<<Potete fare una piccola pausa ragazzi>> ci congedò Hagrid, finendo di pulire il pelo a un Crup. Era un animale simile a un Jack Russel terrier, con una coda biforcuta. Dovevamo toglierli la doppia coda con un incantesimo che ci aveva insegnato la Mcgranitt pochi giorni prima, ma non tutti ci erano riusciti. Io si, non era così complicato.
Mi allontanai dai ragazzi, sedendomi su un muretto, con un libro tra le mani con l'intenzione di leggerlo. Eravamo in giardino e si stava stranamente bene. Di solito c'era freddo, ma non quella mattina.
<<Ciao Madison>> ma perché la vita mi odiava così tanto? Io volevo solo leggere.
<<Ciao Harry>> alzai gli occhi dalla pagina bianca per guardare il trio davanti a me. Ma non si separavano mai quei tre?
<<Ho trovato la copia di Hermione, è meglio scappare amico>> rise Ron, indicando il mio libro. Che divertente...
<<A me piace, non scappo solo per un libro>> incrociò i miei occhi, sorridendomi.
Peccato che per me non era la stessa cosa.Sorrisi in modo forzato, sperando che qualcuno venisse a salvarmi. Era anche carino come ragazzo, ma non era il mio tipo.
<<Ciao cuginetta, perché parli con Potter?>> Draco, come se si fosse accorto della situazione, mise un braccio attorno alle mie spalle, attirandomi a sé. Per la prima volta ero felice di rivederlo.
<<Malfoy, non hai niente da fare invece di rompere le palle a tua cugina?>> sbottò Harry, per averci interrotti.
<<Ma se non vedeva l'ora che arrivassi, come qualcun'altra>> si leccò il labbro inferiore, fissando intensamente Hermione, facendola arrossire.
<<Che intendi?>> domandò Harry, incrociando le braccia al petto in modo difensivo.
<<Lascia perdere, noi andiamo>> Draco sorrise malizioso, facendomi alzare, sempre con il braccio attorno alle mie spalle, incamminandoci verso la Sala Grande per pranzare.
<<Che cos'è successo tra voi due che non mi hai detto platinato?>> chiesi, appoggiando leggermente la testa sul petto di mio cugino.
Poi non piangere come una bambina quando ti ferirà.<<Ieri notte l'ho baciata>> ammise, schioccando la lingua sul palato.
<<E come cavolo hai fatto?>> non me lo sarei mai aspettata, ero fiera di lui però.
<<Hai presente che sono il Prefetto della nostra casa? Beh, anche lei lo è della sua. Comunque, l'ho vista passare in mezzo al corridoio, ci ho provato con lei e quando stava per andarsene l'ho fermata, baciandola. Stavamo per andare nella mia stanza per fare del sano sesso, ma due coglioni di studenti del primo anno che passeggiavano vicino a noi l'hanno fatta staccare e correre via. Se li trovo li ammazzo>> serrò la mascella arrabbiandosi. Era cotto di quella ragazza, ogni volta che la guardava sembrava volesse saltarle addosso manco fosse del cibo.
<<Bravo ragazzo, sono orgogliosa di te>> ridacchiai, sedendomi nel nostro tavolo con lui accanto. Poco dopo arrivarono anche gli altri, vicino a me si mise Pansy e nel lato di Draco, Mattheo, che mi guardava infastidito. Era davvero un egoista, ma a me di lui non fregava più niente, non che prima fosse diverso.
Non ci credi nemmeno tu Madison e questa cosa è sbagliata.<<Allora, chi era il ragazzo misterioso di ieri?>> mi chiese mio cugino, attirando l'attenzione del gruppo. Interessava così tanto a tutti?
<<Chi ha mai parlato di un ragazzo?>> sghignazzai per le loro facce confuse. Mattheo non capiva un cazzo, Blaise e Nott mi guardavano confusi, Pansy aggrottò le sopracciglia e Draco si bloccò con la forchetta a mezz'aria.
STAI LEGGENDO
The true pain // Mattheo Riddle
Fanfiction🔞LA STORIA CONTIENE SCENE ESPLICITE, LINGUAGGIO VOLGARE, SCENE DI MALTRATTAMENTO🔞 🎞SOTTO REVISIONE🎞 Madison Lestrange non sa cosa voglia dire essere felici o semplicemente provare amore verso qualcuno. Dopo il disastro di quella tragica notte...