"Rispondi!" urlo ancora più forte. Il padre di Alex è a terra. Il suo sangue sporco gli macchia il viso e la maglietta non lavata.
"no" sussurra con voce strozzata dal dolore.
"bugiardo!" il mio calcio raggiunge ancora la sua pancia e lui si rannicchia su se stesso urlando.
Carico un altro pugno, e sono sicuro che questo lo farà stare a terra per un po'.
"No ti prego" quasi sussurra Alex prendendomi il polso. Il suo viso è cosparso dal terrore, le lacrime sulle guance sembrano anche pesanti. Sono consapevole dei miei occhi rossi in questo momento, quindi tolgo il più veloce possibile lo sguardo da lei.
L'odore penetrante del sangue mi raggiunge facendomi indietreggiare.
Con disgusto prendo un tovagliolo e pulisco le nocche intatte.
"tu vieni con me" affermo prendendole la mano.
"e lui?" chiede disperata.
"se la caverà" il mio tono è troppo freddo ed ancora arrabbiato. Non voglio fare stare male Alex, ma la mia rabbia è incontrollabile quando esplode. Nathan. Il nome mi rimbomba nella testa facendomi fermare a prendere un respiro profondo.
"I-io non lo lascio qui!" urla la ragazza strappando la mano dalla mia presa.
"Alex! Cazzo!" dico in risposta. Gira il suo sguardo verso il mio con terrore nei suoi occhi. Si riempiono nuovamente di lacrime per poi farne scappare una che le riga la guancia.
"Tu non puoi parlarmi così" dice a bassa voce. Merda, l'ho spaventata.
Ritorna in cucina con passo svelto e io la seguo.
"Alex io ..." la mia voce si blocca davanti a quella scena. La ragazza ha una mano sulla bocca ed ha gli occhi sgranati.
Dov'era finito Nathan? seguo la direzione del suo sguardo verso il muro bianco che è dipinto con del sangue.
'ci vediamo presto' c'è scritto. Nessun indizio, nessuna firma. Solo la colatura del sangue sulla parete.
"Alex, vieni" mi metto davanti a lei per coprirle la visuale da quella cosa orribile e le tolgo la mano dalla bocca.
La prendo in braccio senza alcuno sforzo mentre lei si lascia ad un pianto liberatorio. Le accarezzo i capelli e le sussurro di calmarsi all'orecchio. Quando siamo fuori casa la metto a terra e afferro il cellulare.
"chiamo Niall" dico appoggiando il telefono all'orecchia. Non risponde, si siede sul gradino fuori alla porta e perde in suo sguardo nel vuoto. È traumattizata ed impaurita. Da me.
"Niall, vieni a prenderci a 'Carry Street' subito" non gli lascio il tempo di parlare che rimetto il cellulare in tasca. Mi avvicino alla ragazza che ora a portato la testa tra le ginocchia e continua a piangere.
"Hei" le dico abbassandomi alla sua altezza.
Gli alzo il mento con un dito e le asciugo le lacrime che scendono interrottamente. Mi guarda negli occhi, come per studiare i miei pensieri, ma è troppo debole anche per questo.
Delle ruote che strisciano sull'asfalto la fanno sobbalzare e la tranquillizzo con una carezza sulla guancia.
Le apro la porta nei sedili posteriori e mi siedo con lei portandomela al petto. Le lascio un bacio sui capelli per poi dire a Niall di partire.
"fratello che succede?" domanda Niall guardandoci dallo specchietto.
"non ora" gli rispondo lanciandogli uno sguardo. Annuisce per poi far ritornare il silenzio nell' auto.
Alex's pov
Tenevo la maglietta di Harry stretta in un pugno mentre continuavo a piangere. Anche se ci mettevo tutta la mia forza di volontà per smettere, non ci sarei mai riuscita.
Avevo le immagini di quel muro tatuate nella mente. Di mio padre sanguinante. Era sparito. Scomparso come la cenere nel vento.
'ci vediamo presto' aveva scritto. Dei brividi mi scuotono per tutto il corpo facendo accorgere Harry.
"Hai freddo?" mi sussurra vicino all'orecchio. La sensazione delle sue labbra piene vicino alla mia pelle, era indescrivibile. Il suo respiro era freddo come il vento fuori. Non mi è piaciuto affatto il modo in cui mi ha risposto prima ma sapevo che era solo per la rabbia a causa di mio padre. Come facevano a conoscersi? da quanto tempo? che era successo tra di loro? Cosa penserà di me dopo aver scoperto la causa delle mie ferite? Mille domande e nessuna risposta.
Scuoto la testa e lui distoglie lo sguardo dal mio viso.
Il suo profumo era come sempre una cosa unica,inebriava il mio olfatto di menta. Alzo lo sguardo sul suo viso mentre guarda fuori dal finestrino.
I suoi occhi si muovono veloci al di fuori, sono così profondi e in questo momento più scuri. Le tonalità di verde dentro quelle iridi erano inimmaginabili.
Poi non vedo più niente. Bianco, solo e soltanto bianco. Harry sussulta sotto il mio corpo.
"Niall accellera!" è l'ultima cosa che sento prima di cadere in uno stato di incoscienza.
Salve :) ho avuto qualche problema con il capitolo 11 e 12 ma è tutto risolto :) spero che vi piaccia, un bacio xx.
-Alex
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The Dark In The Light | |H.S.| |
FanfictionE mentre lei festeggiava il suo compleanno e cresceva, io rimanevo sempre uguale. Stesso corpo, stesso aspetto esteriore, stessa voce, ma invecchiando nell'anima. -Harry Styles