L'alba stanò Camila già sveglia. Aveva speso una notte intera a perfezionare i dettagli del suo piano sperando risultasse meno fallace di quanto l'apparenza mostrasse. Fino ad una settimana prima i problemi maggiori presenti nella sua giornata gravitavano attorno alla scelta del menù da consumare o del film da vedere. Adesso era decisa a tornare ad Island Side. Era pronta a rischiare più della sua stessa vita: scommetteva la propria libertà.Forse non poteva muovere una rivoluzione, ma essere parte del cambiamento sì, quello poteva farlo.
Credeva fosse una buona idea usare la giustizia come terreno fertile per muovere il primo passo, ecco perché era intenzionata a raggiungere Island Side, rintracciare Lauren e consegnarle i soldi che le spettavano. Reperire i contanti non era un problema, non se vivevi in una fortezza glassata d'oro. Aveva scelto un regalo donatele per uno dei tanti compleanni faraonici imbastiti da suo padre, una si quelle feste di immemorabile memoria, ma non per lei. Un angelo forgiato con oro finissimo e rifinito di diamanti sull'aureola. Un Angelo per entrare all'inferno; una moneta che tutti, prima o poi, scambiavano.
Lo nascose nella tasca interna dell'unica borsa che era riuscita a recuperare dalla cucina. Emanava un pungente fragore di arance. Non rimarrà sui vestiti del mio amico, vero? Sorrise maliziosa, sfregando la tunica della statuetta. Il volto dell'angelo non fece una piega. Lo prendo come un sì, scherzò fra sé e sé, prima di rintuzzarlo all'interno della sacca.
Adesso doveva pensare a quali altre necessità le sarebbero potute occorrere durante il viaggio. Acqua, senza alcun dubbio. Qualcosa da mangiare e una coperta per dormire, se il tragitto avesse subito ritardi del tutto indesiderati. Rimpinguata la borsa delle prime necessità, avanzava ben poco spazio per qualche idea in più. Colmò gli angoli con i pochi soldi custoditi nella sua stanza e un libro. Si, come arma per la sopravvivenza non era una scelta azzeccata, ma non ne conosceva molte altre.
Suo padre si sarebbe presto recato ad una riunione indetta d'urgenza dal Consiglio Militare. Era riuscita ad origliare qualche pezzo di conversazione. Qualcuno sosteneva di dover incarcerare chiunque commettesse saccheggi alle risorse cittadine dirette a River Island; altri proponevano di proseguire la campagna del terrore in atto per placare anche gli ultimi lapilli di rivolta: non solo l'isola era divisa, ma anche i loro pensieri. Alejandro, però, non era affatto preoccupato della situazione. La sua prosopopea accecava ogni considerazione ragionevole. Era proprio così che si perdevano le guerre: sottovalutando il nemico, soprattutto quando questo dormiva sotto lo stesso tetto.
Camila deglutì. Davvero si reputava sua nemica? Ma soprattutto: poteva il peso della sua scelta gravare meno dei rimorsi che ne sarebbero conseguiti? Il muggito del motore le ricordò di non avere tempo per pensarci, non ora almeno. Suo padre, assieme ad uno stuolo di guardie e leccapiedi, stava lasciando la villa. Questo non diminuiva la vigilanza, ma la indeboliva ed era quanto bastava a Camila per sgattaiolare fuori in sordina.
La fase uno del piano prevedeva un'uscita di scena degna di un mago. Ogni entrata era presidiata dalle guardie, ma nessuno le conosceva davvero tutte. Nessuno tranne chi era nato e cresciuto nel dedalo dorato. Camila manteneva i segreti del palazzo da quando aveva sei anni. Aveva fantasticato spesso sul giorno in cui se ne sarebbe servita, ma mai avrebbe immaginato in quali circostanze. Come ogni bambino vagheggiava l'idea di custodire segreti degni di un atto eroico; invece adesso rischiava di diventare una criminale di Stato usufruendo di essi. Il pensiero non la dissuase dal proseguire imperterrita verso la cucina. L'uscita sul retro -dove i camion scaricavano i rifornimenti- sfociava su un piccolo cortile trascurato dalle gentilezze del giardiniere: a palazzo si curvano solo i lati "ben visibili". Proprio i lati meno frequentati da Camila. Preferiva le zone oscura della villa, dove nemmeno i gorilla di suo padre potevano seguirla. Era stato così che aveva scovato una piccolissima falla, ma grande abbastanza per i suoi progetti.
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Opposite Sides
FanfictionIl mondo conosciuto è cambiato per sempre. Le radiazioni hanno perforato il buco nell'ozono una volta per tutte, separando la civiltà in coloro che possono sperare in un domani e in coloro che devono decidere se impazzire a causa degli effetti colla...