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Harry's pov

Lascio la casa appena arriva Arianne. Le avevo raccomandato di chiamarmi se succedeva qualsiasi cosa.

Alex mi aveva salutato con un dolce sorriso, ma si vedeva che nei suoi occhi c'era ancora tristezza per il fatto accaduto nel pomeriggio.

Infilo le chiavi nella serratura, e accendo l'auto impugnando saldamente il volante.

Ero troppo nervoso. Mi sentivo una merda per aver lasciato che Alex piangesse per tutto il pomeriggio. Ma io che potevo fare?

La sera stava calando lentamente sulle spiaggie ed i locali.

Dopo quindici minuti di guida, mi fermo davanti ad un bar, scelto da Luke per incontrarci.

Ora che aveva visto sua sorella, aveva bisogno di qualcuno che gli stesse vicino, ed io ero l'unico.

"Harry" la sua voce proviene dalle mie spalle, e mi giro, incontrando un suo sorriso.

"Hei amico" dico dandogli una pacca sulla spalla.

Ci dirigiamo all'interno del locale verso gli altri che sono seduti tutti intorno ad un tavolino.

Questa serata sarà orribile.

"Styles?" chiede in modo incredulo Michael.

"Clifford" ho sempre odiato questa moda di chiamare tutti con i cognomi, ma non posso dire che il mio cognome sia tanto malvagio.

"Che ci fai qui?" Ashton mi lancia uno sguardo minacchioso da sopra il suo bicchiere colmo di birra.

Credo che sia l'unica cosa decente tra quelle che bevono gli umani.

"Sono cazzi miei" assottiglio gli occhi verso di lui.

"Qualcuno non è di buono umore" la voce stridula di Perrie eccheggia nel bar. L'ho sempre odiata a morte per i suoi modi verso di me.

Delle risate provengono da Calum che si porta una mano sulla bocca non appena nota i miei occhi su di lui.

"Oh, andiamo Styles. Non ci vediamo da un anno. Pensavo che avessi cambiato il tuo comportamento da coglione" afferma Jade, girandosi una ciocca di capelli blu tra le dita.

"Sono coglione solo con voi. Perche solo voi mi fate diventare un fottuto coglione" sputo lanciando un occhiata ad Ashton. Maledetto cretino.

Luke non aveva detto niente fino a quel momento,capendo la situazione che c'era.

"Come stai Harry?" Leigh-Anne afferma sorridendo sotto i baffi.

Lei è una di quelle tipiche puttane che la danno a tutti, e continua a rinfacciarmi di quella volta in cui abbiamo fatto quell'errore.

Non posso negare che non mi sia piaciuto, ma ero fottutamente ubriaco cazzo.

"La tua mammina è ancora morta?" domanda Ashton prima che potessi rispondere alla domanda della riccia.

I miei occhi si arrossano di colpo alla menzione di mia madre. I miei denti pizzicano il mio labbro inferiore.

Scatto bella direzione del moro e afferro la sua maglietta.

"Non ti azzardare a parlare ancora di mia madre o la tua testa finirà nel cesso di questo fottuto bar" la mia voce è incredibilmente bassa e minacciosa.

Deglutisce e si passa una mano tra quei stupidi capelli.

"Lascialo" ringhia Michael alzandosi dalla sua posuzione seduta.

"Sei diventato il suo soldatino Clifford? Non è leggermente patetico?" il sarcasmo visibilmente presente nella mia voce.

"Harry, correggimi se sbaglio" Perrie si schiarisce la voce "Ma hai portato una tua amichetta qui?" un sorriso orribile sul suo volto.

"Gia, come sta la tua sorellina, Luke?" questa volta è Calum a parlare

Mi irrigidisco alle sue parole.

Alex. Un'altra persona di cui loro non dovrebbero parlare. Ne sapere.

"Lasciatela stare" questa volta è Luke a parlare, finalmente.

"Perchè? Mi hanno detto che è un umana" sussurra Leigh.

"Non la dovete toccare!" la mia voce si alza pericolosamente.

"Nathan non l'ha fatta soffrire per niente al confronto di quello che potremmo fare noi" ringhia Jade sorridendo.

Mi giro e comincio a camminare verso il parcheggio seguito da Luke.

"Io vado di corsa, sbrigati" afferma il biondo scattando.

Sento gia i loro fiati sul mio collo, sento che mi seguono nel mio tragitto.

Sgommo sul vialetto di casa, e corro all'interno, superando le scale a grandi falcate.

"Alex!" urlo fuori di me.

Non potevo sopportare la sua perdita.

"Alex nasconditi!"arrivo al piano in cui ci sono le due ragazze che mi guardano senza capire.

Alex mi fissa gli occhi, evidentemente rossi. Cazzo.

"Ho detto che ti devi nascondere!" sono troppo incazzato.

Anzi, no. Non sono incazzato. Sono impaurito di subire un'altra perdita.

"Fai quello che ti dico!" mi passo una mano freneticamente tra i capelli tirandoli dalla radice, e afferro il braccio di Arianne.

"Vieni in giardino" cerco di equilibrare il mio tono di voce, senza successo.

Appoggio una mano dietro la schiena e dietro le gambe di Alex, prendendola in braccio senza sforzo.

Corro per le scale, fino ad arrivare alla mansarda, l'ultimo piano della casa.

"Ti prego fai quello che ti dico" la appoggio con i piedi per terra ed apro l'anta dell'armadio.

"Harry, che succede?" la sua voce è piccola e confusa. Non posso sopportare quel tono di voce. Mi fa un'effetto orribile.

Come se io fossi il mostro e lei la vittima. Ma guardando la realtà, forse era proprio così.

"Ti spiego dopo. Sta qua" mi avvicino con le labbra, e le lascio un dolce bacio sulla fronte prima di sentire la voce di Arianne urlare.

Corro fino al giardino, e la scena che mi ritrovo davanti è a dir poco agghiacciante.

"Dovete prendervela con me, non con Alex"

Ciao a tutti! Volevo festeggiare per le 1000 visualizzazioni >.< non ci volevo credere giuro :')

Ah un altra cosuccia... Le cose che ho scritto sono INVENTATE e quindi, le varie offese che dice Harry sono INVENTATE anche quelle. Non vorrei ricevere insulti. Ripeto che sono INVENTATE ok? Ho gia detto che sono inventate?

Bene basta :D

Ci vediamo nel prossimo capitolo :)

-Alex

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