La notte stava calando, ma per lei era l'alba di un nuovo giorno. Mentre il maledetto Sole tramontava all'orizzonte, Camila ne varcava un altro. L'ombra del muro alle sue spalle si gettava con facilità oltre il suo stesso corpo; l'unica a poterlo fare.Camila si faceva baciare un'ultima volta dall'ombra di River Side; d'ora in poi non avrebbe l'avrebbe osservata da lontano, ma a differenza di tutti gli altri, non ne avrebbe invidiato nemmeno la metà.
Bernard le sostava davanti, tronfio. Nascondeva il dispiacere sotto il petto austeramente all'infuori.
Gli aveva tenuto puntato un fucile fino a poco tempo fa, ma lei gli sorrise: «Non fare del male a Shawn. Lui non c'entra niente.» Era l'ultima volontà che esprimeva.Bernard inspirò rumorosamente. La sua unica risposta fu un assenso del capo. «Buona fortuna.»
Camila sbirciò il palazzo alle sue spalle, poi di nuovo l'uomo: «Tu ne avrai più bisogno.» Ciò che contrasse i muscoli di Bernard non fu l'arroganza, ma l'assenza di pentimento. Lo aveva capito quel giorno in macchina, quando le sue preghiere evidentemente erano giunte troppo tardi: Camila non provava rimpianto per la sua scelta, solo rimorso per la sua passata vita.
Bernard le fece un cenno reciso, decretando la sua uscita di scena. Fine dello spettacolo, il sipario si chiudeva per un pubblico cieco e i suoi attori si inchinavano per un finale senza applausi. Tutto finto, tutto finito. Camila inalò a pieni polmoni e non si prese alcun momento per i ringraziamenti, nessuno le consegnò un bouquet per la recita: i fiori glieli avrebbero portati sulla tomba.
Bernard era l'ultimo a vedere la principessa togliersi la corona, spogliarsi ad ogni passo di un giorno in più di vita. Camila non si voltò nemmeno sopraggiunta sulla soglia. L'unica cosa che avvertì, forse per la prima volta, fu il gravare dei ricordi immalinconirla. Pesavano più dell'oro, ma si potevano fondere allo stesso modo: solidi affetti che si liquefacevano in poltiglia.
Sorrise tenuemente. Non le restava nulla di vero da portarsi dall'altra parte, solo il suo brutale orgoglio.
Era pronta a scoprire cosa significava essere una schiava di suo padre, ma era anche pronta a dimostrargli che tanti schiavi insieme potevano anche far crollare il regno dove sedeva.
Per Island Side erano stati anni di assedio, giorni di resistenza. Ma a River Side sarebbe bastata una notte per capitolare, una notte lunga come tutte le loro vite, date e tolte. Camila si voleva assicurare di arrivare almeno all'alba di quella luna.
Varcò la soglia senza esitare. Bastò che le porte alle sue spalle si richiudessero per privarla della sua identità. Era stata una principessa, un erede al trono, la figlia del Re, la futura Regina. Ora doveva accontentarsi di essere solo Camila.
Uno dei soldati sull'altra sponda le consegnò furtivamente pochi spiccioli, forse tutto ciò che aveva. Era un altro ribelle, un uomo che dalla divisa pretendeva vera giustizia. Camila lo ringraziò a fior di labbra e si incamminò verso l'unico sentiero che conoscesse, ma stavolta nessun albero e nessun camion avrebbero nascosto la sua illecita presenza. Era una di loro.
*****
Si guardò attorno stranita. La stanza conteneva a malapena una brandina e un armadio. La finestra era stata asserragliata con del vecchio legno, solo qualche sprazzo di luce filtrava attraverso le fessure.
Doveva abituarsi, non c'era dubbio, ma non voleva lamentarsi il primo giorno. La porta si aprì inaspettatamente.
«Scusa l'attesa.» Dinah barcollò all'interno, trasportando delle coperte di lana. Si stagliò nervosamente davanti a lei, quasi temesse un giudizio spiacevole. «Quello che siamo riusciti a trovare.» Si strinse nelle spalle, passandole il bottino.

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Opposite Sides
Hayran KurguIl mondo conosciuto è cambiato per sempre. Le radiazioni hanno perforato il buco nell'ozono una volta per tutte, separando la civiltà in coloro che possono sperare in un domani e in coloro che devono decidere se impazzire a causa degli effetti colla...