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Harry's pov
"Dobbiamo parlare" pronuncio facendo irrigidire la mascella mentre guardo quella donna odiosa. La rabbia verso di lei non cambierá mai.
"Lo sapevo che saresti tornato, Edward" alzo gli occhi al cielo ed entro in quella casetta in mezzo al bosco dove ho passato due anni della mia vita appena la mia esistenza é diventata eterna.
"Mi costa dirlo, credimi. Ma ho bisogno del tuo aiuto" pronuncio questa frase con un groppo in gola e non posso fare altro che passarmi le dita tra i capelli annodati.
Annuisce senza mai staccare gli occhi dai miei, quegli occhi che un tempo mi trasmettrano felicità materna mentre adesso solo odio e rancore.
"Ho bisogno che la storia di me ed Alex giunga alla fine" la mia voce si inclina pronunciando le ultime parole.
"Ed io come posso far finire tutto questo?"
"Facendo la stessa cosa che hai fatto con la mia famiglia" gli occhi rossi sono inevitabili da far spuntare.
"Non se ne parla! Quella volta ho dovuto farlo, quella volta é stato un caso estremo!" Urla quella frase come per dire che di me ed Alex non gliene frega un emerito cazzo.
"Non pensi che sia un caso estremo tutto questo? Non facendo quello che ti ho chiesto, metti una vita in pericolo! E la sua vita vale di più della mia!" Sento pizzicare i denti nel mio labbro inferiore.
"Edward calmati. Non posso farlo"
"Non puoi farlo questa volta e sai perché? Perche non ne trai nessun beneficio! Per te é solo un spreco di tempo!"
"Non é uno spreco di tempo, ma questa volta si puó anche evitare"
"No, non si puó evitare. Quella volta é stato bello vedere mia madre in lacrime, non é vero? Era bello vederla soffrire!" I suoi occhi si scuriscono per poi diventare rossi. Odio, solo odio provavo per lei.
"Si, é stato tremendamente bello ma-"
"Ma un cazzo! Vedere tua sorella soffrire era un prezzo altissimo, non é vero? Poi l'hai fatta uccidere senza fatica da un tuo servitore!" Non lo potevo accettare. Doveva aiutarmi ad ogni fottutissimo costo.
"Ok, va bene. Lo faró Edwart, solo perché infondo ti ho cresciuto e ti voglio bene"
"Cazzate" sussurro guardando da un'altra parte. Non mi voleva bene, non me ne ha mai voluto. E questa volta mi avrebbe aiutato solo perché ho avuto il coraggio di domandargli un favore. La guardo, mentre cerca dei fogli nella cassettiera vecchia e cigolante, non stacca mai gli occhi delle pratiche bianche.
Poi mi porge un quaderno nuovo, dove mi ordina di scrivere i miei voleri.
"Quando lo vorresti fare?"
"Entro due settimane. Lei é in pericolo, deve essere molto presto"
"Si farà mercoledì prossimo. Martedì scompari, e mercoledì si farà il resto" pronuncia.
"Perfetto" dico prendendo tra le dita la penna blu e cominciado a scrivere a getto.

"Vorrei che la ragazza che amo fosse al sicuro. Alex Mc Ville. Vorrei che continuasse la sua vita senza di me. Vorrei che dopo quel giorno sorrida ancora insieme a suo fratello Luke Hemmings e che andassero tutti e due lontano da qui. Io non ci saró più, ma lei dovrà esserci per le persone che ama. Vorrei che si trovasse un ragazzo migliore di me che la possa sposare e che le possa dare dei figli. Insomma, vorrei solo la sua felicità.
Vederla a mano con sua figlia sarebbe il mio desiderio più grande. Harry Edward Styles"
Piego la lettera e la consegno alla strega della mia madrina che sorride e la mette nella tasca del suo grembiule.
"Voglio che Luke la legga quel giorno. Voglio che Alex la senta. Hai capito? Se trovo anche solo una parola diversa sarà la tua fine. Lo giuro" e con questo lascio l'abitazione e inizio a correre verso casa.
Quando apro la porta, trovo Alex seduta sul divano mentre mangia una barretta di cioccolato. É concentrata sulla televisione e non si accorge neanche della mia entrata. É così dolce mentre si porta il dolcetto alle labbra e lo morde. Poi, mentre la guardo, mi accorgo di una cosa. Se martedì dovró scomparire per sempre, devo darle gli ultimi e migliori cinque giorni della sua vita. Lei é scappata con me senza neanche conoscermi bene, si é presa cura di tutto, di me, di Luke, della casa. Si é sempre preoccupata per me e tutt'ora mentre guarda uno stupido programma, vedo nei suoi occhi la disperazione di stamattina mentre abbiamo litigato per il lavoro.
E poi? Dopo che saró scomparso dalla sua vita, come reagirà? Male? Bene? Cosa farà?
Non lo so. Ma lo vedró. Spero solo che non faccia cazzate, anche perché non so come potró reagire.
"Buona sera" faccio dei passi dietro di lei e mi piego per baciarle il collo.
"Sera" sospira chiudendo gli occhi e buttando indietro la testa.
"Com'é andata oggi?" Sussurro sulla sua mandibola.
"B-bene" sorrido alla sua vulnerabilità.
Di una cosa sono certo. Entro cinque giorni devo e voglio fare l'amore con lei. E se non é stasera, sarà domani o dopodomani. Ma devo farlo per lei, per me, per noi.
Scendo con le mani sul suo grembo andando giù anche con le labbra. Le sue mani si infilano automaticamente nei miei capelli, tirandoli leggermente e sospirando. La sua pelle d'oca é comparsa già dal primo bacio che ha sfiorato il suo collo, ma del resto so l'effetto che faccio su di lei.
Se avessi un cuore, penso che sarebbe esploso al solo pensiero di mercoledì. Io che me ne vado senza avvisare, Luke che non capirà quello che succederà.
Ed Alex. Seduta a piangere su una delle panchine al mio funerale.

Ciao ragazze! Mio dio mi sento in colpa, é da un sacco si tempo che non aggiorno :( ma ho avuto il disastro di problemi, e tra l'altro ho anche gli esami di terza superiore. Cercheró di aggiornare più spesso, scusate.
-Alex

The Dark In The Light | |H.S.| |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora