Mi sento un po' come all'inizio: impaurita, insicura, fragile.
Chiusa in una macchina da ore, pensavo e ripensavi a tutto quello che era successo fino ad oggi. Mille immagini e momenti mi passano davanti agli occhi, assenti e incredibilmente vuoti.
Il ricordo più intenso, è il primo incontro di me e Louis, la paura che avevo provato quella sera alla vista dei suoi occhi.
Non mi ero nemmeno accorta della mano di Harry sulla mia coscia che mi accarezzava lentamente mentre correvamo sull'autostrada. Stavamo ritornando dentro il mio incubo, nel paese degli orrori.
Non ero riuscita nemmeno a chiudere occhio, dubitavo anche del mio respiro.
"È un ora che stai in silenzio, a cosa pensi?" Ritorno nel presente appena sento la sua voce.
"Ho paura e sono preoccupata per Louis"
"Non manca molto, fra poco lo vedremo"
E poi basta. Per un'altra mezz'ora non parliamo.Schifo e rabbia mi entra nelle ossa quando riconosco l'inizio della cittadina. Tanti ricordi, orribili, e tante lacrime mi ritornano in mente, quasi da farmi piangere ancora.
Quando parcheggia davanti alla sua casa, ormai sono le 3 del mattino ma non ho nessuna traccia di sonno. Stanchezza tanta, fisica e anche morale. Sono stanca del fatto che tutti rischiano la propria vita per me.
"Ciao" un flebile sorriso è sul volto di Alice, che vedo di sfuggita prima che mi abbraccia. Un profumo casalingo mi invade. Mi era mancata molto."Entrate, vi stavano aspettando" è così facciamo.
"Niall" quasi corro, buttandomi tra le sue braccia facendolo ridere.
"Sei sempre più bella. E sei ancora umana" mi sorprendo, ma non è ora di domande inopportune.
Il mio pensiero è rivolto a Louis, chissà dov'è.
Non ho nemmeno il tempo per finire il pensiero, che Harry mi prende per mano e mi accompagna nella camera in fianco a quella che una volta era la sua. E lui è lì. Steso tra le lenzuola completamente immobile.
Un nodo enorme mi si forma nella gola.
Sembra morto.
"Louis" con una mano sulla bocca, mi avvicino piano a Lui e mi siedo sul bordo del letto.
Guardo Harry di fronte a me. Ha uno sguardo freddo, impassibile ma negli occhi si può leggere il dolore di vedere un suo fratello, il suo migliore amico, quasi morto.
E li, di fronte a Louis, realizzo che veramente stava così. La sua pelle è lacerata quasi dappertutto. Il suo viso perfetto è ricoperto di tagli.
La sua pelle è ancora più pallida del solito e il suo respiro non si sente. Non avevo il coraggio ti toccarlo.
Tante lacrime scendono dai miei occhi rossi, ma non ci faccio nemmeno caso.
Non potevo capacitarmi che mio padre aveva conciato Louis così.
E un senso di rabbia, di vendetta mi pervade. Nathan doveva morire al più presto.

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The Dark In The Light | |H.S.| |
FanfictionE mentre lei festeggiava il suo compleanno e cresceva, io rimanevo sempre uguale. Stesso corpo, stesso aspetto esteriore, stessa voce, ma invecchiando nell'anima. -Harry Styles