6// He can save me

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<<Non è colpa mia se non hai mai voglia di fare un cazzo Malfoy, non lamentarti che è meglio>> alzai gli occhi al cielo, rimproverando mio cugino.
Erano passati due giorni dall'assegnazione del compito di Piton e non aveva ancora finito la sua parte di pergamena, si lamentava di essere stanco a causa degli allenamenti per il Quidditch, era il capitano della nostra squadra e doveva scegliere i nuovi giocatori e tornava tardi.

<<Sempre simpatica cuginetta>> fece una smorfia, spostando di lato la testa per guardare dietro di me, cercando di non farsi vedere.
Ma che cazzo stava facendo?

Mi girai nella direzione del suo sguardo, mentre bevevo del succo di zucca, rischiando di strozzarmi appena vidi chi si stava mangiando con gli occhi.
Non potevo crederci.

<<Sul serio ti piace quella?>> chiesi, ritornando dalla sua parte, guardandolo negli occhi curiosa.
Non me lo sarei mai aspettata.

<<Chiudi il becco Madison, non è il mio tipo>> trattenni una risata quando vidi le sue guance colorarsi di un leggero rosso.
Stavo sognando, non era il Draco che conoscevo.

<<Sei arrossito per la Granger?>> lo sfottei, facendo spuntare un sorriso sul mio viso capendo che mio cugino era perso per lei.

<<Per la mia migliore amica?>> spalancò la bocca Pansy, scambiandosi un'occhiata con Blaise e Nott che erano scioccati, fissando anche loro la riccia.

<<Farvi i cazzi vostri è troppo complicato?>> sbottò Draco, passandosi una mano tra i capelli biondi, mordendosi il labbro per non alzarsi e tagliare le mani a Seamus Finnigan che aveva un braccio attorno alle spalle di Hermione.

<<Scusa ma tu non eri quello che si divertiva solamente con le ragazze?>> domandai, guardandolo torvo, addentando una fragola.

<<Si, ma lei è diversa...>> sussurrò, provando a non guardarla come un maniaco.

<<Amico lascia perdere. Sono una peggio dell'altra, si tirano indietro appena provi a fare qualcosa di troppo per loro>> Mattheo mi aveva seriamente mandato una frecciatina? Che grandissimo stronzo. Lui non sapeva niente su di me.

<<Riddle, siete voi ragazzi che vi comportate di merda, non potete pretendere che dopo mille delusioni una ragazza vi si lanci tra le braccia>> gli risposi, sentendo un'improvvisa rabbia propagarsi dentro di me. Come poteva dire quelle stronzate?

<<Se vi arrendete subito che cazzo pretendete voi? Noi almeno ci proviamo sai>> strinse i pugni, guardandomi infastidito. Stavamo dando spettacolo, ma non ci importava.

<<Bel modo di provarci, cambiando umore appena noi diciamo qualcosa che a voi non va bene. Fammi il favore di stare zitto>> era una vera e propria sfida, non centravano gli altri, ma solo noi due. Era una costante lotta al comando.

<<Se vuoi ti faccio vedere come ti faccio stare zitta io mentre ti sbatto sul letto tempesta>> fece comparire sulle labbra il suo solito ghigno, alzando le sopracciglia in attesa di una mia risposta che non ricevette mai a causa dei gemelli che vennero a rompere le palle, sedendosi con noi.

<<Guardate che abbiamo trovato>> George, messo alla mia destra con le gambe incrociate, estrasse da dietro il mantello della divisa grifondoro uno strano foglio. Sembrava una vecchia pergamena.

<<Giuro solennemente di non avere buone intenzioni>> bisbigliò Fred, puntando la sua bacchetta sulla carta. In pochi secondi comparvero delle scritte, la conoscevo bene, Sirius e Lupin me ne avevano parlato.

<<I signori Lunastorta, Codaliscia, Felpato e Ramoso, Consiglieri e Alleati dei Magici Malfattori sono fieri di presentarvi,
La Mappa del Malandrino>> ripetei le parole di Draco, che aveva letto dalla Mappa, mentre io le sapevo a memoria.

The true pain // Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora