9// Reassembled

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<<Madison Lestrange alzati>> gridò Luna scuotendomi il corpo, facendomi aprire gli occhi.

<<Dimmi>> sbadigliai stanca, rigirandomi dalla parte opposta.

<<Dobbiamo andare a lezione, preparati>> comunicò, tirandomi per un braccio, facendomi alzare dal letto.

<<Voglio dormire Luna>> tornai sul materasso, mettendomi un cuscino in faccia.

<<Vai nella tua stanza e vestiti, dormi dopo>> incrociò le braccia al petto, regalandomi uno sguardo infuocato.

<<Ora vado>> sbuffai, legandomi i capelli in una crocchia disordinata.

<<Ciao Madison>> mi salutò, chiudendosi all'interno del bagno.

Mi cambiai velocemente con la roba del giorno prima, salutando la mia amica, uscendo dalla sua stanza. Era sui toni del blu, strapiena di decorazioni fatte da lei.

Camminai svelta nella mia Sala Comune, ignorando gli sguardi degli studenti puntati su di me mentre parlottavano tra loro sottovoce.
Sapevano fare solo quello, giudicare.
Meriti tutti i loro insulti.

<<Purosangue>> sbloccai l'entrata della Sala Comune, alzando gli occhi al cielo appena tutti si zittirono.
Grandissimi idioti.
Camminai a testa alta, guardandomi intorno, tenendo lo sguardo di alcuni studenti, facendoli girare dall'altra parte spaventati.

Salii le scale, trovando la porta della stanza dei ragazzi aperta. Si stavano cambiando e ridevano insieme.

<<Mad, sei tornata>> parlò Draco, sorridendomi.
Che mi avessero cercata?
Impossibile, non l'hai ancora capito che non vogliono averti intorno.
A loro fai solo pena.

<<Già>> annuii in un modo quasi impercettibile, incrociando i miei occhi con quelli di Mattheo che mi osservavano.

Mi voltai, entrando nella mia stanza, chiudendo la porta alle mie spalle, sospirando affranta.

Andai in bagno, togliendomi i vecchi vestiti, entrando nel box doccia, lavando il mio corpo colmo di cicatrici.
Se fossero state solo nel corpo e non nel cuore ogni cosa sarebbe stata più facile.
Passai il bagnoschiuma alla vaniglia e lo shampoo al cocco, avvolgendomi un asciugamano all'altezza delle spalle per asciugarmi appena finii di risciacquarmi.

Uscii dal bagno, indossando l'intimo e la divisa, asciugando i capelli per poi pettinarli e lasciarli sciolti.

<<Cuginetta, posso entrare?>> bussò alla porta Draco, aprendola leggermente per farsi vedere.

<<Si Dray>> acconsentì sistemando i libri nello zaino.

<<Non so perché tu ieri te ne sia andata, ma sei stata formidabile cazzo. Astoria un tempo era anche simpatica, abbiamo fatto sesso alcune volte, ma niente di più. Penso che lei voglia Theo, ma ha già capito che lui vuole te>> si sedette sul mio letto, facendomi ridere quando disse l'ultima frase.
Io piacere a Mattheo? Che stronzata.

<<Mattheo non vuole me stupido>> riferii, spruzzandomi un po' di profumo.

<<Ma sei scema? Hai visto come ti guarda? Sembra un fottuto maniaco>> sghignazzò, alzandosi per uscire dalla mia camera.
Ma prima di fare ciò, si fermò, tornando da me, abbracciandomi. Mise le mani attorno alla mia vita, stringendomi a lui, dandomi anche un bacio sulla testa. Draco era una bella persona, all'apparenza sembrava uno stronzo menefreghista, ma non lo era per niente. Era dolce, divertente e mi faceva stare bene. Era unico nel suo genere.

The true pain // Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora