23// Present

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<<Ma sei stupido o cosa?>> provai a non scoppiare a ridere in faccia a mio cugino, ma l'espressione che aveva assunto dopo le parole di Hermione era impossibile non farlo.

<<Guarda che non esiste quella materia>> ma perché discendevo da una famiglia così messa male?
Mio fratello dava supporto a Draco, dicendo che la filosofia non era importante.

<<Nel mondo babbano si>> m'intromisi pure io, stringendomi più a Theo.
Mi stava abbracciando da dietro, aveva il mento appoggiato sopra la mia testa e le sue mani circondavano i miei fianchi in una presa salda.

<<E cosa diavolo dovrebbe insegnare?>> chiese mio cugino, mettendo un braccio attorno alle spalle della sua ragazza.

<<Un cazzo>> aveva provato a spiegarmi un filosofo Sirius, ma l'unica cosa che avevo capito era quando ci aveva chiamato Tonks per dirci che era pronta la cena.

<<Se lo dice lei non dovremmo farla>> provò a convincere la grifondoro Pansy, ricevendo solo un'occhiata di disapprovo da Hermione.
Essendo Prefetto della sua casa, i professori le avevano chiesto di proporre nuove materie, come corsi extra, che potessero esserci utili e lei aveva chiesto a noi un consiglio.

<<Ciao Madison, dovresti venire con me. Ti devo spiegare delle lezioni speciale per controllare i tuoi poteri, ho un po' di tempo, andiamo?>> la voce di Lupin mi fermò prima che potessi pregare Hermione di non far mettere filosofia babbana, girandomi a guardare quello che ormai consideravo il mio quasi papà.
Non ti vuole nemmeno lui.
Cosa credi, che ti abbia preso perché ti vuole bene?
Magari in cambio avrà ricevuto una ricompensa.

<<Arrivo, possono venire?>> indicai Theo e Ethan. Volevo anche Draco, ma doveva andare alla lezione di Pozioni per svolgere una verifica importante.

<<Si certo>> mi sorrise, osservando come ancora Mattheo mi teneva stretta.

<<Lui è Mattheo, il mio ragazzo. Mentre il biondino è Ethan, mio fratello. Ti ricordi di lui? Non so bene nemmeno io come sia possibile ma eccolo qui>> iniziammo a incamminarci verso una classe vuota per parlare da soli.

<<Mi ricordo bene. Sono davvero orgoglioso di te e poi sembri felice ora>> ci fece strada, aprendo una porta per farci entrare.

Mi sedetti in una sedia, con accanto Theo e mio fratello, uno dal lato destro e l'altro in quello sinistro.

<<Allora, come ben sai hai delle capacità particolari. I tuoi poteri sono difficili da controllare e con la tua tenacia ci riesci piuttosto bene. Il professore Severus Piton sta facendo delle ricerche per vedere esattamente da dove è nato questo potere e stiamo ottenendo delle risposte che in seguito ti diremmo. Da domani inizierai una specie di corso avanzato con il caro Albus e la professoressa Mcgranitt>> finalmente avrei saputo la verità.
Sarei riuscita a controllarmi e non avrei mai più fatto male a qualcuno.

Theo mi prese per mano, intrecciando le nostre dita, sorridendomi.

<<Grazie Lupin>> riuscii a dire solo questo, sperando di avere finalmente una vita migliore.
Ethan però era strano, continuava a scrutare in modo da far paura Remus e mi stava quasi infastidendo.

<<Stai bene?>> domandai verso mio fratello, lasciando che Theo e Lupin si scambiassero due parole per conoscersi.

<<Si, sono felice per te fiordaliso. Te lo meriti>> mi sorrise come se nulla fosse, accarezzandomi i capelli.

<<Dopo ti faccio anch'io un regalo tempesta>> sussurrò al mio orecchio Mattheo, appoggiando una sua mano sopra la mia coscia.
Si passò la lingua sulle labbra, sorridendomi malizioso, illudendo a un altro tipo di regalo.

The true pain // mattheo riddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora