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Adesso sapevano. Sapevano come il Re stava vendicando il loro affronto. Dal silenzio si aspettavano bombe, spari e fumo, invece era proprio nel silenzio che stavano subendo la guerra.

Il rumore, gli attacchi bellici, erano una debolezza a cui il Presidente non si sarebbe esposto. Loro rischiavano la propria vita per assestare un colpo al paradiso, e il paradiso dimostrava loro di essere ancora intoccabile, nella sua totale assenza di reazioni.

Veder sfilare divise militari nel dedalo d'oro ed eleganza sarebbe stato il segnale che presto non avrebbero avuto più né l'uno né l'altra. E allora sì che sarebbero stati tutti uguali, immersi fino alle caviglia nella polvere e fino al collo di paura.

No. Si doveva far credere che la guerra fosse cominciata solo su un lato dell'isola e che dall'altra parte ne arrivassero solo echi lontani di cui ridere. Perciò non si sarebbe combattuto. Questo bastava a conservare la tranquillità del popolo e la sicumera di Alejandro. Soprattutto la seconda, molto più vasta della prima.

Ma gli attacchi non potevano essere lasciati impuniti, dunque la guerra si spostava nel silenzio, indossava il suo miglior vestito per scendere nelle pozzanghere. Era stata Dinah ad accorgersene. Aveva capito che ciò che stavano aspettando, in realtà era già arrivato.

Irruppe nella stanza di Lauren, trafelata e madida. Aveva corso, ma aveva preso a sudare da molto prima. I ragazzi del laboratorio erano solo il primo tassello. In città aveva sentito dire che i soldati erano andati a bussare alle loro porte, per la seconda volta in un mese. Se non trovavano figli, razziavano le dispense. Ma erano i bambini il vero obiettivo. Per le strade non se ne vedevano quasi più. Quelli che non erano stati catturati, vivevano nascosti. Il Re aveva inviato uno stuolo di soldati arrabbiati a prelevare indiscriminatamente tutti i figli e i fratelli e gli amici.

Avevano attaccato un laboratorio, ma lui ne avrebbe rimpinguati almeno dieci. Era questo il messaggio. Loro potevano togliergli tutto, ma lui avrebbe ripreso il quintuplo. Perché? Perché poteva e lo avrebbe fatto. Uno sbaglio per dieci pene. Era così che volevano morire?

In città si sparse la voce. Le gesta eroiche dei ribelli vennero viste invece come una condanna di stupidità. La gente non poteva riversare l'odio sui militari, perché contro di loro non avevano chance di farlo valere; ma potevano detestare i rivoluzionari e la rivoluzione, puntare il dito contro chi aveva innescato quella macchina. Invece di comprendere i sacrifici, gli sforzi e di unirsi alla loro battaglia, anche la loro stessa gente iniziò a escogitare un modo per spegnerla.

Così ora non combattevano solo contro River Side, erano odiati anche nella loro terra. Vandali della tregua, nemici dell'ordine -anche se dallo stesso nasceva la loro schiavitù. Per qualcuno la schiavitù era vita, perché era l'unica che avevano conosciuto. L'unica concessa. Ma per altri era il momento di conquistarne una degna di essere vissuta. Anche a costo di non viverla mai: si sarebbero accontentati del ricordo. Bisognava riconoscere e spezzare le catene, accettare che le maglie d'oro fossero un altro modo per accecarli mentre facevano di loro ciò che volevano. Li avevano relegati nella terra di nessuno per far nascere figli di nessuno, talmente assuefatti al potere da stendersi ai suoi piedi volontariamente.

E invece qualcosa era andato storto.

Gran parte della popolazione si inchinava ancora e addirittura ringraziava di poter vivere un giorno in più. Ma germinava una piccola parte di quella stessa gente che era disposta a rinunciare alla propria vita per un solo giorno di libertà. Ed erano loro l'unica speranza per il futuro. Se si fosse spenta questa resistenza, non ce ne sarebbe stata un'altra.

Il Re avrebbe cancellato gli eventi da ogni libro, reso la memoria polvere; se fosse servito avrebbe anche depennato i giorni dal calendario. Nessuno avrebbe ricordato e chi avrebbe avuto l'ardire di contravvenire, non sarebbe stato dotato del medesimo coraggio anche per farlo ad alta voce. E la resistenza era un grido. Nient altro che un grido in una terra straziata dal silenzio.

Opposite SidesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora