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"Manca poco ad arrivare" mi informa il riccio mentre si passa una mano tra i capelli.

Il vento gli spettina i boccoli, e si rimette la mano in tasca respirando a fondo.

Ci eravamo fermati a prendere un po' d'aria in un'area di servizio. Abbiamo fatto circa quattro ore e mezzo di viaggio, fermandoci solo due volte, e adesso gli avevo pregato di accostare per qualche minuto.

Era un piccolo bar, e come sfondo al locale, c'era il mare contornato da un fino strato di sabbia.

Era una cosa stupenda, mi sentivo benissimo. Non avrei mai creduto di sentirmi così bene in un posto lontano dalla mia casa, ma con Harry stavo veramente bene. I pensieri nella mia testa si erano finalmente placati, e adesso ospitavo solo sentimenti profondi e cose belle.

I suoi occhi erano persi nell'acqua, e potevo vedere dietro le sue iridi che era felice.

"Finalmente" aggiunge Harry sorridendo e guardandomi.

Mio dio i suoi occhi. Erano una cosa indescrivibile, non pensavo che potessero esistere degli occhi così belli.

"Posso abbracciarti?" che cosa avevo detto?! Ma potevo essere più stupida di così?

Il suo sorriso si allarga ancora di più e apre le braccia muscolose per darmi accesso al suo petto.

Con un sorriso timido mi avvicino a lui e incrocio le braccia dietro la sua schiena.

"Grazie" sussurro contro i suoi pettorali. Era freddo, anche se c'era una tenperatura benestante. Almeno io avevo le mani calde.

"Di cosa?"chiede dopo qualche secondo di silenzio. Sentivo il suo respiro regolare, che si intensificava quando voleva sentire il mio profumo. Stavo facendo lo stesso, assaporando quell'odore di menta e acqua di colonia.

"Hai fatto tanto per me. Sei la prima persona che ha fatto così tanto, e io mi sento tremendamente in debito" dico rilassandomi tra le sue braccia.

"Io non ho fatto niente. Niente che possa ripagare le ferite che hai subito durante la tua vita" la sua voce tremava nel suo petto,rendendola ancora più profonda.

"Le ferite stanno guarendo grazie a te. Le ferite morali e anche quelle fisiche" avevo fatto parlare i miei pensieri prima che potessi fermarli. Mi maledicevo per questo.

Non risponde. Mi bacia la fronte e mi stringe ancora di più.

"Grazie a te che mi fai battere il cuore dopo tanto tempo" dice, e chiude gli occhi. Sapevo che non voleva dirlo, ma quelle erano state le parole più belle che avessi mai sentito.

"È meglio che andiamo" aggiunge poi, sciogliendo quel contatto. Mi sono sentita smarrita per un momento,ma mi sono ripresa il più velocemente possibile.

Annuisco salendo in macchina e allacciandomi la cintura.

**

Se non avessi visto quel paesaggio fuori dal finestrino, non ci avrei mai creduto. Era una cosa innaturale, troppo bella per sembrare vera.

"Come conosci questo posto?" domando ancora incantata dal mare sotto i miei occhi.

"Stephan ha una casa qui. Abitavamo in questo posto prima di trasferirci a New York" spiega stringendo il volante fino a fare diventare le nocche bianche più di quanto possano gia esserlo.

Avevo capito che questo argomento non gli piaceva, quindi lo cambio velocemente.

"Allora mi dici dove siamo?" sorrido leggermente, e lui ricambia quasi ringraziandomi con lo sguardo.

"Siamo a Cape Cod, a sud di Boston" spiega facendo girare gli occhi in quella meraviglia.

"Adoro il mare" esclamo ricordando di quel giorno in cui siamo andati al mare tutti insieme, madre, padre e figlia. È stato un giorno indimenticabile, e da allora adoro il mare.

"Anche io" mi informa sorridendo, ma vedo che nei suoi occhi c'è un pizzico di tristezza.

"Ci andavo con mia mamma, mentre mia sorella era al college e mio padre lavorava" dice.

"Se non vuoi parlarne non sei obbligato" rispondo sfiorandogli il braccio.

"Non mi sento obbligato" mi fa un sorriso triste.

Annuisco aspettando che parlasse.

"Adoravo la sabbia, il sole, l'acqua salata" vedo che i suoi occhi si perdoni ancora tra i ricordi della sua infanzia.

"Ero piccolissimo, ma mi ricordo tutto" la sua voce si spezza, e i suoi occhi diventano scuri e leggermente lucidi.

"Scusami" dice strofinandosi gli occhi con il dorso della mano.

"Non voglio vederti cosi. È stata una giornata pesante, mi racconterai un altra volta"

Annuisce sorridendomi leggermente.

"Siamo arrivati"

The Dark In The Light | |H.S.| |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora