«È una follia.» Grugnì Normani, scuotendo la testa.«Può essere, ma non è per forza un male.» Lauren non fece una piega, la sua tranquillità irritava l'irrequietezza di Normani.
«Lo sarà quando ci si ritorcerà contro. Che cazzo ti dice la testa?» Forse lei non era la carta svettante della torre, ma faceva comunque parte del mazzo che, alla fine, sarebbe crollato. Normani non voleva crollare... Non prima di aver portato a termine ciò che avevano iniziato.
«Normani, continuiamo a parlare di teorie senza fatti.» Lauren si sistemò alla sua scrivania, sospirando: «Non possiamo aspettarci niente dal niente.» Puntualizzò inchiodando il suo sguardo.
«Ma possiamo aspettarci il peggio dalla follia.» Ribatté stizzita.
«Il peggio ci è già successo, adesso sta a noi trasformarlo.» Afferrò la pedina del Re che teneva sulla scrivania. Non conosceva le regole del gioco, però sapeva che si vinceva facendo scaccomatto. Potevano anche perdere tutto, ma restando fermi lui avrebbe mangiato ogni loro pedone, e ne stavano già perdendo troppi.
Lanciò uno sguardo verso Dinah prima di cedere definitivamente. «Ci mancava solo questa.» Raccolse il viso fra le mani, scuotendo la testa. Aveva tanto l'aria di assomigliare ad un sì.
Dinah rimase qualche istante da sola con Lauren, mentre Normani andava a sbollire per la decisione presa. Dinah poggiò le mani sulla scrivania della corvina, che pretendeva di essere impegnata per ignorarla.
«Tutto questo tempo e non hai mai ideato un piano tanto ardito.» Lauren inspirò furtivamente, alzando lo sguardo su quello accusatorio di Dinah: «Che strano, no?» Sorrise maliziosamente.
Il silenzio duraturo fu già una risposta evidente. Lauren si sporse in avanti: «È stata una decisione sua, scambiarla per una mia idea. Guadagneremo più consensi, in questo modo.»
Dinah annuiva tacitamente. Il sorriso non si allentava sulle sue labbra, ma non espresse esplicitamente i suoi pensieri. Anche lei escogitava i suoi stratagemmi per convincerla. «D'accordo.» Disse infine, uscendo dalla stanza senza addurre altro.
Lauren alzò gli occhi al cielo, scuotendo la testa.
Camila aveva ideato un piano, ma senza calcolare le conseguenze. Sapeva quanto i rischi fossero alti, ma cos'altro c'era da perdere? Tutti, in quella fetta d'isola, aprivano gli occhi su Mondo che li aveva privati di qualcosa; mentre molti altri non avrebbero aperto le palpebre ancora a lungo. La differenza fra i cittadini di Island Side risiedeva proprio lì: nessuno era cresciuto senza perdere qualcosa, ma loro lottavano per non rendere vane tutte le sconfitte... O forse solo per non ricordarsi di quanto in fretta stessero morendo. Camila, invece, lo ricordava benissimo.
Ogni giorno trascorso sulla terra, era un giorno in più nel sottosuolo per Sofia. Poteva fare di tutto per salvarla, lo avrebbe fatto, ma non trovava nessuno modo per perdonarsi. Non era stata lei a condannarla; la sua colpa era stata solo l'ingenuità. In alcuni casi, però, anche l'ignoranza si rivelava letale. Quello era uno dei tanti. Non si aspettava Sofia l'accogliesse a braccia aperte, sarebbe stata grata anche del suo odio: almeno avrebbe saputo che aveva ancora la forza di lottare. E di lotte ce ne sarebbero state ancora a lungo. Ma non voleva nemmeno ritrovare la sua rabbia riflessa negli occhi della sorella. Non sapeva in cosa si stesse trasformando, ma non avrebbe permesso che Sofia le assomigliasse. Preferire quella versione di sé stessa, non significava aver trovato la migliore. Ora dormiva dalla parte giusta dell'isola, ma in qualsiasi caso avrebbe scatenato una guerra e non era certa di quanto giusto questo fosse. Tante persone avrebbero affrontato la morte prima del loro destino, e tanti ne sarebbero stati trafitti prima di conoscerlo. Tutti i volti amici che sarebbero caduti, sperava solo non si pentissero arrivati dall'altra parte... E non si riferiva al muro che li separava, ma al cielo che li univa. Non aveva altra consolazione a ninnarla la notte, se non la speranza che suo padre temesse più sua figlia che il giudizio divino, perché lei non lo avrebbe perdonato.

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Opposite Sides
FanfictionIl mondo conosciuto è cambiato per sempre. Le radiazioni hanno perforato il buco nell'ozono una volta per tutte, separando la civiltà in coloro che possono sperare in un domani e in coloro che devono decidere se impazzire a causa degli effetti colla...