Annie's pov
Rabbrividisco appena il vento comincia a soffiare più forte di come aveva soffiato fino ad adesso.
Chiudo di più la giacca, e cammino più velocemente verso il bar che è la mia destinazione.
Ero agitata, forse un po' troppo per incontrare un vecchio amico, ma l'agitazione mi faceva compagnia nella mia camminata.
Le cuticole delle mie unghie erano completamente mangiate, e i miei capelli biondi venivano spostati continuamente dietro l'orecchio.
Si, ero troppo agitata.
Poi avevo un pensiero costante nella mente che mi faceva stare male. Alex. Chissà come stava, con chi era. Se era felice. Si meritava tutta la felicità del mondo dopo quello che aveva passato.
Harry la trattava bene? Dopo l'avrei chiamato.
Entro nel locale poco illuminato. Era quasi sera, e il freddo aumentava sempre di più.
In un angolo nascosto, c'era un ragazzo curvo su se stesso e incappucciato. Lo riconosco subito, lui era Josh.
Con cautela mi avvicino a lui, e noto che davanti alla sua figura, giacevano due bicchieri di caffè fumante.
Non lo vedevo da molti anni, ma lo avrei riconosciuto in ogni posto e circostanza. Come non riconoscere il primo amore?
"Josh?" chiedo per accertarmi che fosse lui.
La sua testa si gira nella mia direzione, e un sorriso spunta sulle sue labbra.
Era senpre bellissimo.
Ma una cosa nei suoi lineamenti era diversa. La pelle era più pallida,e le labbra di un rosato più scuro.
"Annie!" balza in piedi e contorna il mio corpo con le sue braccia.
"Sei sempre bellissima" sussurra tra i miei capelli.
Arrossisco di colpo, e ricambio l'abbraccio sorridendo.
"Come stai?" domanda poi risedendosi al suo posto e afferrando la sua tazza.
"Sto bene, o almeno stavo bene" un sospiro lascia le mie labbra mentre mi siedo davanti a Josh.
"Che succede?"
"La mia migliore amica è partuta e io sono in pensiero per lei" spiego. Mantengo le lacrime dentro i miei occhi, non voglio farmi vedere piangere.
"Non voglio annoiarti con le mie storie. A te, piuttosto, come sta andando?" sorrido bevendo un sorso di caffè dalla tazza bianca.
Sono felicissima di aver riincontrato Josh dopo parecchi anni. Avevo bisogno di ricordare la mia infanzia anche solo per qualche ora.
"Mi sono laureato in medicina"
"Davvero?!" esclamo sorpresa. Da piccolo aveva sempre sognato di diventare un medico, ma non pensavo avesse coronato il suo sogno così velocemente.
"Ho seguito un corso di laurea breve e grazie ai miei buoni voti, sono riuscito a diventare medico molto velocemente" il suo discorso è seguito da un sorriso smagliante. Si vede che è soddisfatto dei suoi risultati. E solo ora mi accorgo che il suo viso ha sempre gli stessi lineamenti dolci e infantili. La fossetta sotto l'occhio destro è ancora marcata, i suoi occhi dolci.
"E che mi dici di te? Sei ancora la piccola Annie che mi distruggeva le costruzioni?" chiede giocosamente finendo il suo caffè.
"Si, quindi stai attento" ridacchiamo mentre prendo un altro sorso alla mia bevanda calda.
"Hai voglia di fare una passeggiata?" chiede dopo qualche secondo di silenzio.
"La barrista mi fissa da quando sono arrivato" aggiunge lanciando uno sguardo alla signora dai capelli rossi vestita troppo giovanile rispetto all'età che dimostra.
Annuisco e prendo l'ultimo sorso dalla tazza, finendo il liquido caldo, e ci alziamo.
Le mie proteste sono inutili, perchè alla fine paga lui.
Mi stringo nella giacca quando usciamo nell'aria gelida.
Ho sempre adorato New York di sera con tutte quelle luci proiettate dappertutto. Mi rendevano calma.
Il moro camminava vicino al mio corpo in quella strada che avevo percorso tante volte con Alex.
Alex, cazzo. Mi mancaca tantissimo quella ragazza che era diventata come una sorella per me.
Sorrido al pensiero che mi piomba nella mente.
Stento a crederci qualche volta che siamo diventate così unite. Eppure siamo sepre state l'opposto l'una con l'altra. Come il bianco e il nero. A scuola lei era sempre da sola, in un angolo nascosto da tutti a seguire la lezione. Io, invece, ero sempre in mezzo alla gente a parlare e a ridere. Mi ricordo che un giorno mi aveva confessato che lei amava cantare, ma in tutti gli anni che la conosco non ho mai sentito la sua voce produrre una nota.
Avevo il suo pensiero costante nella testa, ero veramente preoccupata per lei.
"Vieni" dice Josh improvvisamebte prendendomi la mano e trascinandomi con lui.
Io e Josh ci eravamo conosciuti tanto tempo fa, alle elementari. Eravamo sempre insieme e quando lui è partito per Londra con i suoi genitori, ho sofferto molto. Al solo pensiero mi viene ancora da piangere.
"Josh, aspetta" dico affaticata dalla corsa che mi stava facendo fare.
Ride cupamente e mi vengono i brividi. Non ho mai sentito una cosa più orribile venire fuori dalle sue labbra. Cosa voleva fare?
Entriamo correndo in un vicolo buio e il mio corpo viene scaraventato con violenza contro il muro di mattoni.
Sussulto impaurita, mentre l'orrore persuadeva il mio corpo.
Si avvicina lentamente con un sorriso sinistro.
"Che cazzo vuoi fare?" urlo in preda alla disperazione.
Non mi risponde neanche, e la mia testa viene spostata rudemente verso destra per far scoprire il collo.
"Come Annie ... Non ti fidi del tuo amico Josh?" sussurra contro la mia pelle con un tono cupo.
Sento la sua bocca aprirsi sulla mia pelle, per poi chiudersi sul collo.
Urlo con tutto il fiato che ho per il dolore che provo quando sento qualcosa di affilato che mi buca la pelle.
Il rumore del sangue che schizza fuori dai fori, mi fa cadere per terra.
Urlo ancora non capace di muovermi dal pavimento.
Mi contorgo dal dolore portandomi, con fatica, una mano sul punto sanguinante.
Sento qualcosa che si insinua nelle mie vene, nel mio sangue, producendomi un dolore atroce nel punto ferito, e dentro il mio corpo.
"Ci rivedremo presto" è l'ultima cosa che sento prima di chiudere inetavitabilmente gli occhi.
Ciao ragazze :) dico solo una cosa velocissima ... Fermerò la postazione dei capitoli fino ai 6000 lettori perchè, come ho gia detto nell'avviso, siamo a 44 capitoli postati :)
P.s. La storia non è affatto finita ... Devono succedere ancora tantissime cose :)
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The Dark In The Light | |H.S.| |
FanfictionE mentre lei festeggiava il suo compleanno e cresceva, io rimanevo sempre uguale. Stesso corpo, stesso aspetto esteriore, stessa voce, ma invecchiando nell'anima. -Harry Styles