caso, scombinando un po' la lettura a tutti. Così ognuno potrà avere un'idea di quando leggere e sarà più funzionale per tutti.

Potete trovare la playlist della storia su spotify, sotto il nome di Opposite Sides.

Grazie!

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NOTA BENE: questa storia è stata scritta prima dei recenti avvenimenti storici, dunque potrebbe urtare la sensibilità di qualcuno in concomitanza con i fatti bellici attualmente in atto nel panorama odierno.

Ho riflettuto molto se pubblicare o meno la storia e per molti giorni ho creduto fosse meglio non farlo, ma penso che, se inserita in un contesto fantascientifico e romanzato, possa portare più distrazione che angoscia, quindi vi pregherei di leggerla in quest'ottica per tenerci compagnia senza angustiarci maggiormente.

Buona lettura!

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C'era una sola regola da rispettare: non oltrepassare il muro. Camila riuscì a infrangere anche quella.

Alejandro sapeva che la sua nascita avrebbe fatto fin troppo scalpore. D'altronde era stato lui a togliere tutto agli abitanti di Island Side, perciò loro fremevano per sottrargli tanto quanto avevano perso, se non di più.

Prima di Camila non paventava alcuna perdita, ma dopo di lei la paranoia aveva ammorbato ogni suo pensiero. E passare all'azione non era mai troppo complicato per chi aveva il potere di rendere ogni idea oro. Alejandro l'aveva resa cemento. Una parete alta dieci metri e lunga trenta chilometri, disseminata di vedette e agenti che rendevano vano qualsiasi attacco -reale o immaginario che fosse.

Adesso le due sponde non erano solo divise: erano impenetrabili. Ma non per tutti. Le falle erano sicuramente introvabili, ma le scappatoie non impossibili. Il Mondo adesso si divideva in River Side, il capoluogo della ricchezza e della fortuna; e in Island Side, la parte dell'isola povera e disperata dove ogni giorno poteva essere l'ultimo. E morire non era sempre un male. Non il male peggiore almeno. Non da quando le radiazioni avevano penetrato e dilaniato definitivamente il buco nell'ozono.

Le radiazioni avevano irradiato il Mondo rendendo invivibile ogni luogo terrestre. Credevano che le radiazioni rendessero impossibile respirare, ma si sbagliavano. I raggi deterioravano la mente provocando un degenero delle capacità cognitive. Schizofrenia omicida. La chiamavano così.

La pazzia giungeva prima della furia, dopo la furia solo la malattia predominava la mente della vittima. Non restava più niente della persona. A River Side era come se le radiazioni non fossero mai giunte. Se mai qualcuno manifestava i primi sintomi, veniva medicato con la cura temporanea che gli scienziati erano riusciti a trovare. Una cura che a Island Side nessuno poteva permettersi. Il più delle volte bisognava decidere se restare a guardare le persone care impazzire o ucciderle prima che divenissero irriconoscibili. Questo, però, avveniva sempre meno spesso. Nella disperazione era germinata una resistenza. Senza cura i cittadini si sarebbero estinti in poco tempo, eppure le baracche erano sempre più stipate e le strade gremite. Alcune persone iniziavano a sviluppare una sorta di immunità, una difesa del proprio sistema immunitario che si sperava divenisse parte del patrimonio genetico.

Se River Side aveva optato per costruire un muro e rendere la povertà radicata non era stata una mossa politica, bensì scientifica. Se gli abitanti di Island Side non potevano ambire a vivere sull'altra sponda dell'isola l'unico motivo era dovuto al loro genoma. Per essere ricompensati in denaro avrebbero fatto di tutto, anche scambiare la propria libertà per sottoporsi a esperimenti micidiali, se non letali, in nome dell'umanità. A Island Side servivano i soldi, a River Side servivano cavie.

Tutto sembrava perfettamente lineare, ma ogni retta ha infiniti intrecci. E molto spesso hanno tutti un nome. Quelle di Island Side avevano anche un profilo: quello dei ribelli. Lauren non solo era una di loro, era anche il volto della rivoluzione che i suoi compagni progettavano silenziosamente fra la coltre grigiastre di Island Side.

In un mare in tempesta tutte le onde, prima o poi, si incontrano... o si scontrano.

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Oggi aggiungerò il Capitolo Uno alle 20, perché questo era solo il prologo, grazie mille.

A presto, Sara!

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