Alex's pov
Sbottono la giacca che avevo messo per uscire e la appendo all'attaccapanni dietro la porta della mia camera. Butto le scarpe in un angolo, e mi fiondo sul materasso.
Da quando Harry si era allontanato dalle mie labbra, avevo un vuoto nel petto.
Le sensazioni che avevo provato quando le nostre labbra si erano unite, erano state indescrivibili.
Era successo davvero? Oppure era solo un sogno?
Era stata una cosa a dir poco dolce. Le nostre labbra sembravano fatte per essere unite.
E poi lui si è allontanato. Che ho fatto? Ho sbagliato qualcosa?
'no Alex. Di certo Harry ti nasconde qualcosa' dice la mia coscienza. Fanculo. Gia sto male e poi ci si mette anche il mio subconscio a rompere il cazzo.
Se qualcuno in questo momento mi rompe, potrei anche ucciderlo.
Voglio stare sola. Non voglio creare altro scompiglio tra me ed Harry. È colpa mia. Mia. Lo so!
Non me ne ero neanche accorta che fuori era diventato buio. Le lacrime amare erano un fiume dai miei occhi incredibilmente rossi.
Il mio stomaco era diventato un nodo.
E Harry? Dov'è? Adesso cosa è cambiato tra me e lui?
Ho fatto una cazzata. Per l'ennesima volta ho rovinato tutto.
Il bussare alla porta mi fa distogliere dai miei pensieri.
"Alex?" la voce roca di Harry arriva attutita dal legno.
"Cosa c-c'è?" balbetto accorgendomi di quanto la mia voce fosse distrutta dai singhiozzi.
"Posso entrare?" domanda preoccupato.
"Si" mi passo il dorso della mano sugli occhi per asciugare le lacrime, e mi porto le ginocchia al petto.
"Non piangere" sussurra raccogliendomi tra le sue braccia.
"Non è colpa tua, Alex"
"Invece si! Sono una testa di cazzo" esclamo scoppiando a piangere ancora di più.
"No, non lo sei. E adesso non voglio stare qui a litigare per chi ha la colpa" il suo tono era duro contro i miei capelli.
"Posso chiederti una cosa?" sussurro dopo dei minuti che sembravano ore. Non mi ero ancora calmata del tutto, ma ero pronta per fargli questa domanda.
"Si" risponde guardandomi negli occhi.
"Perche l'hai fatto?" chiedo ancora distogliendo lo sguardo da lui.
Un'altra lacrima scivola sulla mia guancia.
"Perche ... No lo so" e quindi? Cosa vorresti dire con questa risposta Harry?
"Ok" affermo mandando giù il nodo amaro che mi si era formato nella gola.
Ho molte altre domande, ma in questo momento non ce la faccio a formulare altre cose.
"Potresti prestarmi il telefono?" domando gentilmente al bellissimo ragazzo che mi sta ancora abbracciando. Ecco. Di questo ho bisogno. Di abbracci fortissimi, da far mancare il fiato. Di qualcuno che mi faccia capire che mi vuole bene.
"Si" caccia il telefono dalla tasca e me lo porge.
Compongo il numero della mia migliore amica e appoggio il dispositivo all'orecchio.
**
"Vuoi guardare un film?" chiede Arianne scavando tra i mille DVD nella cassettiera.
"Va bene" rispondo sorridente mentre appoggio il sacchetto di pop-corn nel microonde.
"Avatar? Lo so che lo avrai gia visto,ma è l'unico decente in mezzo a tutti" la mora alza il contenitore del disco per farmi vedere la copertina.
"Non l'ho mai visto" dico arrossendo.
Non ho mai fatto molte cose quando ero con mio padre.
Le uniche sono quelle comprese nei maltrattamenti.
Ho sempre voluto fare nuove esperienze, anche guardare un semplice film.
"Bene allora questo" sorride infilandolo nel lettore DVD.
Ci sediamo sul divano con la ciotola di mais scoppiato, tra di noi.
"Harry dov'è?" chiedo girando lo sguardo verso i suoi occhi scuri.
"Ha detto che doveva incontrare un amico" dice vagamente.
Stiamo per tutta la sera sul divano, a guardare quel meraviglioso film.
Devo ammettere che mi diverto molto con Arianne; in quasi ogni scena, aggiungeva una battutina.
Degli pneumatici che strisciano violentemente sull'asfalto ci distoglie dalla scena finale, e la mora si alza affacciandosi alla finestra.
"È Harry" il suo tono è piuttosto duro e impaurito.
"Alex!" urla la sua voce roca.
"Alex! Nasconditi!" cosa? Balzo in piedi e aspetto di vederlo sulle scale.
Quando arriva, ha la maglietta stracciata sul petto e i capelli più scopigliati del solito.
I suoi occhi sono rossi. Rossi come il sangue. L'ho gia visto in questo stato, ma non ne ha mai voluto parlare. Che cazzo vuol dire avere gli occhi rossi?
"Ho detto che ti devi nascondere!" urla ancora.
"Perchè?!" oddio.
"Fai quello che ti dico!" si passa una mano tra i capelli e afferra Arianne per il braccio.
"Vieni in giardino" lo sento dire.
Mi prende in braccio, e mi porta nella mansarda.
"Ti prego fa quello che ti dico" afferma aprendo l'anta dell'armadio della camera di Arianne.
Non viveva qua, ma era successo che era rimasta per delle notti quando c'era tutta la famiglia di Harry.
"Harry che succede?" mi accuccio su me stessa portando le ginocchia al petto per stare in quello spazio ridotto.
Non riuscivo ne anche a piangere dalla paura che provavo in quel momento.
"Ti spiego dopo. Sta qua" mi lascia un bacio sulla fronte e chiude l'anta.
"Harry!" la voce di Arianne si sente a stento provenire dal giardino.
Che succede?
Ciao girls! Come va?
Volevo chiedervi di lasciare un commentino su qualche capitolo per farmi sapere come vi pare la storia.
Inoltre volevo pregarvi di leggere la ff che sto facendo con le mie migliori amiche 'Crazy California' sempre sui ragazzi.
Beh, se volete pubblicità, scrivetelo nei messaggi privati di Wattpad :)
-Alex
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The Dark In The Light | |H.S.| |
FanfictionE mentre lei festeggiava il suo compleanno e cresceva, io rimanevo sempre uguale. Stesso corpo, stesso aspetto esteriore, stessa voce, ma invecchiando nell'anima. -Harry Styles