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Harry's pov

La porta si chiude dietro alle sue spalle,e rimaniamo soli nello studio di Stephan.

"Harry" prima che possa iniziare il mio discorso, parla lui. Il suo tono è nervoso, estremamente nervoso.

Lo guardo negli occhi, quegli occhi uguali ai miei, agrottando le sopracciglia.

"mi vuoi spiegare che cazzo ci fa un'umana in casa nostra?!" urla. I suoi occhi si stanno colorando dello stesso colore del sangue.

"ma come papà? non insistevi sull'essere normale? cosa c'è di male se Alex è qui con noi?"rispondo ironicamente con aria da sfida. Ora è completamente furioso, i suoi occhi ti potrebbero uccidere solo con uno sguardo.

"noi possiamo essere normali" risponde a bassa voce. Il sangue dai suoi occhi si prosciuga, come se la rabbia si fosse dissolta alle mie parole. L'avevo toccato nel tasto giusto.

"ancora con queste cazzate? non sei stanco di dire sempre le stesse fottute cose?!" questa volta sono io ad urlare. "non siamo normali! non potremmo mai esserlo! non l'hai ancora capito?! che cazzo hai in quel cervello papà?!" i miei occhi hanno la stessa sua trasformazione. I capelli mi ricadono sulla fronte, ma non ho tempo per spingerli indietro. Sento i canini crescere sulle mie labbra. Si allungavano di poco, ma quel poco era giusto per mordere.

"Edward calmati" sgrano gli occhi. Erano poche le volte in cui mi aveva chiamato con quel nome. La rabbia sale sempre di più al ricordo dell'ultima persona che mi aveva chiamato così.

"che ..." prende un respiro profondo. "che volevi dirmi prima?" il suo tono è sempre più formale, come se non stesse parlando con suo figlio, ma con uno sconosciuto.

Mi passo una mano tra i capelli spigendoli via dalla fronte.

"volevo dirti di Alex" rispondo poi.

Fa un cenno con la testa per farmi parlare, poi si siede alla sua postazione nella scrivania.

"suo padre è ... Nathan" alza gli occhi velocemente su di me, sgranandoli.

"che hai detto?" domanda come per farmelo ripetere.

"hai capito bene" dico seccato.

"abusava di lei, e la feriva fisicamente" lo informo. Sento il gusto amaro di quelle parole.

"dov'è adesso?" chiede poi.

"non lo so" tolgo lo sguardo dal suo e fisso le mie scarpe nere.

"raccontami quello che è successo,Harry. So che è successo qualcosa"

**

Alex's pov

Due occhi rossi come il sangue mi fissavano. Non capivo bene chi era, fino a che non aveva parlato ancora.

"che vuoi?!" urla lasciando la maglietta del ragazzo davanti a lui.

"i-io niente" mi giro e cerco di correre via ma un braccio intorno alla mia vita non me lo permette.

Il cuore mi martellava nel petto come se volesse uscire e la paura si era impossessata dei miei movimenti. Ero congelata dal suo tocco.

"lasciami stare" dico con voce tremante.

"adesso sei mia" la sua voce è un sussurro. Il suo respiro è sul mio orecchio, poi si sposta sul mio collo. Toglie delle ciocche di capelli scappate dalla treccia, e prende un grosso repiro. Tremavo.

"no Louis!" urla una voce. Niall.

"Niall!" dico in risposta. L'ombra si avvicina a noi due mentre cerco di divincolarmi dalla stretta del moro, ma è impossibile.

"non ti bastano i pugni che ti ho gia dato?!" urla lasciando il mio bacino, e afferra il collo del biondo.

"lascialo! lascialo!" gli tiro dei pugni sulla schiena a Louis ma resta impassibile.

"Louis!" una voce. Lui.

Corre verso di me e mi avvolge le braccia attorno alle spalle per poi attirarmi a se.

"Lascialo" ringhia avvicinandosi al ragazzo. Harry gli afferra il polso, e gli tira via la mano dal collo del biondo. Niall cade a terra e io corro verso di lui. Gli accarezzo i capelli e lo chiamo sottovoce, ma niente. È svenuto.

Un pugno raggiunge il viso di Harry che indietreggia. Il suo viso non ha alcun segno, nessuno. Si spingono con forza, sbattendosi contro il muro.

"non sei in te!" urla il riccio. Louis lo ignora, tirandogli un calcio nello stomaco. Il ragazzo riccio rimane impassibile, come niente fosse.

"tu non sei il mio migliore amico!" urla ancora.

"non ho mai voluto esserlo!" risponde Louis con rabbia. I suoi occhi sono ancora rossi, e noto in quelli di Harry che è successo lo stesso. Cosa vuol dire? che cos'è?

"Alex vattene" ordina Harry guardandomi per qualche secondo. È piegato sopra Louis, mentre gli cerca di tirare dei pugni sul viso.

"non ti lascio qui" rispondo sentendo le lacrime che spingono per uscire.

Poi succede tutto in un secondo. Un fottuto secondo.

Louis spinge Harry dal petto, lontano. Sparisce nell'oscurità di quel corridoio facendo un botto enorme.

Urlo in preda al panico. Due braccia mi afferrano da dietro e mi prendono in braccio senza sforzo. Mi divincolo, volendo andare da Harry ma il ragazzo di cui non sapevo il nome, non me lo permetteva.

"Ti prego!" urlo muovendo le gambe.

Poi lo vedo. Vedo i suoi occhi chiaramente rossi da far venire la pelle d'oca. Ha i pugni serrati lungo i fianchi e le sopracciglia agrottate. Ha lo sguardo fisso su Louis che adesso è tenuto fermo da Liam e Stephan.

"Harry non farlo" il tono di suo padre è calmo.

"porta via Alex" sputa il riccio.

"non voglio che veda" aggiunge.

L'ultima cosa che vedo è Alice che prende tra le braccia Niall.

Il ragazzo moro mi appoggia sul divano della casa poco illuminata. Fuori è buio. Come mi sento io. Buia e sola. È come se fossi la luna. Circondata da milioni di stelle che non si accorgono della mia presenza perche brillano di luce propria. E io sono l'unica diversa.

Altro capitolo :D volevo festeggiare perche abbiamo superato le 120 visualizzazioni!

Po po po po po po pooooo *trenino di persone* hahahhaha :)

Grazie a tutti veramente :) alla prossima!

-Alex

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