Non so da quanto tempo sono seduta su questo scalino, ma sembra davvero troppo. La schiena mi fa male, e i piedi sono così ghiacciati che quasi non li sento più. Mi alzo, guardando per la milionesima volta quel bosco appena dopo il giardino. E presa da un atto di coraggio, mi inoltro in esso. La vegetazione è fitta, così concentrata che nemmeno la luce lunare riusciva a schiarire il mio cammino.
Avevo paura.
Faccio un passo, poi un altro e un altro ancora, tremando di più quando sento uno scricchiolio alle mie spalle. Mi giro con occhi sgranati e vedo un gufo che mi fissa. Per poco non urlo."Harry?" Lo chiamo disperata, guardando tutto quel buio che mi circonda.
Faccio qualche altro passo raggiungendo un piccolo spiazzo leggermente illuminato dalla luna. Mi sentivo sotto un riflettore, impossibilitata di guardare il pubblico davanti a me.
"Harry, sei qui?" Dico ancora. Porto le braccia al petto, piangendo e tremando. Mi rendo conto di essermi persa. Non riuscivo a riconoscere il punto da cui ero arrivata fin qui.
Mi siedo, ancora. Dondolo in mio corpo, canticchiando tra me e me la canzone di Luke. Mio fratello. Era così difficile accettare quella verità. Eppure era una cosa che mi faceva gioire così tanto.
Copro le orecchie con le mani, all'ennesimo rumore dietro di me. Solo Dio sapeva quanto stavo soffrendo in quel momento, sola, in un bosco che non conoscevo, senza Harry."Alex!" Sento il mio nome, e stacco le mani dalle orecchie, girandomi impaurita verso quel richiamo.
"Alex, cazzo!" Riconosco la voce di Louis. Appare davanti a me, come un fulmine. Delle piante si spostano per l'aria che ha creato a causa della sua velocità.
Lo guardo, con gli occhi pieni di lacrime ai quali sorride tristemente.
"Non è ancora tornato" sussurro guardando la terra sotto ai miei piedi.
"Vedrai che tornerà" risponde. Mi abbraccia dolcemente, e mi bacia la testa.
"Per favore Alex, andiamo a casa. Lo aspetterai su un letto comodo, al caldo" mi prende per mano e comincia a camminare tra gli alberi.
Quel bosco faceva davvero paura di notte. Cosa gli era passato per la testa ad Harry di venire qui?
Ero davvero triste e affranta. Senza di lui il mondo girava al rallentatore. Un senso enorme di solitudine mi colpisce in pieno viso.
Chissà dov'era in questo momento, cosa stava facendo.
Speravo che non venisse a casa ancora nelle condizioni pietose in cui l'avevo trovato quella famose notte dell'omicidio.Alzo la gamba per evitare un ramo caduto e guardo la mano di Louis che stringe la mia. Dovrebbe esserci Harry qui, non lui.
"Ho tanto freddo" sussurro.
"Tieni" si sfila la giacca pesante e me la appoggia sulle spalle. Subito mi viene in mente quando Harry lo aveva fatto per accompagnarmi a casa con la spesa. A quel ricordo sospiro.
Rimaniamo in silenzio fino a che non arriviamo dentro il salotto. C'è solo Niall ed Ellen ad aspettarci.
"Dove sono tutti?" Chiede Louis.
"A caccia. E a cercare Harry" i suoi occhi ambrati scattano su di me.
"Tranquilla, lo troveremo" mi abbraccia in modo dolce.
**
Erano le 04:30 del mattino ma di Harry nessuna traccia. Erano tornati tutti dalla caccia e dalla ricerca, ma non in sua compagnia.
Io non avevo ancora chiuso occhio.
Dopo una doccia e dopo una sana chiacchierata con Ellen, mi ero messa tra le coperte.
Era folle il pensiero che con Harry il letto sembrava più caldo anche se il suo corpo non trasmetteva calore. Senza di lui, era tutto diverso.
Avevo dormito gran poche volte in sua assenza, nemmeno la notte dell'omicidio avevo potuto restare a lungo senza di lui.
Questa cosa mi preoccupava davvero tanto. Se io non riuscivo a stare senza di lui, come avrebbe potuto lui restare senza di me quando un giorno la morte mi avrebbe presa?Mi metto seduta, portando le dita alle tempie e premendo forte. I suoi occhi non davano segni di voler uscire dalla mia mente.
"Alex" un sussurro. Ancora quella voce che mi aveva chiamato quella notte.
Mi guardo intorno terrorizzata, soffocando con il mio respiro.
Non vedevo niente, solo la sagoma della scrivania bianca posta dall'altro lato della stanza.
Sento un rumore, un gemito smorzato.
Cerco disperatamente l'interruttore della luce al lato del comodino.
Quando una mano mi afferra il polso. Urlo, così tanto, che ho paura di aver rotto le mie corde vocali.
Tiro verso di me la mia mano, ma la stretta è troppo forte."Hai così un buon odore" sento quella voce agghiacciante vicino al mio orecchio.
Urlo ancora, dimenando con forza il mio corpo.
La luce del corridoio si accende, ed una sagoma nera si riflette sul muro.
Quando la porta si apre, quella presenza scompare, come una nuvola di fumo nell'aria.
Era la seconda volta che succedeva. Il mio cuore tremava, lo sentivo battere nel petto all'impazzata."Che succede?" Avevo sperato che fosse Harry per un momento. Ma a malincuore, la voce di Louis riempie la stanza.
Sposto le coperte velocemente, e corro nel salotto dove ci sono tutti i componenti di quella casa."Alex, stai bene?" Chiede Liam avvicinandosi.
"No non sto bene cazzo!" Scoppio a piangere, cadendo sulle ginocchia.
Zayn e Annie mi raggiungono con un balzo e si piegano alla mia altezza."Cosa è successo?"
"È la seconda volta, la seconda fottutissima volta che quasi muoio di paura!" Urlo disperata.
"Dov'è Harry? Dove cazzo è quando ho bisogno di lui?!" Un singhiozzo mi toglie il respiro.
Esatto. Dov'era Harry, proprio ora che avevo disperatamente bisogno di lui?
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The Dark In The Light | |H.S.| |
FanfictionE mentre lei festeggiava il suo compleanno e cresceva, io rimanevo sempre uguale. Stesso corpo, stesso aspetto esteriore, stessa voce, ma invecchiando nell'anima. -Harry Styles