Credeva la notte non sarebbe mai finita, invece l'alba aveva rintoccato, scovandola ancora appisolata sulla sedia. La penombra non celava più il suo volto, ma nemmeno la luce rivelava il travaglio della notte. I sussulti si erano succeduti fra un incubo e l'altro; solo la visione di Taylor serenamente assopita recava quiete al suo cuore intriso di colpe. La colpa di aver salvato la vita di una persona? No, la colpa di averne uccise dieci per salvarne una.Paradossalmente prepararsi per il verdetto finale, la rincuorò: preferiva pensare al proprio destino, che veder compiersi quello altrui. Almeno per uno dei due poteva ancora fare qualcosa, anche solo porre una fine; per l'altro poteva solo vederlo avverarsi impotentemente.
Fece attenzione a non svegliare Taylor mentre si apprestava a lasciare la stanza, ma il cigolio della porta vanificò i suoi tentativi.
Lauren ritrasse la testa ma strabuzzò gli occhi: «Che cosa ci fai tu qui?»
Camila inspirò, ma non diede forma a nessuna parola. Nessuna sensata perlomeno. Il silenzio affossava sempre di più le sue palpebre, riducendo le pupille a due fori neri, simili a quelli che le avrebbero trapassato il petto a breve, se non avesse trovato una spiegazione credibile.
«E menomale che c'era.» Bastò un sussurro fievole a buttare giù le palizzate del sospetto.
Camila si voltò verso la sorella più simpatica: «Taylor, non dovresti essere sveglia.»
«E non dovresti nemmeno origliare.» Bofonchiò Lauren, ma i suoi borbottii in quella stanza -solo in quella stanza- non erano mai vere rimostranze, piuttosto accenni di normalità. E nella normalità era una gran rompipalle.
«Non è colpa mia se parlate ad alta voce.» Tossicchiò Taylor ridendo.
Lauren nascose un sorriso scuotendo la testa. Si approssimò al letto, afferrando la mano di Taylor. Aggrottò le sopracciglia percependo le dita tremare.
«Te l'ho detto che è stato un bene Camila fosse qui.» Unì le labbra in un sorriso stanco, spazzando via i dubbi di Lauren. Conosceva a memoria i sintomi, ma anche le loro conseguenze.
Camila, invece, le intuì solo quando la corvina virò di scatto verso di lei, additandola furiosamente: «Perché non mi hai chiamato?! In questi casi devo essere subito informata, chiaro?!»
«Si, certo. Veniva a chiamarti, lasciandomi ad agonizzare.» Intervenne Taylor, che per qualche strana ragione aveva deciso di impiegare le sue poche forze ritrovate per spalleggiare Camila. «"Scusa Lauren se ti sveglio mentre stai facendo bei sogni, volevo solo avvertiti che tua sorella sta agonizzando, buonanotte."» Scimmiottò, strappando un'irrefrenabile risatina a Camila.
Lauren la fulminò. Non le piaceva l'intesa repentina con cui avevano stretto un sodalizio contro di lei. Era stata sufficiente una notte per definirsi amiche? Scosse la testa. Aveva già abbastanza problemi da risolvere, per aggiungerne uno in più.
«Tu pensa a riposare.» Le carezzò dolcemente il viso, perdonando anche l'ultimo affronto. «E tu,» si rivolse duramente a Camila, ma priva di verve guerrafondaia: «Preparati. Fra un'ora iniziano le votazioni.» Perse totalmente l'accento aspro, esagerando anche un cenno del capo che assomigliò ad un ringraziamento. Camila lo contraccambiò, mordendo un sorriso.
Lasciò le sorelle da sole, ma attese qualche istante sulla porta. Lauren aveva preso il suo posto sulla sedia, stringeva la mano di Taylor, raccontandole gli aneddoti della settimana anche se lei pisolava. Aveva bisogno di credere che la vita non la lasciasse troppo indietro, perché erano proprio gli ultimi ad andarsene per primi.
Camila sarebbe rimasta tutto il giorno ad osservare le sue spalle chine, lo sterno contratto dal peso di un respiro in meno, la mano prontamente stretta sul polso ad auscultare ogni variazione; ma non aveva alcun diritto di riconoscere l'umanità di Lauren attraverso il suo dolore: le bastava sapere che c'era per convincersi di avere la possibilità di una guerra giusta. Era più di quanto chiunque altro a River Side le avrebbe mai potuto offrire.
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Opposite Sides
FanfictionIl mondo conosciuto è cambiato per sempre. Le radiazioni hanno perforato il buco nell'ozono una volta per tutte, separando la civiltà in coloro che possono sperare in un domani e in coloro che devono decidere se impazzire a causa degli effetti colla...