22// Nothing

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Aprii lentamente gli occhi, cercando di abituarmi alla luce del sole che mi colpiva la faccia, nascondendo il viso nel cappuccio della mia felpa.

<<Non muoverti>> sbadigliò Mattheo, attirandomi più contro il suo petto. Aveva un braccio attorno alla mia vita e mi teneva stretta. Non aveva nessuna intenzione di lasciarmi.

<<Infatti non lo sto facendo>> mi girai dalla sua parte, appoggiando la testa sul suo petto, prendendogli la mano. Mi accarezzò la schiena da sotto la felpa, lasciandomi pure un bacio sulla testa.

<<L'hai appena fatto scema>> scosse la testa, dischiudendo gli occhi per guardarmi.

<<Ma che cazzo abbiamo combinato ieri?>> la voce assonnata di Draco mi fece scoppiare a ridere, appena vidi che aveva del cioccolato sulla guancia.

<<Abbiamo guardato un film e mangiato fin troppe schifezze. Ti sei addormentato per terra e io e Theo sul divano. Te l'hanno mai detto che sei un vero casino Dray?>> avevamo passato una bella serata, mio cugino si era sfogato con noi e per farlo distrarre avevamo visto un film. In soggiorno c'era una televisione babbana enorme, l'aveva presa Draco nascondendola al padre ovviamente.

<<Ora vomito, me lo sento>> si toccò la pancia, mettendosi sul divano accanto a noi svogliatamente.

<<Magari non addosso a noi coglione>> Theo si mise seduto, tirandomi verso di lui per farmi stendere sul suo petto.

<<Ma riuscite a stare separati voi due?>> Dray ci lanciò un'occhiata, ridacchiando.

<<Draco non essere scortese>> Narcissa apparì davanti a noi, riordinando il casino che avevamo lasciato.

<<Ti aiuto>> cercai di alzarmi ma mi fermò, regalandomi un dolce sorriso.

<<Non preoccuparti, stai con loro>> prese in mano dei bicchieri, passandoli a un elfo domestico.

<<Sono così felice di avervi qui. Vi considero anche voi i miei bambini. Questa se volete sarà la vostra casa quando ne avrete bisogno>> mia zia indicò me e Mattheo, accarezzandomi una guancia.
Perché non potevo avere lei come madre?
Perché ti meriti dei mostri, proprio come lo sei tu.

<<Grazie Cissy>> la ringraziò Mattheo, intrecciando le nostre dita insieme, mettendole sopra la mia pancia.
Con lei era più dolce del solito, con gli altri sembrava un vulcano in eruzione, non una caramella come in quel momento.

<<Andiamo a mangiare?>> propose Narcissa, incamminandosi verso la sala da pranzo.

<<Ma che ora è?>> Draco sembrava mezzo ubriaco, si era steso sopra le mie gambe, pur Mattheo gli avesse detto di non farlo.
Aveva detto che ero sua cugina e poteva fare quello che voleva. Dire che Theo voleva ucciderlo e bruciare il cadavere era poco.
Era geloso persino del migliore amico...

<<Le due del pomeriggio, il pranzo è pronto da un po', non volevo svegliarvi>> ammise Narcissa, scompigliando i capelli a Draco come un bambino.
Continua pure a guardarli, non avrai mai una madre come la sua.

<<Dai venite>> ci sorrise dolcemente, lasciandoci il tempo di andare verso i tanti bagni che c'erano per sistemarci.
Draco entrò nel primo che trovò, lasciando me e Theo fermi nel corridoio.

<<Che coglione>> scossi la testa, seguendo Mattheo che mi teneva per mano.

Entrai in quello dopo, ignorando la presenza del mio ragazzo nella stanza, sciacquandomi velocemente le mani.

The true pain // Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora